Eccellenza B: Bene Sora e San Cesareo. Benissimo la Vis Artena
articolo del 15/11/2010
BENE SORA E SAN CESAREO. BENISSIMO LA VIS ARTENA Calo della capolista, alla seconda sconfitta esterna consecutiva, dopo Nemi. E mercoledì arriva l’esame di Coppa, con la Vigor Guadagna il Sora e con i bianco-neri va bene il San Cesareo: passano alla cassa i primi della classe, oggi modesti, perché cadono di fronte alla prima, vera Vis Artena di qualità in queste prime undici partite. Questa la prima valutazione da fare, dopo l’undicesima giornata, che ha visto la squadra bianco-nera passare a Roma, sul Torbellamonaca, con i gol di Ferreira (53’) e Simeoli (56’), e l’avvio del secondo tempo è stato ben altra cosa, rispetto alla prima frazione. La Vis Artena si è ricordata di essere una grande squadra e lo ha fatto vedere a un’edizione sciapa e priva di compattezza quale è stata la capolista, che, per inciso, non conosce pareggi, e, quando perde, ciò accade di misura. Il record, infatti, che presenta la formazione di Sandro Pochesci, allontanato – cosa curiosa – a Terracina dopo che la sua squadra ha segnato il 2-0 (…), dice di nove vittorie e due insuccessi, con il Sora, ora, a un punto. Non guadagna anzi rallenta il Tor Sapienza, che ha provato, dopo essere stato raggiunto da un’orgogliosa Diana Nemi, a rimettere le cose a posto, subendo un secondo pareggio. E’ andata così: rete di Caverni, un eurogol, al 4’. Pareggia Marconi, con un’altra realizzazione da ricordare, all’84’. Corsi si ricorda di avere grandi potenzialità, e le mostra tutte nel parziale 2-1, all’88’, e D’Ambrosio fissa il punteggio sul 2-2 finale all’ingresso dei minuti di recupero. E invece ci crede fino in fondo il San Cesareo, che approfitta della bagarre creatasi dalle parti del vertice, per provare a rientrare prima del giro di boa. Intendiamoci: bisogna stabilire se vedere il bicchiere mezzo pieno oppure quello mezzo vuoto. Perché da una parte la compagine di Fabio Lucidi va applaudita, per aver concretizzato una domenica balorda; dall’altra va richiamata a prove di maggiore sostanza, soprattutto in difesa, perché concedere due realizzazioni al Roccasecca San Tommaso, che segna con il contagocce, è cosa su cui occorrerà riflettere. Ad attenuante generica si rifanno le assenze di Cavaliere, Antonini e Reali, e Rubino ha dovuto giocare per forza, con Rocchi altrettanto costretto a giocare per necessità organiche. A questo si assommi l’espulsione di Razzini, che ha complicato non poco la vita alla squadra rosso-blu. La Vigor Cisterna vince 3-2 sul Formia in una partita affatto facile, al punto che sul 2-1 gli ospiti reclamano un calcio di rigore, che probabilmente ci stava; segna Borrino al 5’, pareggia subito Scipione al 16’. Nuovo vantaggio cisternese in apertura di ripresa, con Venerelli, che replica al 37’; in mezzo il suddetto, equivoco episodio. Al 39’ Ferrara prova a riaprire la partita ma non basta: la Vigor se n’è già andata, a quota 19. Il Lariano prova a battere il Terracina, con cui gioca alla pari, e va avanti con una punizione di Ronchetti (22’); il gol dei pareggio dei tigrotti arriva al 13’ della ripresa, con Reppucci che, ancora una volta, toglie le castagne del fuoco alla modesta formazione terracinese di questi ultimi tempi. Il Ceccano riscuote tre punti d’oro, per il brutto momento passato, come i tre gol che ha rifilato alla Roma VIII in via di “dismissione”; segna subito Meneghello, raddoppia Lucchetti, accorcia il valente giovane Giuliani, classe ’88. Ma non basta perché la squadra ciociara segnerà ancora, con Tommaselli. Il Marino ha avuto ragione del Morolo, con un’autorete di Casale e il gol di Novembrino, non controllato a dovere da una difesa-colabrodo quale si è rivelata la compagine del presidente Costantini. Il derby tra Anitrella e Monte San Giovanni Campano si decide in apertura, rete di Foglio al 5’ per i padroni di casa, e in chiusura, con il pareggio di Colò, al 94’. Finale 1-1 e domattina, nei bar della zona, si potrà procedere agli sfottò di rito, che costituiscono il sale sulla pietanza di questo tipo di calcio. Massimiliano Cannalire