ECC./A: FIDENE-ANZIOLAVINIO 3-0
articolo del 9/5/2010
FIDENE-ANZIOLAVINIO 3-0 APPUNTAMENTO A RIETI! Fidene: Lauri 6, Esposito 7, De Gol 7, De Vizzi 7, Serino 8, Pollini 8, Di Pietro 7 (72' Dominici 6), Cangini 7, Bez 7 (88' Ciotti s.v.), Manganelli 9, Polverino 6 (56' Tolomeo 6,5). A disp. Marino, Iannei, Mancini, Marvelli. All. Marco Lo Pinto 7,5. Anziolavinio: Rizzaro 7, Sacchetti 5 (42' Casaldi 5,5), Giordano 6, Fioravanti 6, Piccheri 5, Lupi 5, Gamboni 5, Guida 5,5, Antonelli 5 (75' Malinconico s.v.), Panella 5, Giuffrida 6-. A disp. Papagna, Guidi, Morini, Dell'Aguzzo, D'Antonio. All. Paolo D'Este 5,5. Arbitro: Sig. Vesprini della sezione A.I.A. di Macerata 9 (Assistenti: Sigg. Petrella, 8, e Sacconi, 8,5, entrambi di Albano Laziale). Reti: 18' e 36' Manganelli, 87' Tolomeo. Note: espulso Panella al 71' per somma di ammonizioni. Ammoniti Manganelli, Polverino, Panella, Antonelli, Casaldi, Piccheri, Lauri. Un sontuoso Fidene sorprende l'Anziolavinio e spalanca il casello che porta alla trentacinquesima giornata: il 3-0 imposto alla formazione tirrenica è frutto di una prestazione corale maiuscola, priva di spazi concessi all'avversaria di una gara e di un anno intero. Il folto pubblico presente al Salaria Sport Village ha denotato di sicuro la differente condizione atletica, con la squadra di Marco Lo Pinto che correva ancora, al 90', e quella ospite che aveva finito la benzina, la lucidità, le idee. Francamente ci saremmo attesi un Anziolavinio più compatto, di fronte all'appuntamento più importante della stagione: il centrocampo si è disunito troppo presto, la difesa ha sofferto le incursioni rapide di Manganelli e compagni, l'attacco è stato evanescente, con al massimo tre soluzioni offensive provate verso la porta di Lauri. La gara si avvicina al 40' con le ammonizioni fin qui comminate per i seguenti motivi: al 18' Manganelli per essersi tolto la maglia dopo il gol dell'1-0. Subito dopo un ingenuo Polverino che va a disturbare in modo sciocco una rimessa laterale all'altezza dell'area avversaria (!). Quindi per gioco falloso è stato sanzionato Panella, e per una rudezza a palla uscita fuori Antonelli, evitabile come quella di Polverino, da parte dei giocatori. Tra i quali De Vizzi sembra tra i più nervosi. Di Pietro, dopo il raddoppio, dal vertice destro dell'area di rigore cerca la sorte con un gran tiro che va fuori di pochi centimetri rispetto al montante più lontano. Da rilevare l'infortunio al 42' che estromette Sacchetti dalla partita di cui prende il posto Casaldi con Paolo D'Este che inverte gli esterni di difesa. Il secondo tempo - Al 4' calcio d'angolo di Manganelli dalla destra, col piede sinistro, sponda di De Vizzi nel bel mezzo dei sedici metri anziati, e, nell'area piccola, Serino incredibilmente, a mezzo metro dalla linea bianca, manda la palla altissima. All'8' Manganelli ci prova ancora dalla corsia di destra ed è bravo Rizzaro a portarsi repentinamente da un palo all'altro con le mani proteste a respingere la conclusione; palla in angolo. All'11' Manganelli costringe al balzo Rizzaro, che si salva con l'aiuto del palo sistemato alla sua sinistra, per un ulteriore brivido prodotto dal Fidene a spese di quella che, nel frattempo, è diventata la coinquilina (almeno fino allo spareggio di domenica prossima, che si gioca a Rieti, n.d.r.) in vetta. Poco dopo il 14' arriva una delle rare tracce dell'Anziolavinio, con un bel cross di Gamboni che raggiunge a centro area Antonelli, il cui colpo di testa manda la palla di appena mezzo metro rispetto al montante orizzontale. Al 17' si torna dall'altra parte, con Bez (17') servito da Manganelli, che è bravo a girare la palla ma è altrettanto efficace e tempestivo Rizzaro, che respinge in calcio d'angolo gettandosi sulla sinistra. Al 19' Panella ci prova con caparbietà ma la palla va parecchio alta. Al 25' la seconda, grande occasione per la squadra di D'Este, con una discesa insistita di Giuffrida, che salta uno, due avversari, guadagna il fondo sulla destra, con Lauri che protende la mano destra a stoppare eventualmente un tiro-cross ma con il pallone che, sulla conclusione dell'11 tirrenico, sbatte a mezza altezza sul palo sinistro per poi uscire dall'area di rigore. E in questo frangente si condensa e si racchiude l'amara giornata per l'Anziolavinio. Perchè parte Tolomei in contropiede raccogliendo la palla appena fuori dai sedici metri per partire: qui accade che Panella provi una prima volta a fermare l'avversario, e, sul secondo tentativo, lo spedisce a terra. Inevitabile il secondo cartellino giallo che il bravo arbitro marchigiano Vesprini è indirizzato e costretto a sventolare dinnanzi il numero 10 in maglia rossa: l'Anziolavinio di qui in poi ha un uomo in meno. Piove sul bagnato. Fa bene D'Este a togliere Antonelli alla mezz'ora, per Malinconico, avendo patito un “giallo”, il popolare attaccante, troppo importante, in chiave-spareggio, per le vicende di primato dell'Anziolavinio. Due contrattacchi vengono vanificati da altrettante posizioni di fuorigioco, e in questo è bravo, davvero, Sacconi di Albano, a rilevarne due quasi millimetrici. In una terza situazione, siamo al 42' Tolomeo recupera un pallone in mezzo al campo, scambia con Dominici, che va via sulla sinistra; è bravo, il numero 18 di Lo Pinto, a entrare in area seguendo l'azione, ed è altrettanto pronto a farsi trovare alla chiusura del triangolo spedendo il pregiato cuoio in rete. E' il colpo del knock-out, che, almeno per oggi, manda l'Anziolavinio al tappeto: è il 3-0, inseguito, costruito, sbagliato in più occasioni, ma, alla fine, meritato. Finisce dopo due minuti di recupero. Appuntamento al “Manlio Scopigno” di Rieti, al centro della nostra bella Italia. Al centro dei pensieri che accompagnano oggi i protagonisti a casa, e che porteranno a fare quanto più possibile di qui al prossimo appuntamento. Il casellante Anziolavinio ha alzato la sbarra e la bandiera bianca. Il Fidene ha ripreso la prima della classe costruendo, con pazienza e un grande assetto fisico generale, i presupposti per giocare la trentacinquesima giornata, quella impreventivata, alla viglia del campionato. E' la prima volta, a memoria di inviato, che l'ultima giornata, nei diciannove anni di Eccellenza, che si arriva all'ultima giornata con un tale peso specifico tra la prima e la seconda, una opposta all'altra. Le sfide per le prime due piazze, solitamente, si vivevano a distanza. E' stata una partita degna di essere ritenuta uno spot per questo calcio regionale, anche alla salute della dozzina di idioti che hanno provato a rovinare questa giornata, su un versante e sull'altro. Quelli, per favore, non fateli venire, allo spareggio. Non sono stati degni della capacità organizzativa di due grandi realtà, società, due belle piazze, di un bravo arbitro, Vesprini di Macerata, e dei bravi assistenti che ha avuto a disposizione. Ma, in particolare, della grande passione e della civiltà espressa dalla moltitudine, capace di insegnare alle persone idonee e disposte a imparare. Massimiliano Cannalire
La cronaca - I primi quindici minuti registrano due tentativi di Manganelli, su una punizione, da una parte, e uno di Fioravanti, dall'altra. Nel primo caso è bravo Rizzaro a distendersi sulla sua sinistra per parare in due tempi; nel secondo deviare a lato respingendo la sfera, e, sul versante opposto il calcio piazzato del 4 in casacca rossa (per l'occasione ospiti in “red”), Lauri si tuffa ma la palla di una ventina di centimetri alla sinistra della porta romana. Al 18' il Fidene passa: De Vizzi lancia in profondità per Polverino, largo a sinistra, palla a Manganelli, bravo a liberarsi del primo avversario e, poi, in precario equilibrio, recupera appena prima dell'uscita di Rizzaro, che batte con un rasoterra d'interno sinistro. Rete da cineteca. Ma addirittura il secondo è da spellarsi le mani. In mezzo una seconda punizione di Fioravanti con Lauri che si accartoccia sulla sinistra per il malizioso rimbalzo del pallone appena prima dell'area piccola. Quindi l'azione che fa venir giù oltre mezza tribuna, di fronte agli spettatori bianco-blu attoniti: Di Pietro prova un primo scatto ed è chiuso da Giordani, allora tenta una veronica che lo sospinge lateralmente rispetto all'area; prima di arrivare sul fondo mette un gran pallone in mezzo respinto di testa d Fioravanti. La palla arriva, veloce, nel semicerchio che delimita l'area di rigore, ed è forte, intrapredente, coraggioso, tentare una botta di prima intenzione. Lo fa, il giovane Manganelli, di fronte a tutta la platea e ai diversi osservatori venuti per capirne le potenzialità venture. Il tiro è di quelli terrificanti, con il collo esterno mancino, e la palla che lascia di stucco un intero reparto arretrato, compreso Rizzaro: è il 2-0 che fa esplodere la ampia frazione bianco-verde del Salaria Sport Village. E' la rete che conferma come la squadra di Marco Lo Pinto non si accontenti del minimo vantaggio. Sul 2-0 Giuffrida arretra quasi a diventare il quinto di centrocampo al fine di andarsi a procacciare quei palloni che arrivano solo con qualche lancio dalle parti di Antonelli. Su cui montano una guardia degna dei Granatieri di Sardegna al Quirinale Pollini, un gigante, e Serino, nel turno in cui mancano Liberti e De Luca, posizionati in tirbuna. Al 28' Antonelli va giù in area ma le immagini confermano che....ci va da solo...