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SORIANESE e ISCHIA di CASTRO SI SONO DIVERTITE. ORA TOCCA ALLA PROCURA FEDERALE...


articolo del 22/5/2013

QUANDO LE IMMAGINI

PARLANO PIU' D'OGNI COMMENTO


di Max Cannalire* 


Sì, è vero. Ne hanno parlato in diversi, in parecchi, di sicuro le società anzi, la società interessata. Il La Storta si sente preso per il naso. E lo stesso lo dovremmo dire di un arbitro partito da Aprilia, Pasqualetto, di due assistenti, Delle Fontane e Amici, che ci sono partiti da Ciampino, per andare negli splendidi boschi della zona cimina. E anche di chi va a riprendere una partita o di chi va la va a raccontare per radio, e per questi compiti si fa dei chilometri, per documentare dei gesti atletici, tecnici, delle questioni tattiche, per i palati fini. Perché la storia di Sorianese-Ischia di Castro è brutta, è stata mal gestita, e ora il Comitato Regionale Lazio e la Procura Federale hanno le antenne dritte. Non potrebbe essere diversamente, visto che a Soriano nel Cimino, peraltro un gioiello di storia dell’arte, di paesaggi e di cultura, c’era una telecamera, guidata da un appassionato. E, infine, come noi, che le partite le trasmettiamo dal 1986-1987, dai tempi della pionieristica Radio Fiumicino, che iniziò tre anni prima!

Le immagini parlano chiaro, e, grazie al prezioso, crescente lavoro dei colleghi e futuri colleghi di www.triplewhistle.com si possono documentare delle cose degne di quel Torino-Genoa ascoltato via radio, dal buon Bisantis. Che ha definito come “inqualificabile” l’atteggiamento delle due squadre, che non sono, peraltro, due compagini qualsiasi. Stavamo parlando della più antica società italiana, quella ligure, e di un Toro amato per una storia molto più nobile, rispetto a quello squallido 0-0.

Qui la storia è identica, nei contenuti, magari diversa, nei numeri. La partita si gioca in ritardo, rispetto a quella di Roma, tanto che arriva una multa alla squadra ospite, sul Comunicato Ufficiale; e, avuta via radio o dal nostro sito (tempo reale scopiazzato, e pure male, ma alla lunga il primo, da otto anni) del rovescio di Grifone-Boreale, passate, dal 79’ al 94’ dall’1-2 al 3-2 segnato da Anselmi, la Sorianese “sbraca”, dimentica di marcare, di giocare, di combattere. Irritando pure il pubblico che, si vede dal filmato, di fronte alla terza rete ischiana, comincia a passare davanti alla telecamera per andarsene; ed è chiara la frase che si sente, lontana da ogni possibile dubbio. “Dai, così nun se po fa, regà!”. Il pubblico di casa, abituato, per la storia del calcio di Soriano a ben altre battaglie, con Carloni in panchina, e poi con Pirozzi, con Coaccioli prima, dietro la scrivania, e con Di Paolo, poi, non ci deve essere rimasto bene, per utilizzare un eufemismo. A supporto di una scuola di pensiero oramai diffusa, la scritta sul commento di www.triplewhistle.com, che, anzi, è fin troppo gentile, quando parla di "difesa immobile". Il vocabolo avrebbe potuto, forse dovuto, essere un altro. Il problema è che, pure autrice di un’efficace, ammirevole, buona terza parte di annata, con tanto di applauditissimo sprint finale, la squadra cimina non disponga di grandissimi attori. Due, tre, in particolare. E siccome per quelli che si vedono nel filmato, nei fatti, il significato dell’articolo 1 del Codice di Giustizia Sportiva (lealtà e probità sportiva), è differente dal nostro, da quello degli esponenti della terna arbitrale, che si sono fatti 100 km – gli assistenti – e attraversato tre province laziali – l’arbitro -, adesso siate così bravi da fare dello humour, e spiegare quello che le immagini già raccontano, ai rappresentanti regionali della Federcalcio e a quelli della Procura Federale. Senza prendere impegni per l’estate, se possibile…

* = direttore responsabile di

www.calciolaziale.com e

conduttore di "Tutto il calcio regionale

laziale minuto per minuto"

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