PLAY-OFF gara di ritorno: MOSCIANO-ANZIOLAVINIO 0-1
articolo del 14/6/2010
MOSCIANO-ANZIOLAVINIO 0-1 Anziolavinio in D: giusto esito! Mosciano: Di Giammatteo, Aurini, Stacchiotti, Cappelli (70' Canino), Ruggieri (77' Celi), Tullii (33' Vetttese), Clementoni, Bianchini, Rosi, Francia, Fusco. A disp. Di Francesco, Marini, Pinto, Pallitti. All. Gennaro Grillo. Anziolavinio: Papagna, Casaldi, Giordani, Piccheri, Fioravanti, Dell'Aguzzo, Gamboni (58' Malinconico), Guida, Antonelli (85' Morini), Panella, Giuffrida (91' Guidi). A disp. Cardinale, Flamini, Fratticci, Del Grosso. All. Paolo D'Este. Arbitro: Sig. Marco Castello di Potenza (7). Assistenti: Sigg.. Luigi Faraldi di Bernalda e Salvatore Petrone di Potenza. Rete: 62' Giuffrida. Note: espulsi Gamboni dalla panchina al 64', Rosi per condotta violenta, Stacchiotti per condotta gravemente sleale al 79'. Ammoniti Vettese e Casaldi. Dal nostro inviato a Mosciano Sant'Angelo (TE) L'Anziolavinio vince a Mosciano legittimando la chiara superiorità espressa nell'arco dei centottanta minuti e fa, in diretta radio, il più bel regalo a Franco Rizzaro, costretto all'ospedale da una frattura a tibia e perone occorsa in settimana: la serie D. Il che riporta Anzio e Lavinio, e i tanti appassionati, al di fuori della regione. Il tutto accompagnato da due pullman, con 100 tifosi, quasi altrettanti saliti, tra parenti dei giocatori, semplici sportivi, e dalla precedente nottata di disturbo di un gruppo di cretini, tifosi della squadra abruzzese, capaci di far esplodere davanti all'albergo in cui riposava la formazione anziate due bombe carta, con tanto di disegno dell'impiccato sul pullman della squadra laziale, che riportava il numero 5, quello di Piccheri. Ha vinto in queste condizioni, l'Anziolavinio, e ha perso di brutto il Mosciano, che, subita la rete, decisiva, di Giuffrida, ha perso il controllo con l'allenatore capace di dimenticare il proprio ruolo scagliandosi contro un avversario, e un'indegna gazzarra che ha costretto il direttore di gara a sospendere la partita per diversi minuti, tanto che il recupero alla fine sarà corposo. Prima di entrare nel dettaglio la beffa, per i tifosi ospiti, di pagare 10 € il biglietto per una gara d'Eccellenza a fronte dei 5 impiegati sette giorni prima dai sostenitori abruzzesi. Questioni di scelte, di stile. Sul piano della partita l'Anziolavinio ha avuto il merito di giocare per vincere e non per contenere, vista anche la ampia mole di gioco espressa al “Massimo Bruschini” la domenica precedente. Al 3' Guida serve un gran pallone dalla destra a Gamboni che, in tuffo di testa, costringe Di Giammatteo ad accartocciarsi centralmente a pochi centimetri dalla linea bianca. Al 10' errore di Casaldi che apre la strada allo scatto di Fusco, il quale, come entra in area, cerca il gran tiro sul palo più lontano, a mezz'altezza, ma Papagna si distende e respinge; palla a Francia che prova il tap-in, respinto a pochi passi dal possibile gol locale dal tempestivo recupero di Fioravanti: prodigioso! All'11' l'arbitro Castello assegna, con grande personalità, una punizione a due all'Anziolavinio, un metro avanti rispetto al dischetto di rigore. Con tutta la squadra di casa sistemata sulla linea di porta, Antonelli calcia su un compagno in barriera e la sfera va sul fondo. Occasione persa. Si gioca con le squadre corte e prevalentemente con tanti errori in fase di rifinitura. Antonelli resta isolato in mezzo a tre dei quattro difensori giallo-rossi. Il grande merito della squadra di D'Este è quello di prendere l'iniziativa evitando di incoraggiare le velleità del Mosciano, che deve contrarsi per chiudere su Gamboni e Dell'Aguzzo, con Giuffrida che gira a cercare e difendere i pochi palloni giocabili coralmente; quando l'Anziolavinio la mette sulla geometria ce n'è per pochi. Al 32' un calcio d'angolo di Gamboni dalla destra trova l'opposizione di testa di Stacchiotti, ma anche il gran tiro di interno collo sinistro provata da Dell'Aguzzo, con la palla che esce di poco alla sinistra della porta di casa- Grande chance. Ammirevole la prova di Gamboni che si produce in due grandi recuperi difensivi, e anche la partita di Giordani, che chiude praticamente tutto. Al 44' un gran tiro di Rosi finisce di poco fuori rispetto all'incrocio dei pali di destra. Brividi. Dopo due minuti di recupero l'arbitro manda tutti negli spogliatoi. La seconda parte registra una punizione mancina di Fusco che trova il velo di un compagno prima di uscire sul fondo a un metro dal palo destro della porta di Papagna. Al 17' il gol che manda in visibilio i circa 200 sostenitori bianco-blu: Giuffrida recupera caparbiamente un pallone, come già aveva fatto con la Cavese nella gara di ritorno, salta due avversari sorpresi da tanta decisione, evita un terzo per poi battere sul primo palo con il portiere che può solo toccare il pallone. E' grande esultanza per una squadra che ha giocato delle signore finali, da cui non è mai uscita battuta. Al 18' e fino al 24' la gara viene sospesa per delle evitabili tensioni, con Grillo che finisce addosso a un avversario, forse Gamboni che protestava per un atto di violenza, con l'arbitro che, dopo una brutta serie di cose, espelle il numero 7 ospite, nel frattempo sostituito e, dal campo, Rosi. Che esce prendendo a calci le bottiglie d'acqua. La situazione dice che il Mosciano è in preda a una crisi di nervi in qualche elemento. Per esempio Fusco che spintona due volte un avversario poggiandogli il pallone (Casaldi) sul viso, nel restituirglielo. Al 33' Antonelli manda alto di un soffio con la stessa grinta del 38' quando manda alto un gran tiro di controbalzo, tentato con il sinistro dai diciotto metri, e incoraggiato da Giuffrida. In mezzo (34') lo scatto profondo di Dell'Aguzzo che aggira Stacchiotti e, appena fuori dai sedici metri, viene messo giù. Ci sarebbe un compagno del giallo-rosso numero 3 ma è lontano in diagonale e il signor Castello è costretto a espellere l'atleta di casa: Mosciano in 9! In effetti Dell'Aguzzo si sarebbe trovato di fronte al portiere, una volta saltato il forte difensore moscianese. Si chiude con Vettese che manda alto al 47'. Finisce il recupero e inizia la grande festa della marea bianco-blu, salita al “Mario Rodi” con pullman e macchine per issare due grandi bandiere a scacchi coi colori dell'Anziolavinio. Cori, gioia, incoraggiamento e il pensiero a Franco Rizzaro, che ascoltava le vicende della sua creatura societaria dal letto dell'ospedale, evitando di intervenire in diretta per la troppa emozioni. Scampoli di profonda umanità al termine di una stagione lunga, impegnativa, in cui l'Anziolavinio è riuscito a schiudere le palizzate, i caselli per tentare una nuova, intensa avventura. Hanno meritato la squadra e il suo tecnico, la società e i suoi sostenitori, il presidente e il direttore generale, sfinito ma soddisfatto. Si continuerà a lavorare sulla base perché il settore giovanile continui a dare quei giocatori di valore, Papagna, Guida, Rizzaro junior, Giordani, Casaldi, cui sono stati affiancati gli esperti Antonelli, vicecapocannoniere e prossimo domenica ventura, a sposarsi (auguri di cuore, intramontabile bomber!), Piccheri, Fioravanti, Gam.boni, la vena verde di Dell'Aguzzo e la voglia di stupire e confermarsi di Panella, l'estro di Malinconico, la grinta di Giuffrida. Alle 17.56 l'Anziolavinio è salito in serie D. Verdetto giusto. Massimiliano Cannalire Nelle prossime ore le pagelle e alcune osservazioni del nostro inviato a Mosciano Sant'Angelo (TE)