Eccellenza gir. A: Fiumicino-Aprilia 0-3
articolo del 17/3/2009
FIUMICINO: D’Angeli, Timido, Lodi, Rambaldi M., Ferrari, De Maio (26’ st Scognamiglio), Scaglia, Sinceri, Di Fiandra, Peconi (21’ st Orsini), Palombo (20’ st Bodo). All. Branchini. APRILIA: Giudice, Latini, De Ciantis, Leoncini (20’ st Ruggiero), Reccolani (15’ st Moreta), Rambaldi D., De Rosa, Cannariato, Terribili (26’ st Rutzittu), Nicoletti, Corsetti. All. Pellucchini. Arbitro: Albert di Roma. Reti: 16’ pt Terribili, 45’ pt Corsetti, 10’ st Terribili. FIUMICINO – “Terribili” per il Fiumicino i 90’ disputati contro l’Aprilia. Il bomber pontino è stato infatti dirompente al “Pietro Desideri” nei confronti dei tirrenici, scesi sul rettangolo verde privi di sei titolari, a tal punto da mettere a segno una doppietta e a propiziare l’altra rete. I portuali hanno mostrato poca lucidità e i troppi giovani reso più evidente il divario tra i due complessi. E’ anche vero che l’undici di Branchini è stato costretto a privarsi di Palombo E., Alesi, Marconi, Cipollone, Cavina e Limongelli che rappresentano i punti di forza del team rossoblu. Il pesante 3-0 è anche frutto di alcuni decisivi errori commessi dagli uomini più esperti tipo Ferrari e De Maio. Nel corso dei primi 45 minuti sono gli ospiti a tenere le redini del match e a concretizzare, al 16’, con Terribili che è abile a liberarsi di Ferrari e, da pochi metri, infila nell’angolino alla sinistra di D’Angeli. Subito il gol i portuali non accennano a reazioni e allo scadere giunge il raddoppio di Corsetti. Ispira l’azione il solito Terribili il quale scarica un violento diagonale che colpisce la traversa, entra Corsetti che in mezza-sfobiciata mette nel sacco. Durante al seconda frazione di gioco il canovaccio non cambia e lo scatenato numero 9 bianco-azzurro cala il tris con la collaborazione dell’ingenuo De Maio. Al 21’, la traversa si oppone a un colpo di testa ravvicinato di Terribili. La reazione dei padroni di casa è affidata a una fiondata dal limite di Bodo che impegna dalla distanza Giudice in una deviazione in tuffo. Al 27’, il palo impedisce a Di Fiandra di firmare il gol della bandiera. Danilo Serenelli