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CRE.CAS., ESONERATO DRAGO. SOLUZIONE INTERNA


articolo del 4/3/2013

DRAGO ESONERATO DAL CRE.CAS.
INTANTO SOLUZIONE INTERNA
POI SI VEDRA'

 

Il parere e i pensieri del presidente Valentini: "Non ci credeva lui,
come facevo achiedere ai giocatori di andare fino in fondo?
Ora ha pagato lui. adesso tocca a loro..."


La sconfitta di Cerreto Laziale e il sorpasso del Ciampino, possono giustificare un esonero? Non lo sappiamo. Il Cre.Cas., comunque, ha sollevato dall'incarico Alberto Drago. Abbiamo interpellato il presidente del Cre.Cas., Valentini, che, diretto, non ha fatto attendere il suo parere e i suoi metri di valutazione: "Mi ha fatto perdere cinque punti negli ultimi punti: e mi continua a dire quello che abbiamo fatto è tutto un miracolo. Il primo che non ci crede è lui, e questa è una cosa che mi procura fastidio. Poi c'è un discorso sul quale lo avevo richiamato: a Grottaferrata, considerando che il rigorista è Alfonso Ferramini, va sul dischetto Porcu ma lo sbaglia, e abbiamo sciupato quella partita. Io non ti metto in bocca chi deve giocare o meno ma sul rigorista eravamo tutti d'accordo che fosse Alfonso Ferramini. Ieri abbiamo giocato una partita scandalosa: un'unica occasione arriva su rigore, Cerroni ha battuto il rigore, avesse mosso un dito. Tutti fanno come c.... gli pare, e a me non piace, l'anarchia, in una squadra". E' quasi iracondo, oggi, il numero uno del Cre.Cas., che fa i conti classifica alla mano: "Ieri abbiamo perso altri due punti, e rimanevamo a un punto dal Ciampino, e a cinque dal Torbellamonaca. Avessimo fatto un tiro in porta, a Cerreto, ieri! Abbiamo qualche difensore che non sta bene, è vero ma abbiamo anche ragazzi del 1992 che erano abbastanza buoni e che improvvisamente sono diventate pippe. Abbiamo una rosa talmente competitiva, che se uno entra al posto dell'altro, e vanno bene, compresi i ragazzetti del 1994, che sono primi nella juniores provinciali. Ma che non vogliono venire in prima squadra perché non vengono presi in considerazione. Nel rapporto presidente-allenatore mi sarei aspettato che mi chiamasse per dimettersi; non lo ha fatto e ho provveduto io".
Per il primo posto?
"Il Futbol? Non ci penso, sono di un'altra categoria, di un altro pianeta, e meritano il piazzamento che hanno e quello che hanno fatto lo hanno fatto per bene. Mancano dieci partite alla fine del campionato. Se andavamo avanti così, si sarebbe verificata una spaccatura".
In che senso? Qualche dettaglio in più lo dice, senza giri di parole, Valentini: "Senza spiegare alcuni malumori interni, con giocatori utilizzati fino al giro di boa, e poi dimenticati. Un peccato, perché è un bravo allenatore ma secondo me non ha la necessaria mentalità per reggere l'altitudine, e arrivare fino in fondo. E io non posso pretendere dai giocatori di crederci se il primo a non crederci è l'allenatore. I ragazzi oggi sono terzi e abbiamo 43 punti, mi ha detto pure culo che il Torbellamonaca abbia perso".
Nello sfogo parla di quello che vorrebbe costruire, con una sinergia possibile, nell'imminente futuro: "Io ho ambizioni diverse da quelle che pensa lui; per esempio di chiamare questa società Città di Palombara, per fare un'unica cosa, fatta bene, e in Eccellenza. Ho chiuso pure un accordo con una società professionistica. Non mi posso giocare tutto per uno che non ci crede. Mi dispiace perché è una brava persona, ma mi diceva che abbiamo fatto già un miracolo. Allora ti dico che mi sono salvato e vada come vada. Non mi prendete per scemo, perché scemo non ci sono".
La strigliata l'ha fatta pure ai giocatori?
"A loro tocca domani sera, che si preparino! Se non arrivano secondi si scordino i miei, di impegni. Mi sento preso per il culo, l'allenatore ha già pagato, ora tocca a loro".
E ora? "Faremo una cosa interna con qualche giocatore più anziano. Questa settimana così poi vediamo".
Gira il nome di Marco Ferramini...
"Sì, guiderà lui gli allenamenti. Ma mi piace che vengano capiti i motivi, non siamo stupidi o matti ma neanche fregnoni. Fermo restando che devo ribadire due indicazioni: Alberto Drago è una bravissima persona, un bell'allenatore ma soffre di altitudine, e lo scorso anno, col Settebagni, è successa la stessa cosa. E ci stiamo giocando delle cose che sono più grosse di noi".

Intervista di Massimiliano Cannalire

(ha collaborato Mirko Cervelli)

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