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Melchiorre Zarelli: confermato per acclamazione


articolo del 18/1/2009

Il calcio laziale conferma per acclamazione

Melchiorre Zarelli guida del movimento regionale

Tavecchio, diretto: "Come avremmo fatto, senza il successo ai Mondiali di Berlino? Cosa doveva fare la Giustizia Sportiva? Avremmo giocato i campionati a Porta a porta!".

Consiglieri confermati in blocco. Caridi rileva D'Innocenzo

 

 

Dai nostri inviati a Bagni di Tivoli (Roma)

 

E' stato confermato presidente del Comitato Regionale Lazio della F.I.G.C. Melchiorre Zarelli. E' quanto emerso dall'assemblea elettiva di Bagni di Tivoli nella mattinata di oggi. Il numero uno del calcio laziale ha prodotto una approfondita relazione sull'attività svolta, sullo stato d'animo del calcio regionale, sulle preoccupazioni e, con la giusta analisi, ha parlato con la sua consueta franchezza delle cose da fare e dei traguardi ancora non raggiunti. Il tutto accompagnato dalla soddisfazione legata all'attività delle rappresentative tanto di calcio a cinque quanto di calcio a undici, sia maschili che femminili. La platea, numerosa come nelle grandi occasioni, era corredata dei rappresentanti sì delle prime squadre, legate all'attività che va dall'Eccellenza alla III Categoria, ma anche del settore giovanile, a cominciare dai vertici di Savio, Tor di Quinto, Vigor Perconti e Romulea.

La conferma per l'ex fischietto di Bassano del Grappa, è giunta per acclamazione e si è trattato di una bella occasione collettiva per confrontarsi e per girare all'ospite d'onore, Carlo Tavecchio, le richieste provenienti dalla base del Lazio.

Abbiamo estrapolato una dichiarazione del presidente Zarelli: "Sono felice di continuare a lavorare al servizio delle società. Abbiamo fatto un buon lavoro che spero, nel quadriennio che ci attende, spero divenga ottimo. Tutto questo dopo lo storico trasferimento di competenze del settore giovanile al comitato regionale. Possiamo fare ancora tante cose insieme". Della sua squadra continueranno a far parte dirigenti che lo hanno affiancato quali Vincenzo Calzolari, Giuseppe Russo, Francesco Cerro, Sergio Insogna, Franco Pascucci e Dario Scalchi. A loro si aggiunge Giuseppe Caridi già consigliere negli anni '80 e odierno coordinatore regionale per il settore giovanile e scolastico. Per motivi personali ha scelto di non continuare il cammino Piero D'Innocenzo, da un pò di tempo defilatosi dall'attività.

Tra gli esponenti deputati a rappresentare le società nel consiglio direttivo, le società di calcio a cinque potranno contare su Pietro Colantuoni, quelle del calcio femminile su Alba Leonelli.

I revisori dei conti saranno Gualtiero Marra, Annamaria Vallati e Michele Senis; i delegati assembleari Raffaello Ceccaroni, Augusto Bompani, Luca Brugnoli, Franco Di Stefano, Gianni Santodonato e Franco Coscarelli, nel ruolo di effettivi; supplenti, invece, sono Bernabei, Gigantini, Ruggeri e Formichetti. Dopo diversi anni di collaborazione, apprezzatissima, il presidente Zarelli ha salutato e ringraziato Laura Mattia, sostituita dall'efficace Claudio Galieti, stimato elemento che aveva già funzione di vice-segretario, ruolo assegnato a Tiziana Vettorel.

In chiave nazionale l'assemblea laziale ha indicato Carlo Tavecchio quale candidato per la presidenza della Lega Dilettanti e Mambelli per la vicepresidenza.

Tra i rilievi importanti quello fatto dal presidente Zarelli alle vicende della vocazione arbitrale. "Ci vorrà un contributo da parte delle leghe di Serie A e B - ha detto il confermato dirigente veneto - per incoraggiare l'attività del settore arbitri perché non si può pensare che questo continui a essere zona di prelievo dei migliori in favore delle realtà professionistiche, fatte crescere sulla pelle di voi, società della base", ha evidenziato, rivolgendosi ai club laziali. Non fa una grinza. Vale per i giocatori e vale per gli arbitri, al punto che, parallelamente, ha indicato a Carlo Tavecchio l'esigenza di una più efficace rapidità nei pagamenti dei premi di preparazioni cui le società dilettantistiche hanno diritto nel cedere i giovani giocatori alle categorie dei piani di sopra. Un'indicazione è stata destinata al presidente Tavecchio, riguardante l'esigenza di un regolamento dedicato alla sicurezza degli impianti sportivi.

Carlo Tavecchio si è soffermato sulla moda che va in giro di questi tempi tesa a sminuire la figura della Giustizia Sportiva, riferendosi a Calciopoli: "Si sono giocati i campionati perché la federazione non ha mancato. E in attesa che il presidente Abete risponda a quanto si sente in giro, dò il mio modesto contributo riflettendo su una cosa: quanto bene ha fatto, al movimento-calcio, la vittoria dei Mondiali di Germania? E' stata vitale, determinante. Immaginate, in assenza del successo di Berlino, come si potesse andare avanti. E parlando della voglia di non valorizzare adeguatamente il lavoro della giustizia sportiva, come facevamo a far giocare i campionati? Andavamo a Porta a porta?". Il massimo dirigente del calcio dilettante nazionale ha sottolineato i meriti e di Zarelli e del Lazio, con buoni auspici per ciò che verrà.  

Si riparte da Bagni di Tivoli, destinazione 2013. C'è tanto da fare. Ma si tratta di un cammino da seguire.

                                                                     Massimiliano Cannalire-Fulvio Ventura

 

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