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LE RADIOINTERVISTE DEGLI 88,100: LO ZAGAROLO E' SERENO, FORMIA ATTACCA


articolo del 18/2/2010

LE RADIOINTERVISTE DEGLI 88,100: GIANNI PAGLIA (ZAGAROLO) E ANTONIO FRAGASSO (FORMIA)

Gianni Paglia, presidente dello Zagarolo, commenta la vittoria della sua squadra ottenuta al “Nicola Perrone”, nell’ultima giornata: “Credo che si tratta di una vittoria forse anche decisiva, la vittoria dello Zagarolo. Abbiamo vinto a Sora, Terracina, sul campo dell’Empolitana. Vincere al Perrone, campo inviolato, ci ha dato una spinta per provare a conquistare l’intera stagione.

Lo Zagarolo sa soffrire, prima di tirare fuori la zampata vincente.

“Penso che sia importante per chiunque giocare e vincere a Formia, ma è impossibile non soffrire, di fronte a chi sa imporre il gioco, come fanno loro in casa. Quest’anno, se vuoi anche per la buona sorte, subiamo poche reti, ed è un dato rilevante”.

Paglia: “E’ uno stadio grande, un grosso pubblico. E’ stata una grande soddisfazione, uscire tra gli applausi del pubblico di casa. Gli spettatori locali hanno apprezzato la tenacia, la forza della prima della classe”:

State lavorando bene anche per il settore giovanile.

“Stiamo finalmente riuscendo a imporre i suoi giovani all’attenzione dei club professionistici. Abbiamo ricevuto parecchie richieste di osservare da vicino i nostri giovani, e questa cosa ci riempie d’orgoglio. Ci sono ragazzi come Christian Ancona, un ’91, che abita qui, a due passi dal campo. Già si era messo in evidenza la passata stagione, ed è un elemento di grosse prospettive. Che si sta confermando anche quest’anno”.

Il Formia ha sollevato il problema degli stranieri.

“Per quanto riguarda gli stranieri credo che, in un campionato come quello d’eccellenza, non c’è una conoscenza profonda, di questi ragazzi. Credo che sia meglio prendere quelli già affermati, e negli anni passati ne ho avuto qualcuno di quelli bravi. Vedi Wilson Cruz, che oggi è in C1 con la Cavese di Cava dei Tirreni. Quest’anno ho invertito questa teoria come Fabiano, che è al terzo anno, a Zagarolo. E’ nato in Brasile ma è cittadino a tutti gli effetti. Amassoka è conosciuto dai più, ed è l’unico straniero. Per quanto riguarda l’esposto del Formia mi trova pienamente d’accordo. La federazione farà bene a valutare queste eventuali problematiche su un tema così delicato”.

 

 

ANTONIO FRAGASSO (FORMIA CALCIO): “LO SCORSO ANNO PER UN TRANSFER PAGAMMO CON TRE PUNTI POI RIVELATISI DECISIVI. CONTESTARE ZANGRILLO E’ DA IMBECILLI!”

La situazione attuale del club formiano.

“Zangrillo ha lasciato purtroppo il timone della società. Non chiamiamoli tifosi, quelli che hanno indirizzato il loro risentimento al presidente, perché è un piccolo gruppo, rispetto alla moltitudine. Per carità, sono amareggiati e li capisco. Ma non dimentichiamo l’onere che si è sobbarcato Zangrillo in questi tre anni. Contestare Zangrillo è da imbecilli. Aldo è convinto delle sue dimissioni. Non ce la fa più a rientrare. Era la stessa cosa se avessimo avuto il primo posto in classifica. Non posso forzare più di tanto la mano con lui. Mancano undici partite alla fine del campionato ma se è convinto il presidente delle sue decisioni vanno rispettate”.

Sulla sconfitta con la capolista il popolare direttore sportivo dice:

“Lo Zagarolo si è dimostrato una squadra compatta, ben messa in tutti i suoi reparti. Con due punte come Amassoka e Reali che costituiscono una coppia d’attacco che è di assoluta qualità. Anche in difesa avevano una grande sicurezza, poi Napoleoni ha rafforzato questa mia convinzione, negli ultimi 20’-25 minuti”.

Fragasso conferma la teoria del Formia sul sasso lanciato nello stagno: “Le norme sono ben chiare. Abbiamo dei dubbi sui tesseramenti di Molinari per la Cavese e Amassoka per lo Zagarolo, che risultava tesserato prima a Ibiza poi con la Cavese. Ho prodotto questa istanza non solo per questi due giocatori ma voglio che si apra un’inchiesta, che venga fatta piazza pulita per verificare se hanno ottenuto il transfert dalla federazione. Io lo scorso anno ho perso il campionato per una vicenda con il Colleferro. Mi dispiace se capita a una squadra che ha dimostrato di meritare sul campo il campionato. Ho sollevato questa cosa in ambito federale, perché non sta bene, né alla mia società, che uno dichiari di non aver giocato in campionati stranieri in quanto Amassoka è passato prima ad Ibiza. Lo scorso anno per un transfert abbiamo perso tre punti perché la giustizia sportiva ce li ha tolti dandoci torto”.

Domenica quanta nostalgia nella partita che vi vede opposti al Sora…

“Ci fa ricordare tempi gioiosi, Sora-Formia, compresi i tempi del toro di Sora. Auguriamo al Sora che viva palcoscenici più importanti, come li meriterebbe il Formia come piazza. Che abbia un futuro migliore, la squadra di una città come Sora”.

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