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Coppa Italia Eccellenza: Artena-Fidene 1-3


articolo del 16/10/2008

Il Fidene cambia pelle e marcia,

nel secondo tempo

La squadra romana gioca una grande ripresa, e manda a segno tutti giovani

ARTENA-FIDENE 1-3 (1-0)

Artena: Bartalini 6,5, Masella 5,5, Colaiori 5 (60’ Argentino 5,5), Zitarosa 4,5, Cassioli 5, Vedovati 5,5, Flore 6, Pignatiello 6,5, Cianni 6 (46’ Marozzi 6), Mariani 6,5, Gamboni 6,5. A disp. Vagni, Amadio, Carnevali, Palmioli, De Cristofaris. All. Paolo D’Este 6-.

Fidene: Del Gaudio 7, Triunfo 8 (73’ De Gol 6), Mazza 7, Mancini 7,5, Bernardini 6,5, Catracchia 7 (84’ Cherubini 6,5), Antonini 7, Turazza 7, Alfonsi 6,5 (70’ Fioravanti 6), Dominici 6,5. A disp. Della Luna, Russo, Speziali, Ronchetti. All. Carlo Pascucci 6,5.

Arbitro: Sig. Adamo di Aprilia (7,5). Assistenti: Sigg. Vannoli (6) e Fusco (6) di Aprilia.

Reti: 27’ Flore, 47’ Catracchia, 68’ Dominici, 88’ Cherubini.

Note: espulsi Marozzi al 78’ per proteste, al 92’ Zitarosa per somma di ammonizioni. Ammoniti Mariani, Pignatiello (A.), Catracchia, Dominici, Cherubini. 200 spettatori, ingresso gratuito. Giornata di sole.

Dal nostro inviato allo stadio "Comunale" di Artena, RM

Un Fidene a più marce espugna lo stadio Comunale di Artena grazie a un signor secondo tempo giocato dalla squadra di Carlo Pascucci. La formazione di Paolo D’Este conferma di avere buone tracce di gioco ma di non avere nella linea verde il suo punto di forza più rimarcato. Da rilevare che a metà gara l’allenatore di casa, consapevole della forza d’urto in arrivo domenica, quella del Sora, ha tolto Cianni probabilmente per evitare problemi di ogni sorta. Ma l’errore più palese è stato quello di provare ad addomesticare il ritmo, con l’ovvia risultanza di innescare la compagine ospite. L’avvio sembrerebbe del Fidene ma la Vis Artena prende bene le misure agli avversari. Al 1’ un buon calcio d’angolo di Vedovati trova al colpo di testa Mariani che, disturbato, manda alto. Al 4’ Triunfo serve Turazza che ottiene, sul lungo traversone, il solo esito di mantenere la palla in campo ma non di arrivare ai due compagni accorsi al centro dell’area rosso-verde. Al 12’ una bella soluzione personale di Cianni, serpentina in mezzo a due avversari dalla sinistra ed ingresso repentino nei sedici metri romani, trova l’elegante disimpegno di Mancini, autore di una bella prova individuale. Il difensore carpisce la palla di giustezza al talentuoso attaccante avversario ed evita problemi alle retrovie. Al 16’ la punizione mancina battuta dalla corsia di destra da Vedovati trova la puntuale torre di testa prodotta da Mariani; Gamboni arriva all’impatto sul pallone all’altezza del palo destro con quell’attimo di ritardo che porta la palla sul fondo. Occasione sciupata per un nulla. Al 21’ è lo stesso Gamboni a provare la via di un’iniziativa personale, e il tiro, di esterno destro, viene parato senza problemi da Del Gaudio. Al 27’ una crescente Vis Artena passa in vantaggio. Lungo lancio dalle retrovie operato da Cassioli, a difesa del Fidene sbilanciata, morbido lob di Gamboni dalla sinistra, all’altezza del "fondo", gran colpo di testa dell’accorrente Flore che, di testa, brucia i riflessi del numero uno romano. Il suo intervento, pur ammirevole, spedisce la palla nell’angolino. La giusta esultanza del pubblico di casa, discreto, per un giorno lavorativo, sembrerebbe il giusto stimolo. Al 29’ la replica è nel calcio piazzato di Alfonsi, respinto a mani aperte da Bartalini, che si arrabbia coi componenti la barriera. Al 43’ Alfonsi suggerisce dal calcio d’angolo di destra ma Antonini alza dall’interno dell’area, con il destro a girare.

Il secondo tempo è una storia completamente diversa. Anche se l’inizio, per il team di via Salaria, non sembrava dei più promettenti. Perde una palla da urlo, il numero sei, Bernardini, ma poi, sul guizzo di Mariani a scartare Del Gaudio, lo stesso atleta capitolino rimedia. Bel brivido. Si rovescia il fronte e il Fidene pareggia, passando dal rischio di subire il raddoppio a siglare il punto dell’1-1. Che cambia il vettore di gara e, forse, qualificazione. Il lavoro del giovane Triunfo, migliore in campo, è stato da applausi: fuga sulla destra e traversone basso una volta giunto a pochi metri dall’out. Intelligente velo di Turazza che manda a vuoto il pacchetto centrale e grande mezza girata di Catraccia; la palla sbatte sulla parte interna della traversa, sul palo sinistro, entra, ed esce, rapida. Ma assistente numero 1 e arbitro hanno già dato il gol, con l’autore già partito a esultare verso la panchina di Pascucci. Al 5’ un buon calcio d’angolo di Alfonsi incoraggia un rapido colpo di testa di Triunfo, che Bartalini para, accorrendo sul palo destro. E’ ancora Fidene perché poco dopo Triunfo cerca e trova Turazza, la cui conclusione è arginata, da campione, dall’istintivo Bartalini. Questa volta i brividi cambiano colore e schiene. Al 9’ il giovane Marozzi si presenta al tiro ma è bravo quanto puntuale Mancini nel mettergli il portiere in angolo. Una situazione per parte è chiusa dai portieri, tempestivi nelle uscite all’altezza del dischetto. L’episodio che sposta l’equilibrio è figlio di un forcing che il Fidene, agevolmente, riesce a imprimere, crescendo sul piano del ritmo. La Vis Artena soffre sulla sinistra e D’Este leva Colaiori per Argentino, ma Triunfo è in grande giornata e Alfonsi ne incoraggia le sgroppate. La rete del 2-1 la segna Dominici al 23’, autore rapido di una bella giocata, applaudita dai sostenitori ospiti. E’ festa grande, di nuovo, all’altezza della panchina romana.

Al 30’ Gamboni fa tutto da solo e Del Gaudio ne blocca il tiro a terra. Al 33’ l’ultima traccia di gran sostanza da parte artenese, con un’azione da videogioco; Gamboni mette in mezzo una signora palla dalla sinistra, il tiro è di Cassioli dal limite, corretto, quasi di sponda, da Argentino. Bel riflesso di Del Gaudio, che si accartoccia a terra, sulla sua sinistra, e arpiona la sfera. La Vis Artena non ne ha più, per provare dell’altro e il resto è frutto dell’inerzia e della frustrazione. Protesta troppo, Marozzi, sbattendo il pallone per terra, senza darlo a un avversario, e l’arbitro, partito per richiamarlo e ammonirlo, lo espelle. Esagerando. Di qui alla fine c’è il terzo gol, che arriva grazie a un contrattacco iniziato da Turazza con un rimpallo che favorisce, in profondità, la determinazione di Cherubini, entrato poco prima; una volta davanti al portiere lo batte con un diagonale. E’ il 3-1 che spedisce, Almas permettendo, il Fidene alle soglie del triangolare di semifinale, con i bianco-verdi che ora aspettano la Vis Artena, già vittoriosa al Sant’Anna, in campionato, con la squadra di Morandi, Rossetti, Iengo e Pascucci che attenderà, per il terzo incontro, il team di Durante al varco, al Salaria Sport Village tra due settimane. E’, allo stesso tempo, una punizione che evidenzia i nervi saltati a Zitarosa, autore di un fallo da "rosso diretto", graziato da una doppia ammonizione, troppo generosa. Subito dopo il fischio finale.

Buona direzione di gara, a parte quel modo di andare quasi viso a viso coi giocatori. Vero che dirigere in Eccellenza, oggi, o nella nostra regione non è come andare al Club del Galateo; vero pure che le prove di personalità si possono fare prive di platealità del genere. Sul piano tecnico ha offerto una buona prova. Delle sette ammonizioni due si potevano evitare con un richiamo. Giudizio positivo. Gli assistenti hanno, invece, spesso invertito palesi falli laterali peccando il primo anche in un paio di fuorigioco.

Massimiliano Cannalire

massimiliano.cannalire@calciolaziale.com

 

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