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PROMO/A: LA CORNETO TORNA IN ECCELLENZA - IL PENSIERO DI CIRO GRANATO


articolo del 4/5/2010

 

Quella grande passione priva di grida, non di sacrifici e di grande compatteza: parliamo dell'impresa della

CORNETO TARQUINIA


Riviviamo gli ultimi giorni del trionfo di un'inaspettata protagonista


Alla vigilia della partita con il Tor di Quinto, che ne ha certificato il ritorno in Eccellenza, Ciro Granato, simbolo della società di Rinaldo Sartori, aveva detto, a mezzo radiofonico... “Max è stato un buon profeta, tanto perchè non capisce di calcio”; questo pensiero verrà ribadito domenica, immediatamente dopo il fischio finale, sempre in diretta radiofonica. E' stata la ciliegina sulla torta, battere un'avversaria del valore dei giovani del Tor di Quinto, in un girone di ritorno straordinario. Questa avversaria non va sottovalutata perché con questa mentalità non c'è stata una partita in cui abbiamo sofferto. Sarebbe il massimo staccare il visto in un'altra citta' culla della civilta' etrusca, Cerveteri, ma se succede dinnanzi al nostro pubblico tanto meglio”.

Poi ha parlato dei giocatori che ha guidato per mano: “Per dirvi del gruppo siamo a prenderci un aperitivo e questa sera andiamo a cena. Tra i singoli Spirito è il grande realizzatore e ha fatto anche il terzino, quando è servito; eppure veniva da due stagioni negative. Le cifre parlano anche di altre curiosità: 10 reti le ha fatte Bisozzi (11 con quella decisiva contro il Tor di Quinto, n.d.r.), 10 le ha segnate Giorgi”.

Sul piano tattico dice: “E' vero che giochiamo sbilanciati, ma se pensate che l'ultimo zero a zero è stata alla diciasettesima di andata, in casa nostra, con il Cerveteri. Poi abbiamo dato seguito a un rendimento incredibile per costanza e reti segnate”.


Dopo la vittoria coi blasonati romani, dirà...

E' stata una vittoria di un gruppo forte e determinato, di un grande gruppo. Voglio godermi questa vittoria, che ti logora. Ma a me piace essere logorato così. A Cerveteri sarà soltanto una scampagnata. Il valore aggiunto lo dò al gruppo. E' stato cosi' a Natale, e a gennraio quando le cose non giravano sempre per il verso giusto, e anche oggi. Il mio compito? Il mister deve essere bravo a farli divertire, questi giocatori, e io credo di esserci riuscito. Divertendomi nello svolgere questa passione. Meglio di così...”. I giocatori, nel bel mezzo, gridano ai quattro venti: “Siamo grandi”. Sì, quest'anno la Corneto Tarquinia è stata grande, forte, decisa, bravissima. Diremmo quasi...Eccellente!

(interviste raccolte da Antonio Matrone, Andrea Formiconi e Mario Di Stasio)

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