Eccellenza B: Ceccano-Terracina 2-2
articolo del 12/10/2009
CECCANO – TERRACINA: 2 – 2 Ceccano: Olevano 6, Di Battista 5, Orsinetti 6, Maferri 6 ( 42’ st Dongu), Mignanelli 6, Patrizi 5, Maura 6 (34’ st Feola), Belli 7, Lucchetti 7,5, Carlini 7, Tarquini 6. A disposizione: Ciocia, Massari, Ardovini, Giurini. Allenatore: Caldaroni. Terracina: Stefanini 7, Morini 6, Serapiglia 7, D’Amico 7, Mancone 7,5, Rivetti 6, Di Matteo 6 (1’ st Girolami 6), Macchiusi 6, Vuolo 6 (14’ st Torri 7), Torres 7, Trillò 6 (1’ st Caligiuri 7). A disposizione: Giannetti, Ranaldi, Di Rocco, Dorio. Allenatore: Barbabella. Arbitro: Sig. Giacinti di Ostia Lido. Assistenti di linea: D’Antimi e Matteucci di Tivoli. Reti: 49’ Lucchetti (C), 69’ Torri (T), 73’ Lucchetti (C), 84’ Torres (T). Note: Espulso Patrizi (C) per doppia ammonizione. Ammoniti: Belli (C), Torri (T), Mignanelli (C). Finisce in parità al “Popolla” il match tra Ceccano e Terracina. Il team casalingo gioca un’ottima partita ma risente dell’impegno infrasettimanale di Coppa e forse per questo può recriminare per una mancata vittoria. Gli ospiti cercano di essere più arrembanti, con una formazione molto offensiva ma si mostrano evanescenti. Il Ceccano si presenta in campo con il solito 4-4-2; la formazione è ormai collaudata con schemi ed equilibri molto precisi. Davanti ci sono Carlini e Lucchetti che giocano un buon calcio offensivo, appoggiati da un centrocampo molto compatto ed equilibrato. I tigrotti invece si presentano con la sesta inedita formazione; il team pontino si dispone con un 3-4-1-2 che dovrebbe spaventare gli avversari, ma non fa altro che costringere agli straordinari Mancone e Stefanini. La difesa a tre fa acqua e se non ci fosse stato un Mancone capace di rintuzzare a destra e a manca, ed uno Stefanini in giornata di grazia il bilancio sarebbe stato diverso. A centrocampo il capitano D’Amico inizia a dettare tempi giusti, anche se in fase difensiva è poco concreto; sarà stato forse l’innesto di Macchiusi e Di Matteo a rendere più difficile la fase di copertura. In avanti i tigrotti schierano un inedito tridente, con tre nomi nuovi: il neo acquisto Torres nel ruolo di mezza punta, e gli under Vuolo e Trillò che sostituiscono i più quotati Di Rocco e Caligiuri. La partita vede gli ospiti rampanti all’attacco, tant’è che già al 2’ si procurano un calcio piazzato che vede il colpo di testa di Torres neutralizzato da Olevano. E’ solo un fuoco di paglia, perché i padroni di casa prendono subito le misure agli ospiti ed un minuto più tardi Lucchetti si rende pericoloso dal limite non inquadrando la porta. Al 14’ il Terracina da un corner di Di Matteo potrebbe beffare i padroni di casa grazie ad un batti e ribatti in area, ma il tiro conclusivo di Torres viene neutralizzato da Olevano. Il Ceccano non si fa affatto intimorire da questi sprazzi dei tigrotti ed inizia a macinare gioco, costringendo gli ospiti alla difensiva. Le azioni si sprecano per i padroni di casa che però non trovano la marcatura. E’ Mancone, per gli ospiti, a metterci più di una pezza alle lacune difensive che la squadra mostra. Al 16’ riesce a neutralizzare un tiro nell’area piccola di Tarquini ed al 27’ un’iniziativa di Orsinetti. Forse l’azione più ghiotta per i padroni di casa capita al 24’, quando Lucchetti manda alto sulla traversa. Al 34’ è Stefanini bravo a chiudere su un tiro minaccioso di Maferri. Ultima azione degna di nota per il Ceccano arriva allo scadere del primo tempo con un colpo di testa di Patrizi che sfiora di poco il bersaglio. Si va alla ripresa con i tigrotti che cercano di cambiare qualcosa; lasciano il posto Di Matteo e Trillò a Girolami e Caligiuri. L’innesto della punta più quotata da parte del Terracina cambia il volto alla fase offensiva. Infatti già dal 1’ gli ospiti si fanno pericolosi in avanti proprio con il nuovo entrato, che con un diagonale dalla destra costringe ad un non facile intervento Olevano. I padroni di casa non ci stanno e subito si rendono pericolosi, al 4’ riescono a capitalizzare i loro sforzi con Lucchetti che si beffa di difesa e portiere mettendo la palla dentro, a porta sguarnita. Il Terracina assorbe il colpo e cerca il pareggio soprattutto grazie al tandem Caligiuri – Torres. Al 14’ i tigrotti effettuano il terzo cambio ridisegnando così la linea offensiva: va fuori Vuolo per Torri. La linea d’attacco evanescente per la prima ora di gioco, inizia così ad avere una certa consistenza, costringendo a lavorare in maniera più energica il Ceccano in fase difensiva. Il tridente che era stato inefficace nel primo assetto, ora acquisisce la giusta pesantezza in campo; il trio Torres – Caligiuri – Torri inizia a stancare la difesa locale, cosa che in precedenza non accadeva. Al 24’ uno scambio Torres – Caligiuri permette a Torri di insaccare e portare in parità i pontini. Il Ceccano non ci sta e, nonostante accusi la stanchezza della partita del mercoledì, continua a macinare gioco tanto che al 28’ passa di nuovo in vantaggio con Lucchetti che dalla sinistra infila Stefanini. Il gioco inizia a farsi pesante dopo il doppio vantaggio per i padroni di casa: su calcio piazzato battuto da Serapiglia, Olevano devia la palla sul palo ma sulla ribattuta è pronto Torres che insacca la palla in rete. L’azione porta i padroni di casa ad una reazione non solo nel gioco ma soprattutto di carattere nervoso, tant’è che al 40’ i ciociari restano in dieci per l’espulsione di Patrizi. La perdita di un uomo penalizza il già precario equilibrio che il Ceccano cercava di mantenere a causa del suo calo fisico. Il gioco si fa più duro ed il Terracina può sfruttare i falli che i padroni di casa fanno per potersi difendere. I calci piazzati però vengono neutralizzati dalla difesa di casa che non trasforma un risultato immeritato in una beffa. Per il Ceccano c’è da recriminare per una mancata vittoria, nonostante le innumerevoli occasioni avute soprattutto nel primo tempo, come ha ammesso a fine partita il numero cinque tigrotto Davide Mancone: “Loro hanno pagato le fatiche di Coppa e sono calati, noi abbiamo disputato un cattivo primo tempo. Tante occasioni per entrambi, un po’ meglio il Ceccano. Noi siamo ancora in fase di assestamento”. Per il team di patron De Filippis un altro punto che lo lascia in penultima posizione in classifica. Tre punti in sei partite non è certo la media di una squadra di vertice e nonostante si sia visto qualcosina di più nel gioco dei pontini, il lavoro da fare è ancora tanto. La società tigrotta sta curando bene le lacune nella formazione facendo inserimenti mirati nel corso delle settimane. Non si vedono però grossi miglioramenti dal punto di vista tattico, tecnico ed atletico considerando l’aumento del lavoro ed il tempo avuto a disposizione dall’avvento della nuova era. Valentina Cretaro