stampa | chiudi

PROMO/C: SAN CESAREO-SEGNI 0-0


articolo del 28/3/2010

San Cesareo, un passo falso che fa male

Brutta gara dei rossoblu che non sfruttano la superiorità numerica sul Segni, che inchioda

sullo 0-0 la capolista, ora affiancata dal Marino

 

SAN CESAREO-SEGNI 0-0

 

San Cesareo: Fortunati 6.5, Nilson 6, Schiaffini 5, Rocchi 6, Cavallaro 6, Gabbi 5.5 (1’st Laurentini 6), Brasiello 6 (33’st Pasqualini sv), N’Diaye 5 (25’st Cerrone sv), Tajarol 5.5, Sanetti 5, Hrustic 5.5  A disp: Monir, Persia, Prati, Tersigni. All. Sig. Berti.

Segni: Gavillucci 6.5, Di Meo 5, Gagliarducci 6, Faiola 6, Carbonari 6.5, De Porzi 6.5, Ferraro 5, De Angelis 7 (39’st D’Elia sv), Biasotti 6.5, Matorro 6 (25’st Latini sv), Binaco 6.5 (35’st Carenzi sv)  A disp: Salvitti, Mancini, Matrigiani, Barni. All. Sig.: Conti

Arbitro: sig. Ceccaglioni di Rieti, voto 7.

Note: Al 20’st espulso per somma di ammonizioni Di Meo (S) e al 46’st Ferraro (S) per scorrettezze. Ammoniti: Brasiello, Rocchi (SC); De Porzi, Gagliarducci, Biasotti (S). Corner: 3-3. Recuperi: 1’pt, 5’st.

 

L’ultima domenica di campionato prima di Pasqua regala una brutta sorpresa al San Cesareo, che impatta zero a zero contro un sorprendente Segni, che nonostante finisca la gara in 9 trova un risultato importante dopo 5 successi di fila. Al Comunale “Roberto Pera” sembrava tutto pronto per una nuova vittoria casalinga dei ragazzi di Berti: il pari di lariano che gridava vendetta, una bellissima giornata di sole di primavera, di contro una squadra sì in forma ma che al campionato non deve chiedere più nulla. E invece i rossoblu hanno sfoderato collettivamente una delle prestazioni più brutte della loro stagione, riuscendo ad impensierire seriamente il portiere Gavillucci solamente una volta, nella ripresa. Troppo poco per una squadra che ora, a cinque giornate dalla fine, ha subito pure il pericoloso aggancio dei rivali del Città di Marino. Non può essere un Laurentini a mezzo servizio l’unica scusante per una giornata in cui tutte le individualità hanno deluso. E a dirla tutta, nella prima frazione, i biancocelesti di Conti hanno anche recriminato per delle occasioni che li avrebbero potuti mandare in vantaggio al momentaneo riposo. Al 20’, infatti, una sponda di testa all’indietro di Biasotti favoriva l’inserimento di Matorro che al volo di destro colpiva bene, ma Fortunati rispondeva da campione. Poco dopo il n.1 di casa bloccava un buon tiro di De Angelis dal limite dell’area. Al 25’ nuova occasione per il Segni, che sugli sviluppi di un corner trovavano con Ferraro una pericolosa conclusione sul primo palo che Fortunati deviava a lato. Al 41’ finalmente il primo sussulto dei padroni di casa, con Sanetti che provava un destro su punizione defilata con la palla tesa che però non scendeva a dovere. Nella ripresa Berti inseriva il regista nonché grande battitore Laurentini al posto di Gabbi, nella speranza che dai suoi piedi arrivassero dei pericoli alla porta avversaria. Era parzialmente così, visto che le uniche occasioni giungevano proprio dai calci piazzati. Al 18’ Laurentini su punizione dai 25 metri tirava con forza e precisione sopra la barriera ma Gavillucci toglieva la palla dallo specchio della porta con un tuffo plastico. Poco dopo il terzino ospite Di Meo rimediava il secondo giallo, raggiungendo anticipatamente gli spogliatoi. Proprio in quel frangente il San Cesareo dava l’impressione di poter sbloccare la gara, poiché il forcing all’area biancoceleste aumentava d’intensità. Al minuto 23 prima Tajarol veniva contratto sul suo tiro da un difensore, quindi Sanetti entrava bene in area ma poi, non si sa perché, non concludeva da buona posizione facendosi rubare la sfera dall’attento Carbonari. Pian piano, però, la verve dei rossoblu scadeva, nonostante Berti inserisse praticamente tutti gli attaccanti a disposizione: Cerroni per N’Diaye e Pasqualini per Brasiello. La contromossa di mister Conti per sopperire al “buco” sulla fascia destra stava nell’ingresso di Latini al posto di Matorro. I padroni di casa, spinti più dal cuore che dalla testa, non riuscivano più a creare nulla di concreto, mentre il Segni, che perdeva ingenuamente anche Ferraro per proteste (rosso diretto), controllava le operazioni senza affanni fino all’ultimo dei cinque minuti di recupero. Un punto prezioso per gli ospiti, che hanno respinto così l’assalto a quota 40 della Superiride La Rustica, dell’Almas e dei canarini Rocca di Papa.

Federico Ghera

stampa | chiudi