PROM./C: ALMAS-MARINO 1-1
articolo del 31/1/2010
ALMAS ROMA-MARINO 1-1 Il Marino non sfrutta il vantaggio di un tempo in superiorità numerica Almas Roma: Federici, Fondi, Giorgi, Filippi, Pellegrino, Bertarelli, Ulisse (60’ Di Sturco), Ioppolo, Galli, Mazza (71’ Termine), Pagliuca (80’ Russo). A disp: Del Gobbo, Bocchetta, Asta, Sparago. All. Bianchi. Marino: Morganti, Mazza, Sarrecchia, Gimelli, Allegretti, Volante, Pisacane, Fontana (73’ Parro), Bassani (56’ Terribili), Boncompagni, Papa (53’ Gerolini). A disp. Boccolini, Ziantoni, Gianni, Laruffa. All. Mancini. Arbitro: Furneau di Roma1. Assistenti: Moretti e Ambroselli di Roma1. Reti: Note: espulso al Finisce in parità il big match di questa quarta giornata di ritorno del girone C di Promozione tra Almas Roma e Marino. I bianco-verdi romani sono alla ricerca di una vittoria che manca ormai da ben quattro turni mentre il Marino di mister Mancini cerca di rimanere in scia del San Cesareo capolista, a due settimane dall’attesissimo scontro. Ne esce fuori, invece, un pareggio, che si decide con le due reti maturate nei primi Nemmeno il tempo di scendere in campo e già l’Almas passa al 1’, con la botta dal limite destro dell’area di rigore da parte di Ioppolo, che si insacca sotto la traversa, non lasciando scampo all’incolpevole Morganti. Il terreno di gioco non in perfette condizioni non aiuta di certo le giocate fatte di tecnica, con le squadre indirizzate a rilanciare la palla in avanti per le punte. La risposta del Marino arriva al Nella ripresa la pioggia, che aveva fatto capolino nei minuti finali del primo tempo, diviene sempre più copiosa ed incessante rendendo quasi del tutto impraticabile il terreno di gioco. E così anche lo spettacolo ne risente. Le due formazioni riescono a creare poco dal punto di vista delle occasioni da rete. L’Almas, in dieci uomini per l’espulsione di Filippi, cerca di gestire il risultato e non crea nessun grattacapo agli ospiti. Il Marino, dal canto suo, fa poco per rendersi pericoloso e non sfrutta come dovrebbe la superiorità numerica. L’unica occasione degna di nota arriva al Antonio Manganiello