L'ALBALONGA SI VESTE
DA CENERENTOLA, PER UNA VOLTA
L'Albalonga, per una volta, non parte con il ruolo di favorita, non cade nel tranello di rilasciare dichiarazioni alla luna, ma riparte sull'asse Pavona (settore giovanile)-Albano (prima squadra). La società di Bruno Camerini sa bene che tanto dipenderà dall'eventualità del ripescaggio del Football Club Rieti in Serie D, per togliere di mezzo una possibile concorrente, peraltro guidata dall'ex allenatore azzurro castellano, Francesco Punzi, ben consapevole che la Castrense possa rappresentare il più duro monte da scollinare, rubando una definizione al Tour de France che va tanto di moda in questi giorni.
L'Albalonga riparte da Pierpaolo Lauretti, come scrivevamo qualche settimana fa, e con un gruppo di affidabili giocatori. Cominciamo da quelli che già aveva: il portiere Leacche, un professionista tra i dilettanti, non c'è dubbio. Amico e Trinca ma anche Forcina, per gradire, e il classe 1994 Magnano. Poi Verdini, nelle retrovie, proveniente dallo stupendo anno del Santa Maria delle Mole, e il centrocampista centrale Panella, stesso club di partenza. Hanno entrambi fatto sei chilometri in salita, verso Albano Laziale, dal casello ferroviario di Santa Maria. A loro si sommano Italiano, valente attaccante, che arriva dal Real Monterosi, come Patano, portiere, e Di Ludovico, che è un po' una scommessa in cerca di conferme. Da Colleferro è giunto all'Albalonga l'attaccante De Lucia quindi Sandroni, Fraschetti, Basilotta, Dei Giudici, Micaloni, Chimeri e Tirabozzi. Questi sono i giocatori che hanno firmato fino ad ora, il che non esclude un paio di arrivi, forse uno anche conosciuto, alla corte di Bruno Camerini. Perché c'è da migliorare una quarta piazza, e crediamo che gli azzurri castellani abbiano nelle corde queste possibilità. L'idea che dà, a oggi, la squadra in via di costruzione, è quella di veder concentrati gli sforzi sull'undici titolare, con giocatori di grande costanza, tipo Trinca, Panella, Italiano, Amico, se toglie quest'ultimo qualche ingenuità è un gran bel giocatore. E tutto questo nella calma di Pavona e Albano, con un anno di esperienza in più, con del sano realismo. Che non guasta mai.
A.B.