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LEGA PRO 2: LA CISCO CALCIO ROMA PASSA AI FRATELLI CIACCIA


articolo del 11/6/2009

Roma – Nella splendida e centrale cornice di Palazzo Ruggeri la Cisco Calcio Roma catalizza l’attenzione per il cambio di timone societario, e lo fa con grande senso del realismo, di fronte a stampa e simpatizzanti, con tutto il vertice dirigenziale. Nella sala affrescata a fare gli onori di casa è il proprietario e garbato padrone di casa, Piero Tulli, con il suo classico savoir faire, seguito dall’addetto alla comunicazione, Alfredo Cocco, che saluta e introduce gli esponenti presenti al tavolo centrale.

Si tratta dell’assetto dirigenziale guidato da Giuseppe Smeriglio e Alessandro Tulli, affiancati dai soci appena inseriti e titolari adesso del pacchetto di maggioranza, i fratelli Ciaccia, Mario e Davide. Prende la parola Alessandro Tulli che parla con grande serenità dei sei anni trascorsi dalla sua famiglia alla guida della Cisco Calcio Roma, con la volontà di continuare in società attraverso il 25% con il restante 75 acquisito dai fratelli che hanno, tra le altre cose fatte, costruito le fortune del Fregene, fresco di ritorno in Eccellenza. “Siamo intenzionati a proseguire – dice il giovane Tulli – sulla scia del buon lavoro fatto con il settore giovanile, e magari di riuscire laddove, con la prima squadra, non ce l’abbiamo fatta, ovvero vincere il campionato di Lega Pro 2”. Davide Ciaccia, come sempre misurato: “Entriamo con grandissimo entusiasmo, felici per la possibilità che ci hanno dato Piero e Alessandro Tulli. Contiamo sull’esperienza del primo sia da imprenditore che da sostenitore di attività sportive, per i giovani e per la prima squadra; e su quella maturata dal figlio nei sei anni che ci hanno preceduto”. Con Davide il fratello Mario, che avrà funzione e ruolo da presidente mentre il numero uno che ha appena conquistato il girone A di Promozione avrà il compito di amministratore delegato. Mario Ciaccia: “Per il settore giovanile abbiamo coinvolto Domenico Caso, che ha avuto un buon cammino da giocatore ed è stimato da tecnico. Avrà la responsabilità di tutto quello che non è prima squadra e quindi un lavoro strategico vitale. Giuseppe Incocciati sarà il responsabile della prima squadra, ed è elemento che aveva già lavorato e bene con le giovanili. Quindi Massimo Corinaldesi, che già ha fatto bene a Fregene, avrà un ruolo che oggi non voglio identificare ma affiancherà quale uomo di fiducia l’amministratore delegato”. Poi Mario Ciaccia va in profondità: “Ringrazio la famiglia Tulli per la possibilità e visto che siamo e rappresentiamo la terza forza calcistica della Capitale, vorremmo fare uno stadio della Cisco. Ci proveremo, a proposito, a portare la gente di Roma e della provincia allo stadio, anche se – sorride – Alessandro ha detto che è difficile, convincere lo sportivo romano”.

E’ la volta di Giuseppe Smeriglio, dirigente da sempre diretto e dalle idee chiare: “Abbiamo investito soldi e tempo. I traguardi sono stati raggiunti con il settore giovanile e con la scuola calcio più che con la prima squadra, questo è chiaro; il vivaio è il più invidiato di Roma, e non ha nulla a sua volta da invidiare ai due club di serie A della Capitale”.

Dopo un rapido intervento sia di Corinaldesi anche Mimmo Caso si conferma persona più abituata alla discrezione nell’operato che ai microfoni, evidentemente: “Siamo gente di campo, io e Incocciati, e penso sia meglio lavorare che fare le conferenze stampa. Avete sentito parlare di progetto il che ha creato in me dell’entusiasmo. Credo per le cose da ottenere che la Cisco abbia la possibilità di costruirseli in casa propria, i giocatori da mandare in prima squadra”.

Chiude gli interventi Giuseppe Incocciati: “Sono onorato di far parte di questa nuova situazione. Ho già condiviso con la Cisco l’esperienza nelle giovanili e ringrazio i fratelli Ciaccia per questa chance. Ci sono tutte le componenti, sia nella base con Caso sia di sopra, per fare bene, e confermare il buon torneo fatto quest’anno, magari con due, tre ritocchi per confermarsi a livelli competitivi”.

Incocciati, ha già parlato in società delle conferme?

“La squadra che ha terminato il campionato da poco è già un buon gruppo sul piano tecnico. Con due arrivi e con l’aiuto di Dio cerchiamo di migliorare. Non sarà facile ma non ci saranno stravolgimenti. Spero che in una città come Roma sappiamo rappresentarci come una realtà d’élite, e di far parte del girone B, perché se fossimo inseriti nel girone meridionale è chiaro che ci vogliano giocatori con differenti caratteristiche”.

Domanda dal gruppo di giornalisti: “La Primavera?”. Risponde Alessandro Tulli: “Non si fa quindi si lavora attraverso la Berretti con quell’età”. Mario Ciaccia risponde a un quesito sulla logistica: “Il settore giovanile resta al Francesca Gianni e al Tarascio” mentre il fratello Davide accentra l’attenzione su un punto condiviso dall’insieme, dirigenziale e tecnico: “La valorizzazione di alcuni giovani, che dovranno dimostrarsi pronti per una realtà che fa parte del calcio professionistico”.

Da domani, pardon, da oggi, tutti al lavoro. Ce n’è abbastanza per riempire il periodo precedente quello estivo, vacanziero. Chissà che il sole di Fregene non accompagni i tanti pensieri e le cose da mettere a punto.

Massimiliano Cannalire (con la collaborazione di Mario Di Stasio)  

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