Arzanese-Tor di Quinto: i voti
articolo del 10/6/2010
Tor di Quinto Arzanese Arbitro: Sig. Del Rosso di Molfetta 9 Essenziale, fischia quando deve, interrompe subito il gioco falloso. Non fa un'ammonito che è uno. Si è fatto capire in modo chiaro, negli spogliatoi come in campo. Un signor arbitro, sul piano atletico, tecnico, della gestione del rapporto con i calciatori. Ne sentiremo parlare.
De Simone 7 La caratteristica che separa un giocatore normale da uno potenziale, futuribile, preparato è che quando viene chiamato si fa trovare pronto. Questo è De Simone. Sulla rete di De Rosa può poco, e riesce a toccare la palla, sul tremendo sinistro. Una prova positiva, tanto tra i pali quanto nelle uscite.
Andreani 8 Ha giocato da Andreani. Puntuale, non cade nella tentazione di entrare a tutti i costi; da difendere in modo deciso e pulito. Non a tutti riesce. Dalle sue parti si sono arenate le iniziative con orgoglio tentate dopo la prima mezz'ora stordente dalla formazione di Arzano. Lui? Speriamo che (anche tra i professionisti) se la cavi. Ha dimostrato di meritarlo, di meritarselo (73' Paris 7: partiamo dal semplice presupposto che rilevare il signor Manuel Andreani non sarebbe impresa facile per nessuno. Se volete Paris ha e avrebbe dei margini di miglioramento, e di sicuro non è il più costante. Ma, chiamato in causa, ha risposto senza grandi sofferenze).
Loreti 7,5 Si sgancia con frequenza, andando al colpo di testa nel tentativo di saggiare i meccanismi difensivi e, magari, provare la via della rete. E' un giocatore consapevole della potenza, del senso tattico che rappresenta.
Poggi 7 Si completa bene, nel centrocampo con Ciavarro. Utilizzato come si deve, sa dare il suo contibuto, che è di grande sostanza. E' uno che fa i fatti.
Luca Di Gioacchino 7,5 Se nel primo tempo tutto viene arginato è anche merito suo, che ci mette la grinta, la voglia di dare un buon apporto, di mostrare quel salto di qualità che può mettere in pratica. Evitando errori plateali.
Cruz 8 Gestisce con grande bravura la transizione difensiva, chiudendo ove occorre, con puntualità. Un giocatore di gran classe, nel suo ruolo. Un GIOCATORE! Che non ha paura di prendersi le sue responsabilità.
De Rossi 9 Naturale, nella gestione del pallone, nella ricezione dai compagni di reparto; nell'andare alla soluzione personale, vedi il secondo gol, dopo aver spedito in rete Pischedda, e prima di continuare a giocare come sa fare. Disinvolto, pronto alla fatica, senza disdegnare la fase di interdizione. Applausi a scena aperta.
Commini 8 Come il numero della sua maglia. Un atleta che sa di doversi fare il mazzo, per dimostrare che si può contribuire a un'impresa, e lui ne ha costruite tante. Con umiltà, duttilità tattica, di fianco a giocatori e compagni di caratura immensa, vestendo i panni di gregario e sapendo salire in cattedra. Un mistero come le formazioni laziali di C2 e D non lo abbiano già chiamato da tempo. A meno che non vogliamo elementi di questo spessore gratis et amore dei. Si vanno a cercare giocatori da procuratori e presunti rappresentanti dei giocatori, senza avere la lungimiranza di fare ciò che ha fatto il Tor di Quinto. Scommettere su una banda di ragazzi per bene, ma vogliosi di vincere. E Commini faceva e fa parte di questa pattuglia. L'ennesima partita di grande valore (50' Licciardone 7: elemento di buona volontà, e di voglia di far bene. Lo dimostra, con grande maturità).
Pischedda 8 Solo i primi trenta minuti valgono il prezzo del biglietto (che non si pagava perché si giocava a porte chiuse). Per come si è messo a lavorare sodo, caparbio (lui che è un capoccione!), per come scambiava intenti e palloni con Marioni, con De Rossi, con chiunque fosse vestito, dal centrocampo in avanti di bianco. Un pronto riscatto, una cosa attesa. E ben rappresentata (55' Bianco 6,5/7: questa volta non ci sono grandi soluzioni al tiro? C'è di sicuro la buona volontà, che ogni volta al suo ingresso non è mancata. Buona, la sua stagione, con un finale in crescendo, al cospetto dei minuti giocati).
Ciavarro 9 Di questo elemento vanno evidenziate tre cose. Il coraggio di essere sceso in campo provenendo da un esame universitario (27/30, e quindi meritava un paritetico 9), e quindi di corsa, avendo raggiunto la squadra all'ora di pranzo. Il grande coraggio di aver giocato in condizioni fisiche tutt'altro che serene, da una settimana ai giorni nostri. Il fatto di averlo vissuto con grande determinazione, con questa visione delle cose, senza lasciare nulla caso. Ha preso per mano la squadra, sviluppato iniziative personali, accarezzando persino il gol nel finale di secondo tempo, dopo aver lavorato bei palloni, di qualità. Apparentemente ragazzo da telefilm tipo “I Cesaroni”, in campo di ben altra stoffa. Non fatelo mai smettere di giocare a pallone, giudizio che va espresso per lui, De Rossi, Commini, in ordine sparso, e daranno le sperate soddisfazioni.
Marioni 9 Di Marioni si è sempre detto: ha talento ma deve essere continuo. Prima mezz'ora da applausi, in cui una volta supera il portiere ma non il difensore (il numero 5 dell'Arzanese) che spazza. Segna personalmente terza e quarta segnatura, ma soprattutto lavora in grande intesa coi compagni. Una prova di grande impegno, fatica e applicazione. Che ha dato eccellenti risultati.
I subentrati: Licciardone, Bianco e Paris 7. Hanno ricevuto delle chiamate e hanno risposto, bene a conoscenza di migliorare quei piccoli errori commessi, animati da ammirevole generosità. E anche a Orta d'Atella si sono confermati discreti elementi. Il che, in una squadra di grandi giocatori, non è cosa da poco.
All. Paolo Testa 9,5 Per come ha gestito questo gruppo, con invidiabile serenità, con quella tranquillità figlia sì di una scelta, ma soprattutto di un credere nei mezzi a disposizione. Ha messo tanta buona volontà nel lavorare su questo gruppo, fin dai tempi degli scalini minimi, del settore giovanile. E' un grande allenatore non perché ha vinto. Ma perché vince credendo in ciò che fa, una sorta di Firotto moderno, che passa le giornate, con diverse annate, a lavorare sui particolari, con pignoleria, con ammirevole dedizione, dinastica, tecnica, tesa ai sacrifici del campo da inculcare nella mentalità. E quando strilla lo sanno bene, i giocatori, che è per un solo motivo: per avergli fatto perdere la pazienza di fronte a tentazioni eludibili. Sa guidare il portatore d'acqua come il talento. Trovatene altri, così. Tanto di cappello.
Giannelli 6,5 Non era quello della gara di andata e pure qualcosa ha fatto, di positivo. Neanche il Tor di Quinto era quello dell'andata. Seguitelo, questo portiere.
G. Silvestro 4,5 Ha sofferto le scorribande di Loreti e quelle di chi passava dalle sue parti. Una giornataccia, per lui e parecchi, tra i giocatori dell'Arzanese.
Piscopo 4,5 E' stato sostituito perché di fronte aveva De Rossi, non un giocatore qualsiasi. Magari la stagione è stata positiva, la partita di oggi, di certo, no (36' Adamo 5 Non cambia l'inerzia della partita, pur arrivando dalle sue parti diversi palloni. Una prova modesta).
Marrazzo 6 E' uno di quelli che prova a combinare qualcosa ed è normale che ci provi dalla distanza, di testa, sfiorando il bersaglio grosso, nel secondo tempo, dimostrando carattere.
De Falco 4 Una giornata da incubo, la sua. Al centro perde praticamente il passo ed è di rara lentezza, contro le scorribande di Pischedda, Marioni e compagni.
Maglione 4 Partecipa al naufragio senza proporre un cambio di passo, e viene cambiato. Non è l'unico, oggi, ad aver subito la forza d'impatto avversaria (44' Calaté 5,5 Ci mette grinta, decisione ma non riesce a prendere per mano tutti i suoi compagni. Tentativo che non va sottovalutato, in una complicata giornata).
De Rosa 6,5 E' uno di quelli che tirerebbe pure da casa sua; infatti è suo, non di Di Gregorio, il gol, con un gran sinistro, che è capace di battere un buon portiere quale è De Simone, e segnare il punto dalla bandiera.
Nebboso 5,5 Non è di certo una prova sostanziosa, però qualche tiro verso la porta dei romani campioni d'Italia lo prova a mettere in piedi.
De Gregorio 5 Non entra in partita nel primo tempo, e impiega del tempo a partecipare alla manovra. Nel secondo periodo qualcosina non basta a spostare il giudizio.
Avolio 4,5 Ci aspettavamo di più, soprattutto perché qualche pallone andrebbe gestito in maniera diversa, e lui lo fa in modo poco sicuro.
Sandomenico 5 Pur stimando di base questo giocatore ci prova con grande e apprezzabile caparbietà, ma, un po' perché capisce di doverci provare di persona. Un po' perché non è seguito dai compagni, predica nel deserto.
All. Nunziata 7 per la stagione, 5 per la gara di andata, con cui ha dovuto farei conti. Se i giocatori si comportano in maniera esagerata è colpa dei singoli, ma ci vuole più polso, quando ti vai a giocare un titolo. Oggi, di più, non poteva davvero metterci niente. Considerate con quale avversario ha perso, questo tecnico realista più del re. Per oggi, purtroppo, è un 4.
Massimiliano Urbano (Lanciano) 7,5, e Fabrizio Berini (sezione di Chieti), 7,5. Discreti, pronti, efficaci. Assistenti che possono togliersi delle buone soddisfazioni. Una terna completa.
Massimiliano Cannalire