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ECC/B: VISTO DALLA CABINA...DELLA RADIO. Il punto di Max Cannalire


articolo del 25/1/2010

La Cavese chiama, lo Zagarolo

risponde. Una Lupa da corsa

resta a un punto dal Formia.

Palestrina, che minestrone!

 

La Cavese chiama, e apre la ripresa segnando tre reti allo Zagarolo. Lo Zagarolo intuisce il pericolo, che arriva via radio, e risponde, facendo altrettanto, nei confronti della Nuova Tor Tre Teste. Tre reti segnate dalle battistrada, come i tre punti che rimangono, di differenza, dopo il recupero perso dalla squadra di Scarfini, in casa, mercoledì 20, contro una buona Lupa Frascati. Dal 23’ del secondo tempo lo Zagarolo va in rete con Reali, che cinque minuti dopo firma la sua doppietta personale. Al 32’ è Fabiano Ferri De Oliveira, a mettere in ghiaccio la partita.

Dicevamo della Lupa Frascati: prosegue la striscia positiva, dopo il successo ottenuto nel recupero del 20 al “Mastrangeli”. I giocatori di Fabio Lucidi bissano la vittoria contro la prima della classe passando a Tivoli su una Vis Empolitana senza più timoniere, via in settimana anche Attilio Gregori, e lontana adesso anche dal secondo posto. E si mette male, per una piazza che in parecchi davano, anzi davamo, per possibile protagonista. Il terzo posto dello scorso anno, a oggi, diventa una chimera: triste, la Tiburtina, di questi tempi. La Lupa non perde più dall’insuccesso con il Formia, e ha messo in piedi una striscia positiva di otto partite, inframezzate dalla sconfitta di coppa, cui ha saputo reagire con grande costrutto. Rimane, la squadra castellana, a un punto dalla terza piazza rappresentata dal Formia, che passa con un rigore di Rosi a Monte San Giovanni Campano, ben oltre l’1-0 finale perché il La Lucca opposto ai giocatori di Enzo Potenza non era davvero quello grintoso degli ultimi due mesi.

La Vis Artena batte 4-2 con un buon secondo tempo il Terracina alla cui guida, per rispetto verso i suoi giocatori, è rimasto, solo per domenica, Mario Lenzini, che pure è stato capace di portarla a un passo dalla terra promessa, dagli otto punti in cui l’aveva trovata. Sono andati via Dominici, Ranaldi, Torri, Mancone e altri: un motivo, o forse più, ci sarà. E nel suo dimettersi l’allenatore romano è stato un gran signore adducendo la scelta come personale e di divergenza dagli atteggiamenti societari. Per una volta lo schietto personaggio, fin troppo sincero, che in parecchi abbiamo conosciuto, ha dimostrato una gran dose di maturità. La partita ha raccontato di un primo tempo equilibrato, terminato 2-2.

Finisce senza reti Tor Lupara e Colleferro, con un punto più utile ai rosso-neri casilini, che almeno smuovono la graduatoria; lo stesso esito esce dal delicato confronto Ceccano-Villanova.

Meritano due capitoli a parte le vicende del “Tre Torri” e del Palestrina battuto a Sora. Nel primo caso l’arbitraggio è risultato fattore condizionante a danno del Roviano, che reclama un paio di palloni che avrebbero superato la linea bianca, e sull’episodio del rigore che ha determinato il 2-0, con i giocatori casilini già in via di ritorno verso la metà campo, tra l’ilarità dei presenti, anche di fede romana. Il primo gol del Torrenova è stato frutto di una maldestra deviazione nella propria porta di Corsi, intento in un rinvio finito sotto l’incrocio dei pali. Piccoli Comunardo Niccolai crescono.

Il Palestrina è in caduta libera e oggi le cifre riferiscono impietosamente di undici partite giocate in campionato sotto la guida di Francesco Punzi, eliminazione dalla Coppa esclusa da questo ragionamento: tre vittorie, con il Roviano 2-1, 3-1 sul Villanova, 2-1 sul Formia, e in questi casi convincendo in una sola occasione. Tre pareggi, a Colleferro (2-2), in casa con il La Lucca (0-0), a Tor Lupara (1-1). Cinque i k.o.: Artena (3-2), Tor Tre Teste (2-0), Terracina (3-0), in casa con lo Zagarolo e Sora. Per una media di punti a partita di 1,09 rispetto alle otto gare giocate con Cosimo De Feo che avevano una media, comunque insufficiente, di 1,25. Le scelte singolari e sbagliate, sulla via Pedemontana, non si contano più, comprese le (presunte) primedonne di cui si dovrebbe fregiare la prima squadra arancio-verde. Siamo sicuri che Fazi, che sta ben figurando altrove, non fosse ancora utile, ai servigi della formazione di Cristofari e Anconitano. Che minestrone! Ne beneficia il Sora, che raccoglie tre vitali punti che sanno di rincorsa a posizioni migliori, a maggior ragione rispetto all’harakiri gestionale che sta vivendo una delle dirette concorrenti, il Terracina, tanto per farci qualche amico in più. Pensavo che in riva al Tirreno ci fosse qualche aspirante centralinista telefonico: ma domenica ne ho scoperto uno in più, che ricordavo utilizzato in altre faccende…

Massimiliano Cannalire

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