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Giovanissimi: il commento della XXII giornata


articolo del 10/3/2010

IL GRADINO PIU’ ALTO – L’Urbetevere si è ripreso quel posto che le competeva fino al 24 gennaio scorso, quando i reatini Martinelli e Chieie violarono il campo di via della Pisana e permisero alla Nuova Tor Tre Teste di compiere il sorpasso. Chi la fa, se l’aspetti. Stavolta e’ stata l’Ottavia la dispettosa di turno a mettere i bastoni fra le ruote, con il gol a freddo di Marchionne ed una prestazione eccellente specie nella prima frazione. L’opera però non è stata completa visto che Bertoldi con il suo 15° sigillo personale ha rimesso parzialmente in carreggiata i rossoblu di via Candiani. In ogni caso si tratta dei primi punti persi nella gestione Di Nunno. Sappiamo benissimo quanto conti arrivare primo rispetto al passato. I gialloblu di Iceti continuano ad essere la squadra più in forma del girone A. Non era facile andare a casa della Vis Aurelia, reduce dal successo sull’Olimpia che le aveva riaperto i giochi salvezza, ed imporre uno 0-3 costruito in larga parte nei primi dieci minuti di gioco, come a dire: io sono la più forte. Un punto divide le due contendenti, con il Savio a – 6 dalla vetta che si è risvegliato dal letargo abbattendo di forza e rabbia il Consorzio Roma Team Sport. Benvenuti i primi gol personali di Abbondanza e di Bozzitelli, che portano a quota 16 il numero degli elementi biancazzurri andati in gol, record condiviso con la Nuova Tor Tre Teste. Il gradino più alto è quello ambito e desiderato, e per questo è anche il più pericolante. Lo sa bene il Tor di Quinto di Paolo Testa che, udite udite, non ha vinto nell’ultimo turno di campionato. Secondo pari stagionale ottenuto sul campo dei cugini del Futbolclub, che hanno fatto di tutto per non ripetere il ko dell’andata. Il primato solitario dei rossoblu (59 a 58 sulla Vigor Perconti) è dipeso dal turno di riposo forzato che hanno osservato i blaugrana. Che in effetti non hanno riposato, visto che sono approdati nell’abruzzese Città Sant’Angelo per il prestigioso torneo Nike e giocato tre gare in due giorni con tempi ridotti di gioco. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, non si possono che fare i complimenti ai ragazzi di Francesco Bellinati, che hanno sfiorato la finalissima, vinta poi da quel Toro che li ha battuti di misura, dopo aver pareggiato con l’Inter e vinto contro il Siena con il bomber Risa. Il ritorno d’immagine per la società di Maurizio Perconti sarà netto dopo questa vetrina nazionale. Ora sarà difficile un altro ritorno, quello alla realtà del torneo d’elite e a quella vetta da difendere. Oggi pomeriggio alle 15 l’occasione per spiccare il volo in casa contro la Libertas Centocelle, mettendo dentro quella rabbia per il sogno abruzzese infranto sul più bello.
BEFFA FINALE – Senza dubbio la gara finisce quando l’arbitro fischia. Che banalità, direte voi, ma provatelo a dire alla Spes Artiglio di Pierangeli, che al 40’ di gioco della ripresa (notate bene, è il quinto minuto di recupero) conduceva per 2-1 nell’importantissima sfida contro il Delle Vittorie grazie ai gol di Contino e del subentrato Mantelli. Il gol beffa di Galati in collaborazione con Bucci e con tutta la disattenta difesa di casa ha fermato una striscia consecutiva di 9 vittorie negando l’allungo ad una formazione che nel 2010 aveva solo vinto. Forse quel calcio di punizione non doveva essere battuto, perché l’arbitro aveva assegnato 4 minuti extra-time elevando poi a 6 e mezzo per interruzioni varie. Il bello ed il brutto del calcio, dipende da dove la si vuol vedere. Sta di fatto che la lotta al terzo posto nel girone B non ha subito variazioni, visto anche il già citato pari del Futbolclub, bravo a rimanere in scia. Gli impegni di domenica prossima potrebbero determinare un aggancio dei bluorange di Cardone, anche se non è detto. La trasferta in casa della Vigor Cisterna è di certo più agevole sulla carta rispetto a quella che aspetta i ’95 di via Boemondo, attesi da quel Tor di Quinto che in casa finora ha solo vinto. I pontini, però, sono in corsa per un posto al sole, soprattutto dopo il colpaccio esterno a Colleferro che, complice lo scivolone del Fondi in casa contro il Roccasecca, ha portato i biancorossi di Salvini fuori dalla zona playout. Vedremo come andrà, in intrepida attesa del 21 marzo, giorno della supersfida diretta fra Futbolclub e Spes Artiglio a via del Baiardo.
SALVEZZA PROMESSA – Dicevamo del successo della Vigor Cisterna nel girone B, che con il primo gol di Palmese e l’ottavo di Nardi hanno portato via quei tre punti dal “Di Giulio di Colleferro necessari a superare un Fondi che definire in caduta libera è dire poco. Negli ultimi 6 turni, la squadra di Paparello ha inanellato un pari e cinque ko, l’ultimo dei quali in casa contro un redivivo Roccasecca, che con il 3-0 firmato da Chiarlitti, Pagliaro e Colamatteo ora vede la salvezza (rappresentata proprio dalla Vigor Cisterna) appena a 6 punti di distanza. Nel primo girone, invece, le posizioni sono rimaste inalterate, viste le sconfitte della Vis Aurelia e dell’Anziolavinio, che non è riuscita a proseguire la striscia positiva contro una Viterbese che, vuoi o non vuoi, c’è sempre, e che domenica ospita il Savio per l’ultima speranza in chiave playoff. I biancazzurri di Ferullo, così come gli avversari, hanno dovuto aspettare oltre un’ora per potersi confrontare sul campo, a causa della seconda debacle arbitrale consecutiva al “Borghese”. Contro la Lupa Frascati la gara era stata rinviata e poi vinta, questa volta si è giocato in netto ritardo, e per i padroni di casa il calo di concentrazione è stato fatale, come ha spiegato Ferullo stesso. Abbiamo menzionato la Lupa Frascati, che ora è divenuta l’obiettivo primario delle inseguitrici, visto che con i suoi 26 punti dista appena 4 lunghezze dalla Vis Aurelia di Ruggero. La vittoria manca da 7 gare giocate, e domenica si è perso contro una squadra sulla carta assai inferiore. Il gol di Bucciarelli a freddo ha illuso mister Rivetta, che poi si è visto rimontare dal San Paolo Ostiense con Conti e Mariani. L’impressione è che i giallorossi possano ora farsi prendere dall’ansia di dover lottare duramente per una salvezza che sembrava a portata di mano almeno fino ad un mese e mezzo fa.
BENVENUTA VITTORIA – Concludiamo celebrando una vittoria che avrà avuto un sapore particolare. Il Palestrina di mister Mammetti era l’unica squadra di tutta l’elite a non aver mai conosciuto il gusto di battere degli avversari. Contro la Juventute Terracina, dopo 20 gare di astinenza, è arrivato finalmente il momento.    grazie alla doppietta di Papatonno, gli arancio verdi schiodano lo “0” dal tabellino delle vittorie e magari possono guardare alla fase playout con una fiducia rinnovata, visto che poi le prestazioni degli ultimi tempi non erano state da buttare via sul piano del gioco e della volontà. Domenica c’è la trasferta contro il Delle Vittorie, impegno proibitivo, ma stai a vedere…

Federico Ghera
(federico.ghera@alice.it)

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