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SERGIO PIROZZI RIPARTE DALLA "D", A MESSINA!


articolo del 3/11/2009

SERGIO PIROZZI,

CHE SFIDA: RIPARTE

DA MESSINA

 

Messina – Il Messina è a due punti dall’ultimo posto, rappresentato dai cinque punti di Aci Catena e Castrovillari. E siccome le ultime due vanno in Eccellenza per via diretta, il presidente del Messina, Alfredo Di Lullo, ha sollevato dall’incarico Pietro Infantino, con la curiosità che lo accomuna al successore, anche lui ex tecnico del Rieti. Si tratta di Sergio Pirozzi, che proprio il Rieti è riuscito a riportare in serie C2 dopo ben 67 anni. Uno che ha legato la storia sportiva del capoluogo laziale al suo nome, in maniera indissolubile, ma che svolge anche per la sua città, Amatrice, famosa in tutto il mondo per la pasta cucinata in quella straordinaria maniera, il ruolo di primo cittadino.

Ancora una volta il buon Sergio Pirozzi ci mette la faccia, la distanza, siderale, da una città già distante circa 138 chilometri dal Campidoglio, dopo aver allenato la lontana Ostiamare, la non vicina Soriano, con cui ha conquistato due volte l’Eccellenza portando le due piazze in D, e già dopo aver portato nel massimo campionato laziale il Centro Italia, dalla Promozione, ottenendo al primo anno d’Eccellenza il sesto posto, situazione mai più vissuta dalla seconda squadra di Rieti, che oggi naviga in acque difficili nel secondo campionato, per importanza.

Dunque riparte dallo Stretto, dai colori giallo-rossi, da quel suo travolgente entusiasmo, da una nuova sfida, che lo costringerà ad abbonarsi alle aerolinee, se vorrà vedere almeno due giorni alla settimana casa, famiglia e scranno di sindaco.

C’è Arturo Di Napoli, tra le frecce al suo arco, che ha segnato 7 reti in altrettante gare. Ad Infantino è stata fatale la sconfitta in casa con l'Hinterreggio per 3-2.
Pirozzi è stato consigliere provinciale a Rieti, prima di istituire una lista civica per la sua città.

Di recente ha gestito la Primavera della vicina Ascoli, che da Amatrice dista non oltre 55 chilometri facendo da secondo a Di Costanzo con la B.

 

Già mercoledì il primo test, con il delicato recupero da giocare sul campo dell'Acicatena, con la gara non disputata per il lutto cittadino proclamato dopo le dolorose vicende dell'alluvione dell’1 ottobre.
"Sono orgoglioso di essere chiamato alla guida di un club con una bella storia, così blasonato. Non ci ho pensato due volte ad accettare pur consapevole che la situazione è difficile. Il Messina ha ottime individualità e può risalire, in classifica".

Una curiosità che tratta con la giusta gioia: “Sono stati proprio gli assessori della mia giunta a spingermi ad accettare la proposta del Messina perché è un vanto per tutta la nostra comunità. Sarò sempre informato su ciò che accade ad Amatrice e dedicherò il lunedì al mio ruolo politico". La sfida è cominciata. Più lunga, più difficile, e per questo più votata all’organizzazione. Con la famiglia prima tifosa. Come ieri, come sempre. Con il babbo, il sor Filippo, salito in Cielo circa sette anni fa, che si starà facendo due risate. Perché vicino alla puntualità, la gente dei Monti della Laga, di Amatrice e delle sue frazioni, ci mette la sana voglia di sorridere. Che fa vivere meglio.

Massimiliano Cannalire



 

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