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Il punto del girone A


articolo del 25/10/2010

Cerveteri, sei risultati

di fila: 3 “x” e 3 vittorie.

Ladispoli, segnale di carattere

Vona, si vada a far rispiegare il regolamento! Inadeguata la sua designazione.

Poi il Tanas ci ha messo del suo…

 

Partiamo da un presupposto, in questo commento del girone A. Il Ladispoli, pur con enormi difficoltà dovute al valore dell’avversario, al fatto di essersi trovato in dieci e sotto di un gol, ha avuto la meglio del Tanas Casalotti, e così facendo ha dato un segnale, quello che il campionato chiedeva, dopo l’errore anzi gli errori commessi con il caso Rinaldi. Si è rifatto sotto, insomma, e per di più contro una delle più dirette concorrenti alla lotta per il vertice. Fatto è che la testa della classifica ha parlato di due risultati a occhiali, con la Vigor Acquapendente che ha tenuto botta, contro l’Anguillara di Mazzoni, e, sempre nel pomeriggio, il Focene è uscito con lo stesso ottenimento dal campo del Trevignano. Ha guadagnato, per ciò, due volte, il Ladispoli, che ha accorciato per 2/3 le distanze dalle rivelazioni di questi due primi mesi di campionato.

Matematica spicciola - Sono 19 i punti delle battistrada, 16 quelli della formazione di Primavalle, 15 del Ladispoli e, altra che ha guadagnato, 14 quelli del Montefiascone. La squadra del presidente Lorenzo Minciotti ha ribaltato il risultato che incredibilmente stava patendo in casa, e non si capisce se i problemi del “Monte” siano di natura fisica, ma riguarderebbero più di un giocatore, verrebbe da pensare, o di natura psicologica, legati alla concentrazione. Perché, è noto, la società dell’Alto Viterbese follie, davvero, non ne fa, avendo sopportato pure il commissariamento perpetuo, a un certo punto, del proprio comune. Fatto è che quando in radio è arrivata la notizia del gol di Stillo del Corchiano Gallese mi sono girato verso Andrea Formiconi e gli ho chiesto “sei fuori?! Ci deve essere un errore”. E invece no, direbbe Lucarelli! Un rigore di Ciorba e un golletto di Nobili hanno rimesso le cose a posto e ora il Montefiascone ha ripreso la Caninese; la squadra di Franco Mirto non è andata oltre lo 0-0 in casa con l’Atletico Vescovio, con i padroni di casa che .

Cartellino giallo o rosso ? Una tirata d’orecchie, infine, all’amico e collega Urso, che in diretta si è fatto scappare la definizione “un rigore generoso, che non c’era”, ma che ha avuto anche il coraggio e l’onestà di pubblicare sul sito del Ladispoli il clamoroso errore di un modesto arbitro come Vona di Frosinone, uno dei più inefficienti, per partite di questo livello. Se c’è un tiro in porta, spiegateglielo, e la palla sta per entrare, se fischi il rigore per fallo di mano, purtroppo, devi anche alzare il cartellino rosso nei confronti del difendente sanzionato. Ha scelto il giallo: è scarso o daltonico? Non rispondete: sarebbe preoccupante in entrambi i casi. Mandare un arbitro come lui per delicate sfide di vertice come quella del “Martini Marescotti” è stato un azzardo. Detto questo qui iniziano i pareri negativi sul Tanas che, avanti di una rete, e con un uomo in più, si è fatto rimontare da una squadra capace di reagire, e per questo lodevole. Che vincerà 2-1, alla fine. E si rimette in corsa. Ma la tirata d’orecchie è sostanziosa, per lo stimato Urso perché si è addormentato a vedere la partita senza che arrivassero le dovute variazioni allo studio centrale: alla prossima gavettoni! E a chi tocca nun s’ingrugni, per piacere. Tra di noi qualche risata è possibile, in quest’ambiente di permalosi.

A volte ritornano: sorridono sia Atene che Sparta – Parliamo delle realtà di via Aurelia, dopo quella ladispolana (a proposito, pubblico in aumento, dalle parti di via del campo Sportivo: significa che l’avvento di Umberto Paris è stata una cosa ben letta dalla città del 40°!); dunque Santa Marinella e Cerveteri. I giocatori di Mauro Mazzarini e Stefano Teloni hanno impreziosito il secondo mese di torneo, con tre vittorie consecutive, sistemandosi appena un punto sotto la Vigor Acquapendente (che tre li ha presi sul tavolo del giudice sportivo, sennò erano 10, quelli prodotti giocando); due reti di Mirko Lancioni e una del giovanissimo Corigliano, classe ’91, hanno fruttato il 3-2 imposto, a domicilio, dal Cerveteri alla Fortitudo Nepi sul biliardo erboso della via Nepesina, denominato “Mercante Nuovo”. Se uno legge la classifica, senza illudersi, ne deriva che parte dei punti che mancano a un bottino più ricco, per i verde-azzurri del giovane Teloni, e i piani di sopra, siano legati alla brutta partenza sofferta, matematica alla mano, con le attuali prime della classe. Dopo il rovino 0-4 di Focene, non una squadra qualsiasi, e la sfortunata sconfitta al 92’ patita da un’Anguillara accompagnata dal fratello della Dea Bendata, il signor 23…, sono arrivati tre pareggi, con il Montefiascone (1-1), a Tolfa (0-0), e con il Santa Marinella (2-2). Quindi le tre vittorie, che portano le statistiche a sei risultati utili di fila: va bene che la Virtus Cimini non sia una corazzata, eufemisticamente parlando, ma il 4-0 sul Real Monteverde (che si poteva risparmiare un ricorso antifilosofico!, e che verrà respinto, con tutta probabilità), e il 3-2 di ieri, a Nepi. Questo per dire che tra le outsider, una volta portati a regime tutti i giocatori, il Cerveteri ci potrà stare senza dubbi di tipo amletico. Troppe le perplessità sollevate da una tifoseria che dovrebbe avere più pazienza. Capisco l’aver partecipato a banchetti fatti di ostriche e champagne, e volendo anche belle fanciulle, ai tempi che sono stati, ma vivere bene in Promozione è segno di maturità societaria, al momento. E questo il club di uno dei caselli che non c’è (l’altro è quello di “Santa”) lo sa bene.

Il Santa Marinella rispolvera un ottimo Bentivoglio e permette al club frontiano di cogliere tre buoni punti a Carbognano sulla disastrosa Virtus Cimini – 8 sconfitte su 8 - per collocarsi a quota 11, e di riprendere il modesto Real Monteverde di questi tempi, che perde 2-0 in casa dal Tolfa (ora a 10), e l’irritante La Storta di questi periodi, con la squadra cassia che non va oltre lo 0-0 al Sant’Eugenio con il Pianoscarano. Che, detto tra noi, non mi sembra proprio il Barcellona, lontano dal campo di Carmine.

Una nota sul Trevignano: che dite, ha cominciato a carburare? Penso che vada tenuto d’occhio, questo sodalizio giovane giovane. Il tempo ce ne racconterà di più, sul suo percorso.

A proposito dei caselli che non ci sono. Pensate che qualche tempo fa un noto cazzaro delle mie attuali parti, mi chiese il rimborso dei due caselli di Cerveteri e Santa Marinella. Definirlo così è anche poco. Dire che è attaccato ai soldi è come dire che io sono corposo. Non basta.

Massimiliano Cannalire

(ha collaborato Andrea Formiconi)

 

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