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Una sfida con noi stessi


articolo del 23/8/2010

Il campionato 2009-2010 ha rappresentato un’annata impegnativa, a tratti difficile, in cui da una parte abbiamo riscosso la considerazione, l’attenzione, perché no?, la stima della gente, del “popolino”, quello che valuta e permette di continuare una cosa, e di renderla una discreta abitudine. Dai lidi calcistici di Eccellenza, Promozione e del Settore Giovanile, da Zagarolo a Fidene, da Anzio a…
Ovvio che l’altra parte della moneta abbia richiesto dei sacrifici, compresi quelli di chi, come Max lo smilzo (Arrichiello, ovvio) si è dovuto alzare alle 4.30 per essere in onda alle 6. E lo farà ancora, bontà sua, perché iniziare mentre la città di Roma e la regione Lazio si svegliano è cosa di grande caparbietà e sacrificio. Non abbiamo mai avuto la pretesa di essere simpatici al cento per cento dei nostri ascoltatori, e ci portiamo dietro anche qualche sventura della passata stagione: da chi l’antipatia e l’avversità le ha mostrate in modo anche violento su qualche sparuto campo (uno di questi non ci sarà più, per fortuna, almeno nei “nostri” campionati, n.d.r.), a chi ha pensato bene di sottovalutare la capacità di organizzazione e di rispetto del lavoro di un gruppo, un gruppo vero, fatto della compattezza, della determinazione e dell’orgoglio professionale delle diverse voci che vi abbiamo invitato ad ascoltare.
La certezza è che la scommessa sia impegnativa, capace di responsabilizzare i protagonisti, stimolante, perché parlare di calcio dai professionisti al settore giovanile significa rivolgersi a un folto pubblico, attento ai particolari, e andare in onda di sabato e di domenica, con l’intermezzo della serie A, può valorizzare il sito internet www.calciolaziale.com, contattabile dai più volitivi sul piano tecnologico attraverso il telefonino, e di portarci fino all’ora di pranzo in compagnia dei nostri ascoltatori. Ci sarà un sacrificio, forte, oltre quelli delle ore che vanno dedicate alla preparazione di quanto poi va in onda, nel senso che da domenica 5 e da domenica 12 spiegheremo per bene come funziona quest’anno la trasmissione di Sport Radio by Radio Incontro.
Per chi Vi scrive si tratta di un paragone forte: è come togliersi un rene. Una mancanza che è ruvida da sopportare ma che va fatta. Vi lasciamo con la curiosità. Ascoltateci in diretta in particolare domenica 5 e vi diciamo tutto. In ogni caso vorrei e vorremmo dire grazie a due persone: l’editore, Pino Castiello, e un nostro antico ma mai trascorso compagno di televisione privata romana e laziale, Eolo Capacci. Perché loro hanno scommesso sull’esperienza di Max Arrichiello e di chi produce queste poche righe, sulla professionalità, e sulla puntualità. Noi, negli anni, abbiamo scommesso sul fatto di raggiungere quanti più possibili paesi, città, borgate, con la radio, per raccontare un calcio diverso. Oggi, a ben leggere dei duelli per le radiocronache di serie A, sorrido pensando alla scelta del 2001, quella di lasciar perdere la massima divisione in quanto a Roma inflazionata e maltrattata, direi anche urlata, con le sole eccezioni delle finali di Coppa Campioni, ove possibile, nella ventura di simpatizzare per due colori – il rosso e il nero – capaci di avere un grande rapporto con il Vecchio Continente.
Stamattina è iniziato un ciclo di trasmissioni che per il momento va dalle 8 fino alle 10 poi, dopo la prima settimana, Max Arrichiello “attaccherà” alle 6 e andrà fino alle 10.30 forse anche alle 11, per parlare di tante cose, tra sport e turismo, curiosità e storie particolari. Il sabato spazio a quanto accade nel calcio della regione Lazio, e al calcio a cinque, che avrà la fascia di capitano. Dopo il futsal risultati del calcio juniores della categoria d’élite e, forse, della categoria B (questa sì, sarebbe una grande scommessa, da vincere). Ma tutto questo avviene, avverrà per una dote che non è stata scalfita da qualche scienziato incontrato in giro, fuorviante con delle eludibili certezze (…): la credibilità. Quella che gli sponsor trasformano in contratti senza i quali, in tutta l’emittenza privata, non ci sarebbe spazio per nessuno. Inutile negarlo. Sarebbe davvero da idealisti incalliti e ipocriti. Una credibilità maturata anche per l’interesse creato dagli argomenti trattati, questo è chiaro.
Alla domenica si inizia presto, per poi arrivare all’ora del pasto, quando la gente vuol sentire il calcio radiofonico fino a mettersi a tavola lasciando la sigla di una trasmissione.
Inizia un nuovo anno scolastico. Siamo (quasi) pronti. Vogliateci confermare la vostra attenzione. E non è escluso che, strada facendo, qualcosa, in fatto di spazio, non si allarghi. Rendendo ancora più ampio l'interesse.
Max Cannalire (ha collaborato Max Arrichiello)

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