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CAVESE-ANZIOLAVINIO - GLI SPOGLIATOI


articolo del 23/5/2010

GLI SPOGLIATOI DELLO STADI

“LUIGI ARIOLA”

 

QUI CAVESE

IL MORRONCELLI-PENSIERO

Sotto l'acqua sono divise dalla zona dei rispettivi spogliatoi, una con le proprie certezze, l'altra con le sue. Hanno sei giorni per lavorarci sopra, Cavese e Anziolavinio, fino a ritrovarsi sulla via Nettunense, domenica prossima. Il parere del presidente cavisello, Morroncelli: “Era una partita difficile, contro una squadra che è stata prima in classifica fino alla fine, e che ha perso solo allo spareggio. La Cavese ha giocato mezz'ora dominando ma quanto ha sciupato: siamo stati ingenui! Un vero e proprio peccato d'ingenuità, il nostro. Ovvio che ce la andremo a giocare, ad Anzio. Lo richiede tutta una serie di impegni messi in campo per una stagione intera”.

Presidente, la perdita di Santoni nel reparto difensivo, è un fattore troppo rilevante...

Morroncelli annuisce: “E' una perdita troppo pesante, per l'equilibrio che sa dare, per ciò che è successo dopo, per l'apporto che sa dare anche in fase di costruzione. Dell'Anziolavinio posso dire che i suoi giocatori sono stati bravi nella ripresa, più determinati”.

QUI ANZIOLAVINIO

PAOLO D'ESTE – Visto dalla panchina

I primi venti minuti la Cavese mi ha impressionato, e per mezz'ora ha giocato un buon calcio, di livello. Poi la squadra è calata nel momento in cui l'Anziolavinio ha preso le redini della gara, cominciando a condurla”.

Qualche considerazione generale, sulla vostra stagione, mister D'Este?

Vorrei dire che ci siamo arrivati in modo diverso, a questo appuntamento. La Cavese fa parte di un novero di squadre costruite su una rosa lunga – specifica l'allenatore del club tirrenico, che conferma una nostra teoria espressa nei giorni scorsi – mentre l'Anziolavinio con tutto il rispetto ha terminato con un gruppo ristretto. E per ciò i meriti vanno raddoppiati. E' la risposta a quelli che ci criticavano in modo aprioristico, ingeneroso, tanto per farlo”. Poi, con orgoglio, chiosa: “Abbiamo vinto su di un campo in cui nessuno era riuscito, e questo sarà pure un dato di cui tener conto”.

M.C.

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