stampa | chiudi

JUNIORES NAZIONALI/FINALE SCUDETTO: LUPA FRASCATI-MEZZOCORONA (TN) 0-1


articolo del 1/6/2013

 LA FINALE SCUDETTO


LUPA FRASCATI-MEZZOCORONA 0-1

Lupa Frascati: Matera, Teofani, Morelli, Dulcetti, Celli (68′ Canestri), Cinelli, Pinori, Pasqualoni, Contino (68′ Tommaso), Viciani, Caruso Ceci. A disp. Barilli, Arcadu, Lazazzera, Taglienti, Vasari. All. Citernesi

Mezzocorona: Bonomi, Kikaj, Giardiello (46′ Baldi), Gironimi, Dal Fiume,, Scudiero, Candio, Ruaben, Barbetti (82′ Mismi), Franzoi (73′ Agovic), Bentivoglio. A disp. Jukic, Baldo, Baldi, Alouani, Lara. All. Bodo.

Arbitro: Sig. Guarnieri di Empoli.

Rete: 13′ Bentivoglio.

Note: ammoniti Viciani, Pasqualoni, Candio.

 

Il Mezzocorona è campione d’Italia degli juniores nazionali, la Lupa Frascati medaglia d’argento. La partita di finale, giocata in terra toscana, ci offre dei precisi riferimenti: è, infatti, la prima volta, per la società del Nord, ed è la prima realtà del Trentino, a fregiarsi dello scudetto tricolore. Per la Lupa una stagione meravigliosa, iniziata con la vittoria del “1° Torneo Paolo Testa”, intitolata a chi questa categoria l’ha onorata con quattro finali in cinque edizioni dal 2006 al 2010, vincendone tre, tra gli juniores d’élite, fino alla finalissima di Camaiore. Una Lupa che ha fatto i conti con una grande avversaria, che ha convinto in tutte le partite che l’hanno portata all’ultimo atto, e con i diversi acciacchi che ne hanno limitato il potenziale reale. Un applauso va fatto, alla compagine allenata da Paolo Citernesi, che ha svolto davvero un bel lavoro: se pensate che la Lupa, nella sua storia, uno scudetto giovanile l’aveva già conquistato, oggi sarebbe stato un bel ritorno, a livello assoluto, per il club di Alberto Cerrai. Tra l’altro il presidente ha più volte esternato le divergenze con il comune castellano, che l’hanno indotto a lasciare via dei Conti del Tuscolo per costruire qualcosa di più sicuro nei pressi suoi, a Ostiantica. Ma, in ogni caso, i play-off raggiunti con la Serie D e il secondo posto, su 153 squadre iscritte, non sono numeri da accantonare con grande rapidità.

L’episodio che ha sbloccato la finale arriva al 13’, quando Ruaben serve Bentivoglio in verticale e il giocatore avanzato del Mezzocorona sfrutta la lentezza dei due centrali difensivi per incrociare il pallone in rete, sull’uscita del portiere Matera, che nel resto della partita sarà più efficace e pronto. Sarà la rete che non verrà mai più ripresa, dalla squadra dei Castelli Romani.

La replica non tarda ad arrivare: al 16’ Pinori esalta le doti del portiere dei trentini, Bonomi, che manda il pallone in calcio d’angolo. Poi Pinori serve Viciani, bravo a incoraggiare Contino, che manda la palla a colpire il palo, per la più importante occasione dell’incontro. Il primo tempo è vivace, rapido, giocato con generosità, dai contendenti; la ripresa lascerà più spazio a un calcio ragionato, con la squadra di mister Bodo chiamata a gestire il vantaggio. E con la Lupa imprecisa, dalla tre quarti in avanti, ma non le mancherà soltanto il passaggio di rifinitura. Anche il primo caldo di stagione si farà sentire.

Viciani sfiora il punto dell’1-1 al 5’ della ripresa con la sfera che si adagia sull’esterno della rete. Al 13’ Barbetti potrebbe sfruttare un’altra indecisione della difesa in casacca arancione, ma Matera interviene con invidiabile puntualità. Il Mezzocorona non si limita a coprirsi, rimane compatto e punta più di una volta in verticale, e al 36’ sfiora il 2-0, dal limite, quando Agovic costringe Matera a distendersi in tuffo con la palla che viene deviata in calcio d’angolo.

Il Mezzocorona, dopo tre minuti di recupero, vince 1-0 sulla Lupa Frascati e iscrive il suo nome nell’albo d’oro, dopo il Città di Marino. Applausi alla squadra del Trentino ed egualmente applausi alla società di Cerrai, che ha già cominciato, con una buona dose di qualità, a lavorare per il futuro.

Ai microfoni di Rai Sport 1 che ha seguito in diretta la finalissima, Bodo, raggiante, esalta lo spirito collettivo: “Abbiamo fatto gruppo e questo ci ha permesso di superare delle avversarie di qualità, con il trascorrere della stagione. Ed eravamo certi della bontà del nostro organico anche quando, dopo cinque giornate, eravamo in fondo alla classifica”.

Alessandro Battaglia

stampa | chiudi