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ECC./A: DIANA NEMI-OSTIAMARE 0-2


articolo del 11/2/2010

La Diana Nemi paga

un'ingenuità colossale!

Martellacci, Verdini non

era Tyson ((immagini TV)

Il giocatore della Diana appoggia una mano in

faccia al mediano, con la palla in gioco; il

giocatore ospite sembra investito da un destro di

Tyson (immagini TV); l’assistente 2 pizzica il

difensore e la Diana Nemi resta in 10, subisce lo

svantaggio. A quel punto…

 

DIANA NEMI-OSTIAMARE 0-2

Diana Nemi: Remiddi 6, Montellanico 6,5, Renelli 6,5, Verdini 3, Zitarosa 6,5, Pitocchi 6, Pace 5, Fabiani 6, Parentela 5,5, Bogdanov 5, Dezi 5,5 (46’ Pagnotta s.v., 52’Cianfanelli 7). A disp. Margani, Pignatiello, De Angelis, Bastianelli. All. Manolo Liberati 6.

Ostiamare: Barrago 6,5, Covi 6 (58’ Passerotti 6), Mazzei 6,5, Samà 6,5, Castelluccio 7 (85’ Croce s.v.), Quadrini 7,5, Aversano 6,5, Consorti 6,5, Martellacci 3, Chialastri 6,5, Toscano 6 (65’ Lezzerini 6,5). A disp. Izzo, Castelletti, Falconi, Di Nardo. All. Massimo Castagnari 7,5.

Arbitro: Sig. Velluti di Ciampino (4,5). Assistenti: Sigg. Anfora di Formia (6,5) e Raganelli di Roma 1 (7). 

Reti: 52’ Toscano (rig.), 81’ Lezzerini.

Note: espulso Verdini per condotta violenta al 49’, Remiddi per condotta gravemente sleale al 71’ (“mani fuori area”). Ammoniti: Castelluccio per proteste, Samà e Pace per gioco falloso. Recuperi: 2’ nel I tempo, 5’ nel II. Giornata fredda con temperatura rigida e cielo nuvoloso. In tribuna il presidente del Comitato Regionale degli Arbitri, Nazzareno Ceccarelli, il presidente della sezione di Ciampino, Tonino Buccini, il direttore sportivo e il direttore generale della Vis Artena, Gianni Fiacchi e Tommaso Maurizi, il vice presidente e il d.s. della Vis Empolitana, Nazario D’Antoni e Maurizio Proietti, il presidente del Roviano, Massimiliano De Angelis, dell’Anziolavinio, Franco Rizzaro, il d.s.del Civitacastellana, Maurizio Manfra.

 

Dal nostro inviato al “Luciano Iorio” di Nemi

L’Ostiamare passa al “Luciano Iorio”, sulla Diana Nemi, con una prova di grande compattezza. E questa è una notizia. La seconda notizia è che l’Ostiamare si è ripresa il quinto posto che solo domenica scorsa era appannaggio del Gia.Da. Maccarese. La seconda è che il signor Velluti di Ciampino non è all’altezza di dirigere partite di un certo livello in Eccellenza.

Partiamo dal 4’ del secondo tempo, quando un ingenuo Verdini ha colpito con una manata Martellacci (che sembra devastato da una combinazione del miglior Tyson…. n.d.r.), bravo a inserirsi in mezzo a due giocatori avversari nell’area di rigore nemorense. Il centrocampista, sbilanciato dalla corsa, va giù, poi i due si dicono qualcosa (?) e c’è il contatto che non sfugge all’assistente numero 2, Raganelli di Roma 1. Questi chiama l’arbitro con il gesto convenzionale e il ciampinese Velluti, già insufficiente nella famosa Tor Tre Teste-Terracina, non convincente in altre gare, decide per il “rosso” e, senza un fischio, ma a gesti (!), per il calcio di rigore. E’ l’episodio che sposta gli equilibri, fa infuriare l’allenatore della Diana Nemi, Manolo Liberati (“se dice un’altra parola lo caccio via”, dopo che il fallace atleta si sarà posizionato dietro le panchine discutendo con quella dell’Ostiamare); e situazione che spedisce sul dischetto, dopo tre minuti di interruzione, Toscano. Che non si fa pregare per realizzare l’1-0. Ma c’è di più. Tre episodi confermeranno che oggi non fosse proprio la giornata idonea a coltivare qualche sogno, per la apprezzata realtà nemorense. La Diana resta quarta, a tre punti dall’Albalonga, a quattro dalla coabitata vetta, rappresentata dall’Anziolavinio e dal Fidene, forti dei loro 46 punti; l’Ostiamare si guadagna il quinto posto, già vissuto di recente, e scavalca Maccarese e Real Pomezia, lasciando al Fiumicino 32 lunghezze.

Andiamo con ordine. Il primo tempo scivola via con sole due situazioni d’attacco e un tentativo impreciso. Il primo è uno dei tre corner che la Diana ottiene nel breve volgere dei minuti d’esordio. La palla, dalla destra, arriva nel mezzo dell’area di rigore, il colpo di testa di Verdini la spedisce alta, di molto, sulla traversa. Molto gioco a centrocampo, la sensazione che l’arbitro si lasci scappare diversi contatti platealmente fallosi nel tentativo, non del tutto puntuale né responsabile, di far giocare all’inglese, che poi diventano parecchi episodi, capaci di far crescere il malumore in campo. Due pestoni li subisce Aversano da Pace, altrettanti li riscuote Toscano sul versante opposto, infine Pace va per le terre con altrettanto rudezza prodotta dal giovane Covi. Al 25’ uno dei più palesi errori di una direzione di gara da “primo pelo”, da inesperto o, se preferite, da elemento salomonico, magari pensando di fare la cosa giusta: una signora palla centrale che Aversano riceve da Martellacci, viene spedita sulla destra per l’accorrente Consorti, che entra in area, salta un avversario con un secco dribbling e va giù. L’unico possibile errore del numero 8 lidense sta nel tentare di rimanere in piedi, il che rende più lenta la caduta. Nei secondi che succedono l’episodio in parecchi, in tribuna, commentavano così: “L’ammonisce” oppure “è rigore!”. Si prosegue senza una decisione vera. Sbagliato.

La prima, vera occasione della partita, arriva al 37’, anche perché l’Ostiamare schiera quattro difensori davanti a Barrago, ossia Covi e Mazzei sui lati, Samà e Quadrini centrali; due mediani, Castelluccio e Consorti, tre mezze punte, Chialastri a sinistra, Aversano a destra, Martellaci centrale, Toscano a far reparto da solo. Questo per dire che l’Ostiamare di oggi responsabilizza troppo il suo centravanti e, salvo un paio di giocate di Aversano nel primo periodo, non costruisce praticamente nulla. Fermo restando che al suo appello manca un clamoroso calcio di rigore sopra descritto. La chance da rete la Diana l’avrebbe su una grande discesa di Dezi, che scappa a Mazzei, mette, quasi giunto sul fondo, una gran palla spedendola sul secondo palo, e Pace ci arriva con ritardo, privo di convinzione, e il prezioso cuoio esce di un niente rispetto al palo destro. Che brividi, oltre a quelli, tanti, per la temperatura rigida. L’ultimo sussulto della prima frazione è una punizione rasoterra originata dal fallo di Samà su Dezi, battuta, rasoterra, da Parentela, e neutralizzata con un pronto tuffo sulla sinistra da Barrago. Al riposo è 0-0.

Come detto l’episodio che cambia la storia di questo incontro, ma non sposta di niente la bontà del campionato nemorense, è l’espulsione di Verdini, al 4’, e la trasformazione del rigore, il primo a non godere della sonorità del fischietto, riteniamo, nella storia del calcio, firmato da Toscano: 1-0 Ostiamare e Diana che avverte la botta, la sente. Ma l’Ostiamare accarezza il raddoppio al 18’ quando un gran lancio di Chialastri cambia fronte servendo Consorti sulla destra, palla in mezzo che Martellacci, da pochi passi, alza, incredibilmente. Da qui arriviamo alla grande occasione della Diana Nemi, al 26’, su un gran calcio d’angolo battuto da Pace per Bogdanov, il cui colpo di testa manda la palla a scheggiare la traversa, e a inarcarsi sul fondo. Dal contrattacco che ne esce un lancio lungo sembra raggiungere l’unica punta di ruolo, Lezzerini, che si muove come consumato atleta mettendo in difficoltà in diverse occasioni le retrovie di casa. Ma in questa circostanza è il rimbalzo del pallone a mettere in difficoltà il portiere Remiddi, più volte prodigatosi da libero zemaniano. Deve prendere la palla con le mani perché lo stava superando con il centravanti dell’Ostiamare impegnato in velocità: rosso inevitabile. Dentro Cianfanelli, fuori Pagnotta, che pure ha mostrato della sana volontà, nei pochi minuti in cui è stato utilizzato. Il numero 12, che sarà titolare domenica per l’espulsione del più esperto collega, si disimpegna bene in due uscite coi piedi e in due parate mostrando qualità e personalità. Sono altri due segnali, la traversa della punta locale, il rovescio con il restare in nove, a quel punto, troppo forti, anche per la Diana Nemi. Che capitola al 36’ quando Montellanico si fa prendere tempo e palla da Lezzerini, bravo, davvero, a scavalcare Cianfanelli con la palla che, lemme lemme, entra in posizione centrale in rete, per il 2-0. Che chiude la partita e la giornataccia nemorense.

Il risultato di oggi pesa sulla coscienza di Verdini, e su questo non ci piove, e su una Diana Nemi che, nel primo tempo, soprattutto, non ha trovato il passaggio di rifinitura giusto a creare e trovare il primo gol; nella ripresa l’episodio della prima espulsione, la traversa di Bogdanov appena prim

L’Ostiamare si riappropria della quinta posizione scavalcando Maccarese (34), Real Pomezia (33) e lascia i 32 punti, quota che rimane del Fiumicino.

Massimiliano Cannalire

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