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ECC./B: ZAGAROLO IERI, OGGI, DOMANI - GIANNI PAGLIA SUGLI 88,100 DI NUOVA SPAZIO RADIO


articolo del 4/5/2010

ZAGAROLO IERI,

OGGI E DOMANI


Max Cannalire: Avete finito i festeggiamenti e smesso il sapore del vino e quello champagne? Vabbé che da quelle parti avete del buon vino rosso...

Gianni Paglia: “Abbiamo appena cominciato. Abbiamo degustato vino, bianco, rosso, champagne. Abbiamo messo il lavoro da parte, nella giornata di domenica, perchè non capita tutti i giorni di vincere il campionato d'Eccellenza. Abbiamo festeggiato con gli amici di sempre, con cui abbiamo vissuto tanti giorni e tante serate”.

Paolo Russo domanda, collegato in diretta: “Premessi i complimenti che vanno ribaditi alla famiglia Paglia, per questo e per gli altri campionati, si può dire che la marcia in più ve l'abbia data la campagna di dicembre?”

Paglia la pensa così: “A dicembre eravamo primi in classifica, stavamo bene, ma era la prima volta in tre anni nel più importante torneo della nostra regione. Qualcosa di diverso dal solito, no? Abbiamo organizzato un direttivo per prendere delle decisioni, e le richieste per i nostri giocatori erano tante. Dal Messina chiedevano Amassoka, Fabiano Ferri De Oliveira lo volevano da altre parti, Reali è un centrattacco che fa gola a parecchie altre realtà. Abbiamo deciso, invece, di restare uniti, e provare di andare fino in fondo, tutti insieme”.

Russo: “Giannetti ha un record speciale: entrare dalla panchina e segnare otto gol di cui ben sette decisivi...”

Paglia: “E' considerato, era considerato un giocatore di seconda fascia, ed è venuto da noi sapendo di avere davanti atleti del livello di Lollo Amassoka e Leandro Reali. Si è messo a lavorare con grande spirito di sacrificio, sapendo che sarebbe stato utile, ed è andata bene sia per noi che per lui”.

Max Cannalire: Avete messo dentro il campo e gestito giocatori che, presi uno per uno, hanno dato garanzia individuale di qualità. Campana, Stillo, De Paolis... Tutta gente umile, decisa...

Paglia: “Abbiamo vinto questo campionato con la panchina come arma in più. Sulla rosa lunga abbiamo costruito la nostra fortuna”.

Max Cannalire: Da altre parti può prevalere l'invidia insita nei paesi in una sorta di campanilismo assoluto. A Zagarolo sono tante le generazioni che si identificano nel vostro giocattolo calcistico.

Gianni Paglia è diretto: “Zagarolo ci tiene molto alla propria squadra di calcio; ultimamente, forse, succede tutto ciò con l'aiuto dei risultati. Il calcio è importante, è vissuto, ed era così anche nelle categorie meno note”.

Max Cannalire: Anche nell'ottica delle giovanili dovrete ragionare e pensare con un altro “linguaggio”.

Gianni Paglia: “Assolutamente sì, non sarà un compito facile ma la base ha già dirigenti validi e volenterosi, mentre il campionato della prima squadra non lo conosciamo e dovremo fare molta attenzione”.

Russo: Noi giornalisti abbiamo il dovere di porre la “solita” domanda: riparte da Scarfini?

Gianni Paglia: “Lo spero per lui e me lo auguro, per me ma anche per lo Zagarolo, perché è competente. Ma in questo momento non voglio rispondere con fretta. Faremo i programmi, una volta che ci sediamo intorno a un tavolino, perché con quelli si va lontano”.

C.L.


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