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Allievi finale scudetto Nuova Tor Tre Teste-Liventinagorghense 2-0


articolo del 26/6/2010

N. TOR TRE TESTE-LIVENTINAGORGHENSE 2-0

Una Nuova Tor Tre Teste

davvero...FORTE!

 

N. Tor Tre Teste: Colangeli, Sbardella, Covetti, Pucci, De Vecchis, Ristori (43' s.t. Leone), Angrisani (17' s.t. Filippi), Crescenzo, Forte (38'st Marinucci), Bozzoni, Roberti (28'st Pagliarini). A disp. Nasti, Torroni, Loreti, Pandolfi, Santilli. All. Sig. Federico Coppitelli.

Liventinagorghense: Bianchin, Pilosio (40' s.t. Canton), Bevilacqua, Venier, Zanette (1' s.t. Busatto), Montin, Pederiva (38' stGhedini), Pitton, Spagnolli, Buratto (26'st Salbre), Corazza (7' s.t. Canzian). A disp. Tomasella, Canton, Cibin, Ribon, Addolori. All. Sig. Alberto Romano.

Arbitro: Sig. D'Angelo di Ascoli Piceno (8,5). Assistenti: Sig. Chiocchi di Foligno (8), Sig.na Brandelli di Perugia (8).

Reti: 9' p.t. Forte, 12' st. Roberti.

Note: espulso Bevilacqua per somma di ammonizioni al 31' del secondo tempo. Ammoniti Sbardella, Ristori, Busatto. Giornata di sole, temperatura gradevole, campo in perfette condizioni. Presenti in tribuna il presidente del Comitato Regionale Lazio, Melchiorre Zarelli, i consiglieri Vincenzo Calzolari e Dario Scalchi. Buona rappresentanza di tifosi romani, 150 spettatori, 100 circa per la compagine veneta.

 

Dal nostro inviato ad Asciano (SI)

La Nuova Tor Tre Teste è campione d'Italia, meritatamente, e questo risultato è figlio di una prestazione maiuscola, sciorinata davanti a un sorpreso e attonito avversario, orgoglioso ma sterile, surclassato in difesa e superato in velocità in mezzo al campo. E' stata una grande, grande gara, quella giocata dai ragazzi di Antonio, Alessio Di Bisceglia e Federico Coppitelli, con il tecnico di Frascati che ottiene il secondo scudetto in tre finali giocate, con due categorie diverse, e permettendo al suo club di vincere il tricolore in tre differenti campionati. E' la giusta chiusura di un bel ciclo, che ha visto il successo di Alfonso Greco nel 2008, alla Borghesiana, con la juniores d'élite; nel 2009 coi Giovanissimi in terra di Sicilia, imponendosi sul Margine Coperta (Pistoia), al secondo tentativo effettuato dopo l'amara Chianciano (2008), quando venne battuta dal Vesuvio Napoli, e oggi è arrivato il terzo alloro. Il che rende la Toscana più dolce e magari mèta di soddisfazioni turistiche ulteriori, per il sodalizio romano di via Candiani.

Per il movimento laziale si tratta del secondo primato ottenuto in questa esaltante stagione, che per i giovanissimi ha messo di fronte (mentre scriviamo sono in campo le finaliste, n.d.r.) la friulana Donatello e la toscana Sestese. Il comitato regionale può ritenersi soddisfatto non solo di aver partecipato a tante, tante finali, ma anche dei risultati ottenuti, oltre ad aver partecipato attivamente da un decennio e oltre alle proposte di riforma e aggiustamento a livello nazionale.

La partita - La Nuova Tor Tre Teste si presenta con un collaudato 4-3-3, che lavora bene perché la condizione atletica è davvero di livello: davanti a Colangeli, Sbardella a destra, Covetti a sinistra, con Pucci e Ristori difensori centrali; il centrocampo vede un efficace De Vecchis sulla destra, Crescenzo in mezzo, Bozzoni a sinistra. Davanti Forte punta centrale, Angrisani attaccante a destra e Roberti pronto a scappare via sulla sinistra. Il modulo scelto dalla Liventinagorghense sembrerebbe un 4-5-1 a possesso di palla altrui ma davanti, alle spalle della punta Spagnolli, operano Corazza e Pederiva, ovvero un 4-3-2-1. Assente Badocco, che si è fatto male contro il Valanidi, alla prima partita triangolare di semifinale qui, in Toscana. Ne deriva l'obbligo di utilizzare Zanette, con il numero 5, ma si vede che è troppo giovane, e a fine primo tempo verrà tolto.

La cronaca – La compagine romana mette subito le cose in chiaro, e al 1' un invitante calcio d'angolo battuto dalla sinistra di Pucci è raccolto di testa da Ristori, Al 9' Forte lavora un pallone in mezzo all'area di rigore, ed è lesto a girarsi, con il sinistro, e a battere diretto controllore e portiere. La partita prende il binario giusto, per la squadra di Coppitelli. Grande esultanza con la panchina romana che salta in campo a rincorrere l'autore della rete e i compagni impegnati in campo. La replica arriva al 14', con una discesa di Pitton che manda il determinato numero 8 al tiro, ma la palla esce di parecchio, alla destra della porta romana. La Nuova Tor Tre Teste replica d'immediato: bella verticalizzazione di Angrisani che manda alla conclusione Bozzoni, rapido, di interno collo destro, a tirare, e a sfiorare il raddoppio. Palla fuori di pochissimo. Applausi per l'iniziativa. Al 16' seconda occasione per il 2-0, non sfruttata per la tempestiva parata di Bianchin. L'azione è stata iniziata da Covetti per Angrisani, che ha servito sulla destra l'accorrente Crescenzo, bravo a centrare un signor pallone per Roberti. Ma la girata d'istinto, repentina, del numero 11, vede il numero uno trevigiano accartocciarsi centralmente per neutralizzare il tutto.

Al 23' una palla recuperata a centrocampo spedisce in avanti Roberti, che avrebbe la possibilità dell'uno contro uno ma si accentra eludendo l'utilizzo del piede sinistro; la sfera è giunta a Forte che dai diciotto metri ci prova come in occasione della rete, ma il tiro mancino finisce di poco (davvero poco) alto, rispetto all'incrocio dei pali di sinistra. Al 25' un cross di Pilosio dalla destra a cercare Corazza su cui sussiste un intervento difensivo ruvido, e il numero 11 veneto finisce a terra. Il direttore di gara utilizza la stessa metrica di una situazione precedentemente venutasi a creare sulla sinistra dell'attacco, quando a subire è stato Roberti. Siamo già dall'altra parte, in una partita senza pause: la rapidità di Angrisani porta un buon gioco al centro dell'area per Forte, bravo ad accorgersi dell'arrivo del portiere Bianchin. Prova di prima intenzione, il centravanti, perché capisce che la palla non arriverebbe mai a Roberti, ma è murato dal portiere.

29': un tiro dalla distanza di De Vecchis termina alto di un metro. La Nuova Tor Tre Teste non cala d'intensità, nel suo forcing e propone, anzi, impone un buon ritmo. Al 34' Angrisani ancora una volta ha servito un signor pallone per Crescenzo, che controlla all'altezza del dischetto di rigore, si gira e con un buon sinistro manda la palla a sbattere sul palo destro. Il tap-in non è riuscito al giocatore Bozzoni, che manda la palla sull'esterno della rete. Al 35' prima soluzione offensiva interessante per la squadra veneta, dopo il tiro iniziale di Pitton. Corazza, da buona posizione, ha mandato la palla sull'esterno del palo di sinistra, vanificando una buona situazione costruita con pazienza da Spagnolli. Al 37' Spagnolli, dall'interno dell'area avversaria, prova in mezza girata un bel sinistro con la palla che passa di poco sopra l'incrocio dei pali. Sono due tracce tra le rare che la formazione di Motta di Livenza riuscirà a mettere in piedi nell'arco di tutta la finale.

L'ultima iniziativa del primo tempo riguarda una clamorosa occasione iniziata da Angrisani, bravo, davvero, a scendere in posizione di mezzala destra; il numero 7 in casacca rossa si accentra e, davanti al semicerchio dell'area di rigore veneta, cede la palla a Bozzoni, a quel punto smarcato a circa quattordici metri. Il suo piattone destro a girare manda la palla di un metro sopra la traversa. Termina il primo tempo con la squadra di Federico Coppitelli in vantaggio per una rete a zero. Ma ci sono state, complessivamente, rete inclusa, almeno sei palle gol rispetto alle due situazioni venete messe in piedi sul finire di frazione.

Il secondo tempo - Negli spogliatoi mister Alberto Romano inserisce di punta Busatto per il numero 5 Zanette, ancora acerbo, con un anno di meno, sulla carta anagrafica. Al 4' una mezza girata mancina di Forte è chiusa, all'attimo di tirare, da Montin, che devia la palla in angolo. All'11' la rete del raddoppio, che finalmente arriva: calcio di punizione di Pucci ben battuto dalla destra, con Roberti che arriva solo soletto allo stacco, a difesa veneta sorpresa, e immobile, e al gran colpo di testa. Che batte di potenza, centralmente, Bianchin. Tripudio dei colori rosso-bianchi, tra la squadra e il pubblico c'è un unico abbraccio. Tutto giusto, e bello.

Al 13' il traversone di Montin vorrebbe proporre l'attesa replica, bel colpo di testa centrale di Canzian che Colangeli ha parato a terra, accovacciandosi leggermente sulla sinistra. Viene ammonito il numero 2 della Nuova Tor Tre Teste Sbardella, il che pareggia il conto dei cartellini gialli, con quello di Bevilacqua, sanzionato nel primo periodo. Al 17' il primo cambio per la Nuova Tor Tre Teste: è uscito esausto un grandioso Alessio Angrisani, che ha lasciato il posto a Filippi. La tribuna di parte romana produce il suo gradimento per la partita di uno dei migliori in campo. La sensazione è che la squadra di Federico Coppitelli non molli sul piano del gioco, del ritmo e dell'impegno, e, nel complesso, ha dimostrato di che pasta, tecnica, personalità e ordine tattico sia dotata. Tutto come in un'apprezzata orchestra, con il direttore, ossia il giovane e biscudettato allenatore di Frascati, che suona una signora musica. Il risultato è sempre di 2-0 per i giocatori di Federico Coppitelli, e ora, sulle belle colline senesi, giunge anche una leggere brezza che il buon Sandro Ciotti non avrebbe esitato nel definire apprezzabile.

24': Roberti avrebbe la possibilità di entrare in area da solo ma eccede in altruismo e la difesa bianco-verde sgombera il pericolo di una possibile terza segnatura: avrebbe voluto raggiungere l'accorrente Forte. Nuovo cambio tra i veneti: dentro Salbre per Buratto. Il neoentrato sembra vivacizzare il gioco della Liventinaborghese. Nessun altro cenno di cronaca, fino alla mezz'ora. Appena prima Roberti lascia il posto a Pagliarini, il cui compito è quello di gestire quei palloni utili a non contrarre la squadra nella sua metà campo. E in questo il 17 rosso è attento e sa gestire l'avvio di un contrattacco. Poco dopo la Nuova Tor Tre Teste ha mancato il terzo gol nella situazione di due contro uno, De Vecchis e Forte, che ha spedito al tiro l'autore della prima segnatura, con Bianchin che si distende bene, con la mano destra mandando la palla in calcio d'angolo.

Al 31' la resa della Liventinagorghense: ruvido contrasto in cui Bevilacqua perde palla, con tanto di tentativo di rifarsi che lo indirizza, male, a fare un plateale fallo su un avversario: somma di ammonizioni e veneti in 10. Al 35' stessa sorte, per il giallo “ottenuto”, che colpisce Busatto, caduto in una situazione di fallo di frustrazione per un precedente contatto subito. Altri due cambi per la squadra di Romano che concede la possibilità a cinque dei suoi presenti in panchina di prendere parte alla finale: nobil pensare. Marinucci rileva un applauditissimo Forte, con tanto di padre presente in tribuna, Giampiero, stimato conduttore televisivo del periodo di Rete Oro, e altrettanto noto avvocato romano, oltre a essere un grande sportivo.

Al 39' Spagnolli va via sulla sinistra, raggiunge il fondo internamente all'area di rigore, mette in mezzo una gran palla, ciccata da Salbre, in modo maldestro. Il buon arbitro D'Angelo della sezione AIA di Ascoli Piceno chiama cinque minuti di recupero che diventano sei, e, alle 18.29 di venerdì 25 giugno la Nuova Tor Tre Teste vince il terzo scudetto in altrettante categorie. Questa volta avviene con gli allievi, degna chiusura giottesca del cerchio firmato da un giovane e ammirevole allenatore, non-personaggio, dotato di tante qualità: Federico Coppitelli, invocato a gran voce dalla platea prenestina. Tre finali per lui, di cui due vinte in due campionati diversi. Per la società, per il calcio romano e per quello laziale la conferma della bontà espressa a livello nazionale dai club della Città Eterna. L'immagine più bella è quella dell'abbraccio tra Alessio Di Bisceglia e l'allenatore frascatano all'altezza della panchina. Il primo di tanti sorrisi. Meritati. Il campo è stato, una volta di più, il miglior giudice, capace di dire che questa formazione allievi è davvero....la più FORTE!

Massimiliano Cannalire

 

NELLE PROSSIME ORE E NELL'EDIZIONE DI SABATO LE PAGELLE E ULTERIORI VALUTAZIONI SULLA TRASFERTA DI ASCIANO.

 

 

 

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