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ECC./B: IL PUNTO SUL GIRONE CENTROSUD


articolo del 25/3/2010

Lo Zagarolo torna a 5 punti. La Cavese rallenta a Monte San Giovanni Campano

Lo Zagarolo guadagna due punti sui tre in palio battendo il Sora per 4-2 in un’altalena di emozioni, non radiofoniche, stavolta, perché, si sa, durante la settimana, si utilizzano i telefonini, al limite il nostro e vostro sito, gentili utenti e appassionati. Nel primo tempo erano già arrivate le notizie da Monte San Giovanni Campano, della rete segnata dalla squadra di Mirco Carlini, Corsetti (21’). La squadra ospite sbanda quando Rosato (23’) manda la palla a incocciare sulla traversa con un’apprezzabile mezza girata successiva a una rimessa laterale. Due le grandi occasioni della formazione della provincia di Roma, con Perna in grande evidenza nel fermarle. Quando arriva all’Elio Mastrangeli, stadio zagarolese, la notizia del pareggio della Cavese, Molinari in rete al 35’ della ripresa, la speranza dei tifosi della prima della classe sembravano farsi benedire perché si conosce la forza d’urto della squadra di Ferazzoli, e la forte volontà fino al fischio finale. Questa volta, però, le individualità di gran livello a disposizione del tecnico romano non riescono superare la compattezza della difesa e del centrocampo della squadra ciociara. Nei minuti di recupero le due espulsioni comminate al La Lucca non modificano il risultato: 1-1 e capolista che passa da tre a cinque punti.

Lo Zagarolo delle chiacchiere, tante, troppe, presunte, anzi i fatti dimostrano non veritiere, è talmente in crisi che Amassoka segna tre reti e una la mette in porta Giannetti, a dimostrazione della compattezza, dell’unità d’intenti, del clima che Pio e Gianni Paglia hanno saputo creare, pur dopo le diverse cavalcate fatte in tutti questi anni: la loro creatura societaria, lontana dalla luce dei riflettori, è stata rilevata ai tempi della seconda categoria e quest’anno si va a giocare chance di salire in interregionale. Cose difficili da pensare, solo l’estate scorsa, prima di conoscere il mosaico costruito attorno ai ragiomenti, di gestione e di tipo tattico, del giovane tecnico Daniele Scarfini. La prova contro il Sora è una di quelle partite che fa spellare le mani al pubblico presente, e così è stato, alla fine del 4-2 ottenuto, se volete anche per “la notizia”, proprio quella, giunta dalle lontane terre di Ciociaria.

Nella lotta per il terzo posto è apprezzabile la grinta del Palestrina, che passa a Villanova per due reti a una non senza polemiche da parte della squadra tiburtina. Al di là dei singoli episodi va detto che la squadra di Francesco Punzi inanella la sesta vittoria consecutiva, se eccepiamo il 2-2 peraltro ingeneroso, patito in casa dalla Cavese. Si tratta del settimo risultato utile consecutivo, il che le permette di andare a un punto dalla Lupa Frascati, battuto al “Nicola Perrone” da un grande Formia. La squadra di Enzo Potenza va in rete subito con Marzano (6’), raddoppia con Fernandez nella ripresa e Marcucci, al decimo gol in campionato, chiude la partita. Dopodiché escono fuori tre occasioni per la Lupa, che oggi, in verità, non è proprio piaciuta al suo allenatore. “E’ difficile trovare motivazioni, in questo momento dell’anno, quando le altre sono a oltre dieci punti da te”.

Completando il ragionamento sul successo arancio-verde lo “score” racconta della rete di Taribello, al 34’, su cui il Villanova ha protestato a lungo, e solo le immagini di Max Arrichiello, domenica prossima, ci potranno svelare chi abbia ragione e chi no. Fatto è che al 6’ del secondo tempo Simeoli segna il raddoppio e al 24’ viene annullato un gol a Toma, giocatore tiburtino, per un fallo di fallo altrettanto discusso. La rete della bandiera la segna Balsamo al 34’, per un calcio di rigore maturato da un’azione fallosa operata ai danni dello stesso giocatore locale. Il Palestrina ha vinto 2-1 e i numeri dell’ultimo mese e mezzo di campionato consegnano elogi alla realtà prenestina.

Anche la Vis Empolitana di questi tempi non scherza: memore della rivalità sortita dallo 0-3 subito all’andata, nel bel mezzo della burrasca per i verdeblu tiburtini, i giocatori di Mauro Pernarella non hanno fatto sconti al malcapitato Tor Lupara, superato dai gol di German Juarez, ben cinque, e dalle reti segnate Quaresima e dal giovane De Gasperis. Finisce 7-2, un risultato da Bundesliga di qualche anno fa, di altri tempi, come si usa dire in queste circostanze. Questo permette, all’Empolitana, come al Formia, di seguire la scia del Palestrina, e di sistemarsi a due lunghezze dal terzo posto, per un finale che renda meno grigio il campionato di queste tre, quattro squadre. E’ più negativo, invece, per la Vis Artena, sconfitta 4-2 allo “Ielasi” di Roma di fronte a una Nuova Tor Tre Teste che sembra accompagnata dallo spirito dei periodi migliori, e ora la squadra di Greco, a scanso di punti interrogativi, si sistema a 41 punti, uno appena in meno della squadra oggi superata. Il Roviano, fortemenente rimaneggiato, in pratica in campo con la juniores, riesce a rimettere a posto il golletto segnato da Volante su calcio di rigore al 15’ appena prima di andare negli spogliatoi per la prima volta, e a pareggiare è il giocatore del 1991 De Santis, proveniente da quella squadra juniores che tanto era partita bene in campionato, a lungo imbattuta. E oggi i 40 punti del Roviano tengono a debita distanza le duellanti della zona play-out. Il confronto diretto, a proposito di chi vuole venir via dalla suddetta area della classifica, sorride al Ceccano, che batte 2-0 il Torrenova – reti di Orsinetti e Sannino - lasciando a 33 mentre i giocatori del presidente Lucchetti sono stasera a 36, come il Tor Lupara, con il Sora che rimane a quota 32. Sotto si muove il La Lucca, con il punto ottenuto contro l’attrezzatissima Cavese, e adesso il club di Roberto Gneo ha 30 punti, avvicinati dal Terracina, che ha battuto di misura il Ciampino, grazie alla rete di Sacchetti segnata a una manciata di minuti dalla fine: i tigrotti sono a 28 punti, e hanno ripreso il Villanova, avendo anche guadagnato due punti sul Colleferro, penultimo a 25. E se la squadra di Enrico Baiocco continua così lo spettro della retrocessione sostituisce l’utopia legata agli spareggi.

Nelle prossime ore verranno pubblicati pezzi sulle singole partite.

Andrea Formiconi

(hanno collaborato Maurizio Rossi,

Paolo Russo, Max Arrichiello,

Giorgio Zanirato)

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