Eccellenza A:Nuova Tor Tre Teste-Pisoniano 0-1
articolo del 24/10/2010
Evidente errore difensivo, all'88', che spalanca la strada N.T.T.TESTE PISONIANO 0-1
Deodati trova il casello
dei tre punti aperto
del successo a un Pisoniano ordinato e di qualitàN.T.T.Teste: A. De Angelis, Buglione, Merli, Urbani, Delle Monache, Cuozzo, Brisciana (80’ Priori), Crescenzo, Giacani (75' Bocchini), Quadrini (70’ Scardini), Muratore. A disp. L. De Angelis, Roselli, Fabio, Bozzoni. All. Fabio Tocci.
Pisoniano: Celi, Pepe, Moreschi, Anselmi (77' Figlioli), Cioffi, Festa, Ansini (66' A. Deodati), Di Donato, Fazi (60' Iannuzzi), N'Diaye Saliou, Toscano. A disp. Medros, Ilari, M. Deodati, M. Festa. All. Giuseppe Di Franco.Arbitro: Giancola di Latina. Assistenti Arbitrali: De Lorenzo e Tamburini di Latina
Rete: 88’ A. Deodati.
Note: ammoniti Buglione (NT), Ansini (P), Urbani (NT), Di Donato e Toscano (P)
Il Pisoniano passa al “Roberto Ielasi” di Roma, tana della Nuova Tor Tre Teste, in una gara da tripla in cui le migliori occasioni sono state costruite da Di Donato e soci. Una partita per gli squisiti palati fini della tattica, che Fabio Tocci ha provato a vincere, quando ha tolto Quadrini quale schermo, davanti alla difesa, giocando con un 4-3-3 votato all’offensiva. Ma questa mossa, che avrebbe prodotto qualcosa, ha avuto l’effetto di z metri e spazio a un pacchetto mediano di elevata qualità come quello della squadra di Giuseppe Di Franco. Il gol partita è frutto di un grande guizzo del giovane Deodati, che si è incuneato nelle larghe maglie di una difesa troppo elevata, per poter chiudere all’88’, in occasione dell’episodio decisivo.Dopo un tiro di Quadrini che manda la palla alta al 3’, le chance da gol più concrete sono del Pisoniano, con Ansini che mette apprensione a De Angelis bravo a neutralizzare l’occasione con un gran balzo. Di Donato manda la palla a colpire il palo sinistro e vola qualche cartellino giallo ben utilizzato dall’ottimo Giancola di Latina. Un arbitro bravo, puntuale, capace di tenere in pugno la partita, e ben aiutato dagli assistenti De Lorenzo e Tamburini. Una terna di livello, per una partita importante. Vengono ammonito Buglione e Urbani, che esagera su Fazi. Buglione prova a costruire per Muratore, autore di un’apprezzata mezza rovesciata, che finisce sopra la traversa. Chi sbaglia certamente una buona opportunità è Brisciana, che tira debolmente dal limite dell’area, una volta giunto nei pressi di Celi, bravo a rimanere in piedi. L’idea che lascia la prima parte e che ritroveremo nella seconda è quella di una Nuova Tor Tre Teste che pecca e resta in difficoltà, quando cala il ritmo, presupposto che, al contrario, mette nelle condizioni ideali i qualitativi centromediani Di Donato e Saliou di gestire meglio i cambi di passo, le verticalizzazioni. Il secondo tempo registra un bel suggerimento di Brisciana per Urbani, che conclude alto da buona posizione. Celi chiude poi bene gl’angolo di tiro e Giacani (9’) tira a lato. Al 15’ Festa cerca Toscano, che non è in giornata, e De Angelis non si preoccupa più del dovuto. Di Franco spedisce in campo Iannuzzi per dare maggiore ordine, e il giovane Deodati per il più contenente Ansini, mentre Tocci prova a spostare gli equilibri togliendo il mediano che operava davanti alla difesa, Quadrini, per far posto a Scardini. Poco dopo Giacani lascia il posto a Bocchini, i primi due cambi a testa incoraggiano il possesso palla e le geometrie del Pisoniano. Torna in cattedra Ndiaye Saliou, che in verticale incoraggia al 43’ Deodati, bravo a saltare De Angelis e a depositare la palla con il sinistro in rete. E’ il gol che scuote la Nuova Tor Tre Teste. Che ci prova, a cercare la via del “botta e riposta”. Non arriverà, anche per l’ordine difensivo che Cioffi e Figlioli danno alla compagine del presidente Nazario D’Antoni. L’1-0 finale porta il Pisoniano ad agganciare gli stessi ragazzi di Tocci, e a vivere in coabitazione del Civitavecchia, tutte e tre a quota 16, a tre lunghezze dall’Albalonga, a quattro dal Rieti.
Ottimo l’operato della terna arbitrale. Un buon pubblico ha fatto da cornice a una partita non ricca di emozioni ma apprezzata per la rapidità, per gli scacchieri tattici presentati all’inizio e modificati in corso d’opera.
Mario Lenzini