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COPPA - SEMIFINALE di RITORNO: FUTBOL CLUB-VIVACE GROTTAFERRATA 3-0


articolo del 18/4/2013

SEMIFINALI DI COPPA – Gara di ritorno

FUTBOL CLUB-VIVACE GROTTAFERRATA 3-0

Futbol Club: Ruggini 6,5, Masi 7, Piantadosi 7,5, Rebecchini 6,5 (84’ Barra s.v.), Chianelli 6,5, Carnevali 8, Citro 6,5, Maestrelli 6,5, Midulla 8, Scerrati 7 (71’ Proietti 6,5), Barile 7 (75’ Delli Muti 6). A disp. Croppi, Melia, De Vita, Privitera. Allenatori: Davide Centioni-Luca Sancricca 8.

Vivace: Lampis 6, Cozzolino 5,5, Cannone 6, Trani 4,5 (65’ Coletta 5), Brancaccia 4,5, Rocchi 5, Chiappelloni 4,5, Basili 5,5 (80’ Mudadu 5,5), Campagna 6, Ristori 4,5, Schiaffini 5. A disp. Pellegrini, Taraborelli, De Angelis, Giglioni, Martini. All. Andrea Borsa 6,5.

Arbitro: Giancola di Latina (8,5). Assistenti: Sigg. Minà di Latina (7) e Monaco di Roma 2 (8).

Reti: 3’ Midulla, 50’ Barile, 53’ Midulla.

Note: ammoniti Ristori, Basil, Citro e Mudadu, tutti per condotta scorretta. Giornata primaverile, 200 spettatori circa con una discreta rappresentanza ospite. In tribuna presenti Bernardo Iannicelli, Mauro Ventura, Paolo Armeni, e per l’A.I.A. del Lazio, Sergio Coppetelli.

 

Dal nostro inviato

Il Futbol Club cerca l’accoppiata Campionato-Coppa, e lo fa molto bene: mantiene sette punti di vantaggio nel girone C di Promozione, quello più difficile, quest’anno, per l’ampia presenza di contendenti, sia di primissima che di seconda fascia; e viaggia col vento in poppa, nella competizione alternativa, che può portare, comunque, al piano di sopra. La squadra di Davide Centioni e Luca Sancricca batte 3-0 la Vivace Grottaferrata sciorinando una grande prima frazione, tuttavia conclusa col minimo vantaggio: troppi, gli errori, soprattutto nel passaggio di rifinitura e una volta arrivati in area di rigore, nel giorno in cui mancava non uno qualsiasi ma un certo Spaziani. Con il rischio che, a trovarsi dalla parte avversa una squadra più incisiva, rischi di specchiarti troppo e di prendere la “tramvata” capace di farti cascare. Ma la Vivace di oggi ha subìto per un tempo intero, ha provato a giocare nei primissimi minuti della ripresa, ma è stata punita dall’atteggiamento di un Futbol decisamente più accorto, nel secondo tempo, pronto a partire in contropiede, e a segnare due reti subito, per chiudere la questione.

Al 3’ traversone di Piantadosi per Midulla che in mezza girata batte imparabilmente Lampis, per l’esplosione di gioia della maggior parte dei duecento spettatori accorsi a godersi un gran bel sole di Primavera. E’ l’1-0 che fa capire ai giocatori di Andrea Borsa che non sarà giornata. Midulla e Piantadosi sbaglieranno da distanza ravvicinata il punto del raddoppio e nella prima frazione un paio di tentativi dalla distanza non bastano a giustificare l’assenza di Pippo, rimasto a casa con la febbre. Bell’inizio di ripresa, per la Vivace, con una punizione di Campagna che, dai diciotto metri, mancina, manda la palla di pochissimo fuori rispetto al palo di sinistra. Al 3’ Ristori di testa trova Ruggini pronto e sul capovolgimento di fronte il Futbol Club fruisce di un calcio d’angolo dal versante sinistro; doppio colpo di testa di Masi e Barile, che poi, sulla respinta corta, è il più lesto di tutti a spedire il pallone in fondo alla rete. 2-0 e grande mucchio per l’esultanza, sotto la tribuna, a sommergere l’autore del raddoppio. All’8’ la frittata è completa. Baricentro avanzatissimo della Vivace, restano in due a girarsi la palla ma Ristori ha visto troppa televisione: per smarcare una coppia di avversari, subisce la rapidità di Midulla, che gli porta via la palla, se ne va per trenta metri fino dentro l’area di rigore. Una volta nei sedici metri, copre bene la sfera, e, con un interno sinistro, manda la palla nell’angolino più lontano, in diagonale, con Lampis che ci può fare ben poco. E’ il 3-0 che manda al tappeto una Vivace sorpresa, di tanta rapidità, e che, in parte, reagisce in modo scomposto, con un paio di elementi più nervosi del solito, Trani e Basili. Il gioco del Futbol Club è geometrico, essenziale, pratico, arioso, e in questo esalta l’esperienza di Carnevali e Piantadosi, i migliori in campo con Midulla, ma anche la beata gioventù di Maestrelli, Rebecchini, Masi e Scerrati. Una squadra che ha un’anima e un’impronta di gioco ben chiara, e che, non a caso, è la grande protagonista di tutti e quattro i raggruppamenti di categoria.

Al 10’ un gran tiro al volo dall’interno dell’area di rigore orange, provato col piede sinistro, di prima intenzione, manda la palla ad attraversare tutto lo specchio della porta, senza che alcun compagno intervenga a provare la via della correzione verso la porta di Ruggini.

Al quarto d’ora gran bel calcio d’angolo dalla destra di Scerrati, colpo di testa di Piantadosi con la palla che sfila di un niente rispetto al palo di destra. Al 19’, siamo dall’altra parte, con Basili che produce un signor tiro-cross e il pallone si deposita sulla retina della traversa. La Vivace adesso conta altre due iniziative di fila. Al 21’ Schiaffini chiama alla respinta Ruggini, che urla ad alta voce una frase chiara, già qualche minuto prima: “Stiamo soffrendo”, destinazione panchina. Effettivamente il Futbol Club ha dato tutto, nella prima ora, e comincia a segnare il passo, sul piano fisico, ma ci può stare, ed è naturale. Infatti al 25’ Campagna serve un gran pallone a Ristori che, di testa, spedisce il prezioso cuoio alto, non di molto. Brividi nei più scaramantici sostenitori del club flaminio.

Nel quarto d’ora finale, dopo qualche accenno eccessivo di nervosismo, poi rientrato, anche per la bravura del fischietto di Latina, Giancola, al 31’ Delli Muti alza da ottima posizione, poi (34’) Piantadosi si sgancia fino ad arrivare nei pressi della porta castellana ma trova l’esterno della rete. Al 40’ Midulla alza in spaccata di pochissimo dopo una apprezzata sgroppata di Carnevali prodotta sulla sinistra con tanto di assist, preciso, messo in mezzo.

Finisce 3-0 e il Futbol Club è la prima finalista. La Vivace Grottaferrata esce con l’onore delle armi e con della sana esperienza che potrà tornare utile in futuro, a quelli meno saldi, sul piano nervoso, i quali, tuttavia, vedi Basili, hanno qualche numero; nel finale ci ha provato, Mudadu, a prendere per mano i suoi, ma l’avversaria incontrata è di rango, e, nell’ottica dei 180’, la compagine romana ha meritato l’ingresso in finale e il bottino ottenuto.

Ha ben diretto Giancola, che ha spiegato ai giocatori certe decisioni zittendo quelli un po’ troppo chiacchieroni: sempre vicino all’azione, dimostra buoni doti atletiche e anche tanta, tanta pazienza. Ha saputo gestire i cartellini e potrebbe essere di insegnamento a più di qualche giovane collega, votato a vedersi troppe partite in televisione e a scadere nell’umana ma insana tentazione del protagonismo. Assistito discretamente da Minà, più che bene da Monaco, che ha lavorato con soventi suggerimenti di un gruppetto di tifosi ospiti posizionati a pochi metri di distanza da lui. Sugli off-side, quando la Vivace ha giocato il tutto per tutto, è stato davvero bravo.

Dopo un’altra ora e qualche minuto arriverà la notizia anticipata dal tempo reale del nostro, curato da Alessandro Natali, per cui la Semprevisa ha, nel primo periodo di giuoco, neutralizzato il 2-0 subito a Lido dei Pini. Il Cedial sciuperà l’ultimo calcio di rigore e la Semprevisa di Carpineto Romano, dunque, è l’altra finalista. Fate il vostro gioco.

Massimiliano Cannalire

(ha collaborato Alessandro B. Follaro)

Nella foto scattata da Valerio M. Caprino, il rigore decisivo che il portiere della Semprevisa respinge a Panicci. Chiudendo la strada che porta alla finalissima al Cedial Lido dei Pini.

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