Anziolavinio - Cavese: voti e riflessioni
articolo del 31/5/2010
Anziolavinio
Papagna 6,5 Sicuro nelle uscite, bravo a pulire l'area, va in difficoltà sul solo tiro dalla distanza provato da Neri, nel primo tempo, ma ottempera in due tempi. Conferma la sicurezza che sa dare ai compagni di reparto.
Casaldi 7 E' in crescita e si vede: è complicato passare dalle sue parti; per informazioni chiedetelo a Neri, che riesce a combinare qualche dribbling nel primo periodo e nulla più.
Giordani 6,5 Ha sofferto qualche volta un cliente non facile come Fazi, soprattutto in un paio di occasioni nel secondo tempo, quando se lo è perso, e Piccheri e Papagna hanno dovuto metterci una toppa di quelle grosse. Prova in ogni caso più che sufficiente. Giovane, motivato, affidabile a certi livelli.
Fioravanti 8,5 Se Piccheri è quello che stuzzica Neri lui è bravo a non reagire a un sinistro preso (?) in faccia da Bianchi durante il capannello dell'espulsione di Neri. Preciso sulle palle aeree, non ha concesso nulla se ricordiamo i primi venticinque minuti di Cave. Tutti i palloni per l'aria erano suoi e di Piccheri. Prova maiuscola.
Piccheri 8,5 A parte il merito di andare a discutere con Neri, che fa espellere, gioca molto bene in tutte le azioni, e, con il compagno di “due senza”, Piccheri, guida magistralmente la difesa. In particolare nella non facile tattica del fuorigioco in cui cade la Cavese una quantità rilevante di volte, sia nel primo periodo che nel secondo. Non si passa, dalle sue parti. Applausi.
Dell'Aguzzo 8 E' l'anima operaia di questa squadra, il buon Giovanni Dell'Aguzzo. Se lo incontro per strada pensi a uno che viene dalla serie televisiva Bayside school, e invece lo trovi a coprire, chiudere, difendere e ripartire, andare negli uno contro uno e lavorare in favore della squadra. Prova di grande sostanza. (82' Guidi 6 Non è un voto di stima tanto per dargli la “guazza”: in pochi minuti scambia intelligentemente dei signori palloni con quel talento pure che è Tommaso Gamboni, e per poco non va personalmente vicino alla segnatura. Può chiedere una cena pagata al suo presidente)
Malinconico 8,5 Ditemi che non è vero. Ha un opinabile rapporto con il suo barbiere, ma quello visto ieri era il Michele Malinconico degno del titolo allievi vinto con il Savio. Era anzi è quello su cui parecchie squadre di serie D avevano messo gli occhi dopo lo scudetto di Notaresco vinto ai tiri di rigore contro il Montebelluna, infaticabile ala destra capace di dare i tempi alla sua squadra, riportarla avanti, proporre corsa, contrattacchi, gioco di squadra e di puntare tante volte gli avversari, che, disperati, lo vedono viaggiare di grande carriera. Bentornato nel settore della costanza. Probabilmente il migliore in campo. Rivedetelo nella telecronaca di RDM Channel.
Guida 8 Tra i più efficaci della sua squadra. La grande esperienza di uno degli uomini-simbolo va letta nell'aver patito un cartellino giallo quando ancora non era scattato il quinto minuto del primo tempo; il modo con cui gestisce i tackle e le entrate è da consumato veterano. Dà spessore al centrocampo lavorando con un Panella in grande evidenza. E' uno tra i tanti capaci di tenere compatta la squadra, che di rado, nell'arco dei totali 95 minuti giocati, si è allungata. Una partita da capitano e da grande atleta. Che merita un giusto tributo (89' Trippa s.v. A parte l'invitante cognome, che richiama a un grande alimento di tradizioni romane, si tratta di un classe '93 di cui si dice un gran bene, cosa confermata da alcuni osservatore di settore giovanile. Sarebbe l'ennesimo innesto delle giovani bianco-blu all'interno della prima squadra)
Antonelli 7,5 Discreta prova sul piano atletico, gioca di sponda non negli ultimi venti metri ma poco avanti la metà campo, con grande senso corale. Difende la palla con le unghie e con i denti e, dal fatto che commette un fallo o due in attacco, in tutta l'ora giocata, dimostra che è tornato nella condizione ideale per prendere per mano la squadra. Con raro senso della posizione arriva dinnanzi all'area piccola quando il caparbio Giuffrida, insegue robustamente la palla in mezzo a due difensori, e il centravanti la spedisce in rete. Tutto questo per la standing ovation che concede D'Este a questo grande centravanti, che segna davanti a Riccardo Firotto, sceso dalle terre portuensi (Maccarese e dintorni) per ammirarne l'impegno. (58' Gamboni 7 Ha deliziato la platea con giocate di grande finezza e senso della geometria. Ha i piedi felpati e si vede: duetta bene con chiunque ne segua l'ispirazione, dal buon Guidi degli ultimi minuti, fino al Panella eccelso di oggi, dal grande Malinconico di oggi all'utile Dell'Aguzzo osservato contro la Cavese)
Panella 9 In senso assoluto il migliore passata sul biliardo del “Massimo Bruschini”. Essenziale, rapido, capace di vivere con invariata disinvoltura la fase di attacco e quella di interdizione. Un giocatore che sembra di ben altra età, per la grandiosa partita sciorinata di fronte ai centrocampisti centrali bianco-blu. Ha giocato per la squadra, tenute corte le distanze con la difesa, proposto e distribuito palloni a sinistra come in mezzo. Una signora partita. Sontuoso.
Giuffrida 8,5 Autore di una splendida partita, sia perché non ha mai smesso di correre in pressing, lavorando in duo con Antonelli, sia perché ha contribuito a rendere geometrico, e verticale, il gioco offensivo dell'Anziolavinio. A lui, come a Gamboni e Malinconico è mancata soltanto la realizzazione, accarezzata in più di una circostanza. Ha dimostrato di sapere giocare per la squadra ed essere pronto per un'avventura in serie D. Bravo davvero!
All. Paolo D'Este 9 Ha lavorato sodo, sui particolari. Ha sfruttato le singole qualità amalgando il tutto. Ha portato l'Anziolavinio a + 6 ed è scivolato sui rigori. Dai quali, in avanti, ha ricostruito la fiducia, valorizzato la forza caratteriale e mentale dei suoi, facendoli faticare come si deve per ripresentarsi in tiro. E la squadra l'ha seguito. Efficace sul piano tattico, il gioco mostrato nelle due domeniche dei play-off sono lo specchio più fedele di uno dei più bravi allenatori di questa regione. Quelli pronti a tirargli i pallini di sale sul sedere devono ingoiare gusci di ostriche sani. Avrà dormito poco, ma si è saputo rimboccare le maniche. Ottenendo il massimo. Dove sarebbero finiti gli ipercritici se i rigori di Anagni lo avessero già proiettato in serie D? E' uscito dalla regione e crediamo che già così l'Anziolavinio meriterà il ripescaggio. Ma intanto provaci, ancora, mister.
Cavese
De Vellis 6 Non può nulla sul sonno che colpisce due dei quattro difensore quando Giuffrida carpisce loro il pallone per metterlo in mezzo con Antonelli che, da due passi, lo batte. Commette un grande, vistoso errore al 31'30”, sul cross di Malinconico, con la palla che (attendiamo conferma dalle immagini, ieri rivisitate sul posto). E' un voto di stima per quanto fatto quest'anno.
Piccolo 5 Ci mette buona volontà ma sembra svolgere il compitino, e poco più. Si propone e crea poco. Da rivedere nel prossimo torneo.
Bianchi 3 E' uno di quelli che naufraga rispetto a quanto di buono fatto vedere sia in gara-1 che nella stagione. E alla fine gli saltano pure i nervi: andava cacciato diversi minuti prima quando colpisce o tenta di colpire Fioravanti mentre si fa cacciare Neri. C'è modo e modo di perdere. Lui e Neri hanno scelto il peggiore. Da osservare l'anno prossimo sul piano tecnico e tattico.
Di Matteo 4 Spettatore non pagante. Dove era il Di Matteo apprezzato lungamente durante la stagione che va a terminare? E' uno di quelli praticamente mai entrati in partita, se eccepiamo il primo tempo equilibrato tra le contendenti. Non crea di fatto nulla, in fase di costruzione.
Galasso 5 Sul giudizio pesa come un macigno l'errore di aver concesso a Giuffrida lo spazio necessario per sorprendere centralmente due difensori. Non è un voto capace di cancellare la stima verso un grande, grande giocatore. Ma nella circostanza è un episodio che pesa sulle ipotetiche possibilità di riaprire il discorso-qualificazione. Va giù con quasi tutta la Cavese.
Minotti 5 Di questo classe '92 si dice un gran bene. Non per la partita di ieri, in cui commette vistose falle. E' vero anche che sostituire Simone Santoni non è cosa facile per nessuno, in questa regione, tanto per la bravura in difesa quanto per le signore punizioni che l'ex di Nardò, Ciampino e Ostiamare sa battere verso le porte altrui. Ha il tempo e probabilmente le possibilità per far vedere di che pasta è fatto (55' Corrias 5,5 Spedito in campo nel bel mezzo della tempesta, subito dopo il gol dell'Anziolavinio, produce poco in fase di spinta; riesce solo a tenere alta la squadra).
Neri 4,5 Nel primo tempo ha provato, tra i pochissimi, a fare qualcosa per creare quegli spazi utili a costruire palle preziose ma non viene seguito da tanti compagni di squadra. Ci prova dalla lunga distanza ma di fatto, tolto qualche traversone in mezzo, qualche palla nei pressi del limite, combina poco. Esce espulso, per una reazione assolutamente evitabile. Fragile. E insufficiente.
Giacché 4 Ferazzoli lo toglie appena prima di subire il gol dopo avergli dato qualche minuto. Ma non è proprio giornata. Partita davvero di scarsi contenuti: partecipa, passivo, a una resa incondizionata, senza entrare mai nel vivo delle azioni. Qualche palla spedita in avanti, arenata dai tanti, troppi off-side in cui cadono i suoi compagni di sventura (51' Chialastri 5: da uno delle sue possibilità ci si attendeva di più. Una delusione, per essere sinceri fino in fondo. Tra i minuti giocati nella prima e quelli giocati nella seconda partita, francamente, ci saremmo attesi qualche sortita di quelle capaci almeno di rendere competitivo un reparto centrale e gli attaccanti)
Bornigia 4,5 Un giocatore di discreta qualità non può limitarsi a battere i calci d'angolo come ha fatto in gara-2. E' uno di quelli che non riesce a schiodare i dirimpettai di centrocampo né a fare male quando prova a incunearsi in avanti. Sembra vivere troppo da edonista, compiaciuto di tanta beltà tecnica. Non basta, quando giochi contro una SQUADRA (68' Todaro 5,5 ci prova con buona volontà ma non incide più di tanto)
Molinari 3 Autore di una prova di raro anonimato. Buon camminatore. Nulla più. Il Molinari visto durante la stagione regolare nei play-off ha tirato in porta con il contagocce. Scarso, nelle due sfide con l'Anziolavinio, sparito di fronte a giganti del livello di Fioravanti e Piccheri. Senza attenuanti.
Fazi 6,5 L'unico che non cala la voglia di far bene, viste le diverse iniziative che si assume di portare avanti nel corso del secondo tempo. E l'unico meritevole della sufficienza piena. Encomiabile.
All. Fabrizio Ferazzoli 4,5. Nel contesto della singola partita, pur con l'attenuante dell'assenza di Santoni, non riesce a far viaggiare a pieni giri la sua squadra. Un naufragio, questi play-off. Il che, ovviamente, non cancella la bella ed esaltante stagione vissuta per cui il giudizio è e rimane molto positivo (voto 8).
GIUDIZIO SOSPESO SU ARBITRO E ASSISTENTE NUMERO 2 IN ATTESA DELLA VERIFICA DELLE IMMAGINI A RETE ORO SULL'EPISODIO DEL 31'30” DEL PRIMO TEMPO
Arbitro: Giua di Pisa. Assistenti Arbitrali: Sigg. Meozzi di Empoli e Candiano di Pisa.
Massimiliano Cannalire