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LE RADIOINTERVISTE DEGLI 88,100: LE DUE FACCE DI POMEZIA, REAL E STELLA POLARE


articolo del 18/2/2010

LE RADIOINTERVISTE DEGLI 88,100

GIULIANO MONTANARI (REAL POMEZIA)

E FABIO MAZZEO (STELLA POLARE)

 

Partiamo dal Real Pomezia Divino Amore: c’è gente al vostro seguito?

Montanari: “Ce n’è abbastanza anche se giocando di pomeriggio rende il tutto più difficile. Lo sportivo classico segue la serie A anche se abbiamo un discreto pubblico. Io a Pomezia ci ho giocato quindi sono un volto conosciuto”.

La squadra come va? 34 punti ma non riesce a spiccare il volo.

“E’ una squadra strana, ce lo dicevamo anche con degli amici. Non riusciamo ad avere la continuità di risultati, e quando giochiamo con quelle forti ce la mettiamo tutta, ottenendo buoni risultati. Vinciamo ad Albano, pareggiamo al Salaria Sport Village, ma il fattore campo non ci ha aiutato. Abbiamo un record singolare: fuori casa non abbiamo mai perso, e a oggi siamo ancora imbattuti. Quando giocavamo al Divino Amore era difficile per chiunque venire a prendere punti, quest’anno no”.

Sulla questione impianto?

“Speriamo di spostarci, in vista del prossimo anno, a Torvaianica, con un campo tutto per noi, costruire una base. Stanno facendo i lavori, e devono mettere solo il manto erboso. Gli spogliatoi sono nuovi come tutto l’impianto, che è bello. Per quest’anno rimaniamo a Pomezia, poi vediamo l’anno prossimo”.

Domenica siete andati sotto di un gol nel derby con la Stella Polare poi Spaziani vi ha tolto le castagne dal fuoco…

“Nel primo tempo siamo andati bene, pur mangiandoci tre, quattro palle-gol. E quando abbiamo rallentato un po’ abbiamo subito la rete. Poi ci siamo svegliati nell’ultimo quarto d’ora, con diverse ulteriori occasioni, e un punto l’abbiamo preso”.

E’ una squadra bella a metà.

“Sì, perché ha la giusta tensione contro le grandi e invece cala contro le piccole o presunte tali”.

Nello stesso frangente interviene il presidente dei cugini di Pomezia, della Stelal Polare, il comandante Fabio Mazzeo. Scherza sulla “pareggite” e sul brutto rapporto con la zona Cesarini.

“Dodici pareggi e una volta solo all’ultimo, siamo stati noi, a segnare, con il Fidene: per il resto ci hanno sempre raggiunto negli ultimi minuti. Anche domenica scorsa, a trenta secondi dalla fine, con un gol di testa segnato da Spaziani. Il risultato è giustissimo. A noi manca l’esperienza mentre il Real Pomezia è una bella squadra, una grande squadra”.

Cosa invidia, presidente Mazzeo, al Real Pomezia? Quali giocatori prenderebbe, se potesse?

“Spaziani, ovviamente, la punta, e Petroccia, perché è di un altro livello”.

La stessa domanda viene rivolta a Giuliano Montanari.

“Io non li conosco neanche, i giocatori, ma hanno un bel complesso, agonisticamente valido. Sono una bella squadretta”.

Mazzeo torna sul derby e sulla bravura e il senso della posizione del portiere Roberti.

“E’ stato bravo sulle occasioni loro. Domenica non è stato così impegnato perché due volte hanno preso lo specchio della porta, una volta hanno segnato, su una è stato bravo, davvero”.

Mazzeo parla della sua creatura, la squadra della Guardia Costiera: “Abbiamo una squadra che nella maggior parte vive il primo anno di eccellenza, ed è normale che paghiamo lo scotto del noviziato. Abbiamo perso per infortunio D’Alessio, un elemento fondamentale in quanto centrale di difesa, e non ci sarà fino alla fine della stagione. Nel derby non abbiamo da rimproverarci nulla. Pasquale Camillo si ripete al martedì quando parla con la squadra, perché anche a Bagnoregio era successa la stessa cosa. Buona prestazione non suffragata dal successo perché una volta in vantaggio con il Real Pomezia siamo stati ripresi. Manca il carattere, la furbizia, nei minuti finali di una partita. Il mister più che consigliare i giocatori, incitarli, non può. Lui sta fuori, dal rettangolo. Il rischio è che entri in un tunnel che non ti scrolli più di dosso, perché non esci da quella situazione di classifica: e bastava vincere, domenica scorsa.

Domenica andata al “Massimo Bruschini”, in casa di una delle due prime…

“Sarà una partita difficilissima, andiamo in casa dell’Anziolavinio per fare bella figura. All’andata, uguale, vincevamo, e siamo stati ripresi nel finale”.

Essendo dei militari non ci tocca, il problema sollevato nel girone B, sai che per essere militare italiano devi essere cittadino italiano. Quando accade in mare gli stranieri li portiamo ai centri di accoglienza. Il problema più grosso è dalle parti di Lampedusa, non dalle parti di Roma”.

Conclude con un auspicio, che testimonia tutta la volontà targata Stella Polare.

“Ce la metteremo tutta, per salvarci”.

Massimiliano Cannalire

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