Eccellenza gir. A: Latina-Fidene 1-0
articolo del 16/2/2009
Latina: Campagna 6,5, Chiarucci 6,5, Arduini 6,5, Lepore 6,5, Pannozzo 6,5, Arena 6,5, Sannino 6,5 (68’ Martellacci 6), Corrado 7 (73’ Tomassi 6), De Falco 6,5 (83’ Amione n.g.), Pelle 7,5, Persichino 7,5. A disp. Fecchi, Bellamio, Borrino, Piccolo. All. Maurizio Promutico 7. Fidene: Del Gaudio 6, Stellato 5, Passiatore 6, Galluzzo 6, Mancini 6, Zamperini 5, Cherubini 5, Antonini 6, Turazza 5,5, Alfonsi 6,5, Dominici 5,5 (62’ Triunfo 6). A disp. Della Luna, Mazza, Sarracino, De Gol, Fusarelli. All. Francesco Montarani 6 (sostituito in panchina da Gianfranco Germoni). Arbitro: Sig. Campo 7,5 (assistenti Parente 6,5, e De Amicis 7, sezione di Ostia) Il Latina vince uno dei tre scontri diretti del girone di ritorno conservando lo scettro di prima della classe. Si è trattato della sedicesima vittoria sulle 23 partite disputate in campionato. Il Fidene saluta definitivamente le ambizioni di vertice perché, a oggi, tredici punti dalla vetta con 11 gare da giocare, risultano statistiche inclementi, senza contare gli undici punti dal Pomezia, con cui già ha giocato la seconda partita nel torneo, coppa a parte, e gli otto punti dall’Anziolavinio significano che, meritevole prima della classe esclusa, la concorrenza non manca neanche in ottica play-off. Tuttavia resta questo il traguardo ultimo di stagione da tentare, per una formazione che, un po’ come la Roma, ha rincorso molto e poi si è adagiata su qualche pareggio di troppo e sulla prima sconfitta della gestione Montarani, subita dalla signora del campionato. Il Latina passa all’incasso rispondendo a quanto sollecitava il saggio direttore sportivo De Maio durante la settimana: il dirigente pontino lamentava gli errori in zona d’attacco patiti a Rignano Flaminio una volta in vantaggio. Per un semplice motivo. Perché non tutti reagiscono alla stessa maniera una volta a Pomezia primo dopo il turno della mattina. Lecita preoccupazione, legittima risposta, quella della compagine nero-azzurra. Che, a proposito, si presentava alla partitissima con Castaldo e Garat appiedati e Amione con soli quindici giorni di lavoro, in attesa di essere impiegato dall’inizio. La squadra di Maurizio Promutico ha fatto di necessità virtù, presentandosi con il portiere esperto, e che portiere, l’ex isolano Ulderico Campagna, quattro difensori, cinque centrali e il buon De Falco a creare spazi davanti, a fare reparto da solo, come si dice in questi casi. Al 1’ Pelle lo cerca e il centrattacco prova un colpo di testa con la palla che esce di un metro alla destra della porta di Del Gaudio. Utile azione, per saggiare i riflessi di una difesa, quella romana, che, sovente, sarà tutto tranne che esente da colpe. Al 3’ apprezzabile iniziativa di Alfonsi, autore di un positivo primo tempo, che entra in area dalla sinistra e prova un giro di interno destro rasoterra con Campagna che esce sull’area piccola a eludere pericoli provenienti dalla corsia opposta, nel tentativo di deviare. Al 12’ De Falco segue un’azione di Persechino, bravo sulla sinistra, con il reparto arretrato che perde le tracce della palla; la conclusione mancino di collo finisce parecchio alta. Lodevole intraprendenza della punta. Al 20’ un retropassaggio di Zamperini costringe Del Gaudio a uscire alla disperata, di piede, per evitare il forcing di De Falco. Al 21’ la geometria di Antonini su punizione manda la palla di poco fuori, meno di un metro, alla destra dei sette metri e trentadue difesi da Campagna. Il Fidene attacca con parecchi dei suoi effettivi collocando da terzo attaccante Dominici, rispetto ai primi minuti, al posto di Alfonsi. Ha personalità, la formazione romana, che gioca a viso aperto. Lo stesso avviene sul versante del Latina, che accetta di giocarsi la sua partita senza chiudersi a riccio. Al 37’ una punizione abilmente cercata e trovata da Turazza manda al tiro Alfonsi; Campagna non rischia respingendo coi pugni. Dopo le ammonizioni a Stellato (16’) e Lepore (25’), al 32’ qualche polemica per un contrasto tra Sannino e Turazza negli immediati pressi della panchina di casa. Al 39’ Cherubini rischia brutto per una tardiva entrata su Persechino, mandato giù praticamente a centrocampo, sulla corsia di sinistra: se la cava con il “giallo”. Al 42’, da una rimessa laterale di Chiarucci, risulta buona la difesa della posizione in area di De Falco, che fa proseguire la palla verso l’accorrente Persechino; il numero 11 nero-azzurro batte di interno destro e Del Gaudio riesce solo a deviare la palla, senza impedire che la sfera entri in rete. Per la giusta esultanza di giocatori e tifosi del Latina. E’ il gol che rompe l’equilibrio dopo un primo tempo in cui le squadre hanno badato a giocare attaccando senza l’utilizzo del fioretto. Il merito del Fidene, fino a quel punto, è quello di aver giocato con tre attaccanti, quello dei padroni di casa di arginare quanto possibile in mezzo lavorando sulle corsie esterne. Al 43’ c’è una polemica a breve distanza tra Borrino, richiamato in occasione dell’ammonizione sanzionata a Turazza, e Germoni; al primo l’espulsione, al secondo tocca l’allontanamento. Fatica, il pur bravo arbitro trapanese Campo, a rimettere ordine, poi ci riesce. Al 48’ la grande occasione del Fidene per pareggiare, appena prima del riposo: lungo cross di Alfonsi in area dalla destra, su calcio di punizione, colpo di testa di Mancini ad avvitarsi con la palla che batte sulla parte interna del palo destro, respinta corta e conclusione di prima intenzione del difensore Galluzzo che, generoso ma impreciso, manda alta la palla da buonissima posizione. La cronaca racconta poco nel secondo tempo: al 17’ da un calcio piazzato di Pelle la difesa ospite respinge verso l’esterno. Palla a Dominici, al centro per Alfonsi; signora verticalizzazione per Turazza che si infila in mezzo ai due difensori centrali del Latina (unica distrazione di peso); l’attaccante si defila a sinistra e alza di troppo la mira. Occasione persa. Il Latina è essenziale, gagliardo e compatto, e nel finale manca il colpo del 2-0 in un paio di occasioni. Al 43’ quando Pelle spedisce in avanti Persechino, che non ne ha più e viene recuperato dalla difesa in casacca rossa. Al 48’ quando lo stesso match-winner arriva solo davanti al portiere Del Gaudio, bravissimo a respingere con il corpo. Ma anche una vittoria per k.o. tecnico serve, alla causa di una stagione intera. E vince un ordinato Latina, che ha fatto di necessità virtù. Con una plausibile prova di gruppo. Buono l’arbitraggio del signor Campo di Trapani. Un fischietto davvero efficace e di personalità. L’assistente Parente potrebbe aver sbagliato una segnalazione di fuorigioco nel primo, forse due, ma nella maggior parte dei casi ha avuto ragione, immagini alla mano. Massimiliano Cannalire