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Lupa Frascati-Vigor Cisterna 2-0


articolo del 18/11/2010

 

Coppa Italia: Lupa Frascati - Vigor Cisterna 2 - 0 (0 - 1)



Lupa (4-4-2, 3-4-3, 4-4-2): Pagano 6,5, Marcelli 6, Marziale 6 (46’ Traditi 7), Festa 7, Gagliarducci 7,5 (68’ Martellacci 6,5), Santoni 7,5, Ognibene 6, Masini 5, Guardabascio 5,5, Jimoh 5, Ferri 7 (63’ Ranieri 6,5). A disp. Paoletti, Pedrocchi, Martellacci, Tiengo. All. Sandro Pochesci 7.

Vigor Cisterna (4-4-2): Leone 6,5, Chiarucci 6,5 (74’ Fiorillo 5,5), Borrino 3, Frasca 8, Arduini 6,5, Arena 5, Iommazzo 6,5, Frattarelli 5,5, Favano 5 (60’ Chiaraviglio 4), Garat 6,5, Sagramola. A disp. Marino, Marseglia, Magni, Mercuri, Onorato. All. Maurizio Promutico 7.

Arbitro: Sig. Ugo Bertoldi 6,5. Assistenti Arbitrali: Sigg. Bernabei (8) e Santori (7)di Roma 1
Reti: 49’ Ferri, 87’ Santoni.

Note: espulso Chiaraviglio al 92’ per somma di ammonizioni. Ammoniti Marcelli, Santoni, Ognibene, Guardabascio, Jimoh (L.), Arduini, Borrino, Frasca. 150 spettatori, giornata di sole con temperatura frizzante e presenza costante di vento.


Dal nostro inviato all’8 Settembre di Frascati (Roma)


La Lupa Frascati passa il turno superando lo 0-1 dell’andata e segnando due reti alla Vigor Cisterna, ma, per stessa ammissione del suo allenatore, è stata “fortunata, molto fortunata”. Il che tradotto dal vocabolario di Sandro Pochesci da Borghesiana et Torbellamonaca, significa: “Prendo per buona una qualificazione utile alla semifinale, ma di certo non mi è piaciuta la squadra”. Non è per andare ad interpretazione ma la Lupa vista in campionato è ben altra cosa, quella di oggi ha lasciato il primo tempo ad una gagliarda avversaria. I difetti e i pregi della formazione pontina sono i seguenti: la compattezza, il gioco in verticale, i meccanismi tra i due attaccanti, parte delle cose positive. La disattenzione in difesa, i clamorosi errori in zona-gol, uno di Iommazzo dieci minuti prima dell’intervallo, l’altro, assurdo!, del giovane Sagramola, a un quarto d’ora dalla fine. Sono questi, i due episodi che hanno lasciato il casello della qualificazione spalancato in favore della Lupa Frascati odierna, che ha ringraziato e ne ha sfruttato i benefici. Ma, ai rilievi della Vigor Cisterna, vanno aggiunte due cose, tutte antipatiche da osservare, dalla tribuna: innanzitutto il colpo proibito e antisportivo che un nevrotico Borrino rifila a Guardabascio a pochi minuti dalla fine, quando invece i nervi andrebbero mantenuti saldi, per giocarsi le chance rimaste in sospeso. Infatti alla squadra di Promutico sarebbe bastata una realizzazione, pur avendone prese due. Il gioco ruvido messo più volte in pratica, e per fortuna ci sono le immagini, in questa regione di permalosi, a testimoniare quanto qui riportato; gioco duro che Bertoldi non ha punito a dovere, in almeno tre, quattro circostanze, tra primo e secondo tempo.
Sul piano del gioco è piaciuta, e avrebbe meritato la qualificazione, la formazione detentrice, che invece passa, per uno strano e ingeneroso destino, sotto il ponte della rivincita: infatti lo scorso inverno è stata la squadra cisternese, all’epoca allenata da Francesco Montarani, che oggi opera con costrutto nel Fidene settore giovanile, a battere la Lupa nell’ultimo atto regionale della stessa competizione.

La cronaca – Al 15’ Guardabascio, viste le poche possibilità di concludere, si traveste da rifinitore, e spedisce un morbido pallonetto in verticale, nell’area ospite, che Masini alza di poco, sull’uscita del portiere. Al 16’ Garat semina il panico nelle retrovie di casa, saltando Gagliarducci e un incerto Marcelli, che non proteggono adeguatamente il pallone; deve rimediare con il corpo, sul tiro di punta del puntero argentino, il portiere Pagano. Palla in angolo. Sul quale Borrino, di testa, dal centro dell’area, manda la palla di parecchio alta.
Al 28’ gran palla di Iommazzo dalla destra, per Garat, il cui colpo di testa è respinto ma non neutralizzato del tutto da Pagano; la sfera ballonzola nei pressi della linea bianca e il portiere la ricaccia con un balzo da terra, verso la parte centrale. Primo segnale per la Vigor che non è giornata. Al 35’ Iommazzo si mangia la terza palla gol dell’incontro, per il team di Promutico, ma è incredibile, l’evento; entra in area recuperando una palla al limite, e, con una finta, manda in bianco, ingenui entrambi, Gagliarducci e Santoni. Una volta giunto davanti al portiere chiude troppo il rasoterra di collo destro, e la palla esce di venti centimetri rispetto al palo più lontano. Da mettersi le mani nei capelli.
E’ un’altra Lupa, quella che si presenta in campo. Troppo brutta, disorganizzata nel gioco offensivo, piena di errori, quella del primo tempo. Pochesci inserisce Traditi, un centrocampista di quantità, per un difensore, Marziale, passando a tre dietro e a tre davanti. Al 4’ va in gol la Lupa Frascati, con un’insistita di Ognibene, bravo a sganciarsi con tanto di cross in mezzo per Guardabascio. La palla è lunga e arriva a Masini, il cui tiro è respinto alla grande da Leone ma termina sui piedi di Ferri, lesto a spedire il pallone sul primo palo con un sinistro rasoterra. Come dire al posto giusto nel momento giusto, nella giornata giusta. L’1-0 scuote la Vigor Cisterna ma l’impressione generale che detta la seconda frazione è quella di tanto gioco in mezzo al campo, e poche occasioni. Al 10’ Ferri alza la mira da buona posizione. Al 19’ Festa ci prova col piede mancino ma il tiro è parato da Leone. L’azione che conferma la giornata contraria della Vigor Cisterna arriva poco dopo la mezz’ora, e, nel frattempo, la Lupa è tornata a quattro dietro dal 23’ in poi, con l’arretramento di Festa quando Martellacci prende il posto di Gagliarducci, bravissimo al 18’ a chiudere in spaccata. Anche se sembra l’episodio che determina un infortunio per il roccioso difensore frascatano. Fatto è che al 32’ una grande discesa di Frasca, migliore in campo, vede il suo cross smanacciato dall’insicuro Pagano, che oggi ne ha combinate due, tre degne di “Mai dire gol”; la palla è rimessa al centro, altezza dischetto di rigore, anzi, più avanti, per Sagramola. In tribuna e in telecronaca sta per arrivare la parola “Gol!”, ma, incredibilmente, il pallone sbatte al centro della traversa e la difesa libera. Ed è il segnale che, come accadde tanti anni fa, in un incontro di pugilato passato alla storia, Oliva contro l’argentino Sacco, che valse il mondiale per il boxeur napoletano, possa vincere chi ha giocato meno proficuamente. Cosa che si materializza al 42’ quando da un perfetto angolo di Ognibene, Arena e soci si perdono uno del tempismo di Santoni, autore di un colpo di testa nell’area piccola (!), con la sfera che supera l’immobile Leone. E’ il 2-0 che fa saltare i nervi alla bella Vigor vista nella prima parte, e alla volenterosa squadra di Promutico. Borrino colpisce a palla già partita, da dietro, con violenza, Guardabascio, e qui, il buon Bertoldi di Roma 2 perde l’occasione per applicare il regolamento, a pochi passi da lui. Sbaglia a girarsi, il fischietto romano: errore grave! Non è finita perché i minuti di recupero sono tre. Sul secondo c’è un fallo segnalato dall’ottimo assistente 1, al di fuori dell’area di rigore, sulla destra dell’attacco cisternese, che la Vigor vorrebbe giudicato interno ai sedici metri. Ma il signor Bernabei è lì, a una decina di metri, e ne nasce una punizione che fa scaturire un calcio d’angolo. Sul quale Chiaraviglio colpisce palesemente il pallone con la mano: viene ammonito per la seconda volta e quindi espulso. E, dopo il fischio finale, darà vita a una brutta scena con qualche frase e la mano puntati verso il direttore di gara romano. Cose di certo non da atleta. Se lo ficchino in testa, lui e Borrino: un giocatore, per essere ritenuto tale, può sbagliare, ma non confondere un campo di calcio per una balera o una palestra di pugilato. Omettendo di rappresentare una società sportiva e i tanti sforzi che si fanno per mandarla avanti.
La Lupa Frascati, dopo un ulteriore minuto di recupero, accede alla doppia semifinale contro i cugini del Marino, cogliendo una grande rivincita, e, pertanto, cancellando la finale persa quasi un anno fa.

La direzione di gara è apparsa più che sufficiente anche se ha permesso il gioco ruvido ospite, e l’ammonizione a Jimoh, primo dei due rilevanti errori prodotti, è apparsa esagerata. Ha lasciato giocare, nel primo tempo, e in generale avrebbe fatto bene, a parte due ammonizioni che mancano nel primo tempo. E altrettante nel secondo: l’errore assurdo è la mancata espulsione di Borrino, ma qui la colpa è dell’assistente 2, che non vede o fa il “democristiano”. Sul piano atletico l’arbitro, che ha figurato molto bene, domenica, nella sfida che deciderà, probabilmente, il girone B della Promozione (La Sabina-Monterotondo è finita 3-3 con un assistente che ha sulla coscienza una rete buona annullata ai padroni di casa, n.d.r.), è stato sempre presente, e di fianco ai giocatori; il che significa che certe polemiche le ha tenute a distanza. Sul secondo tempo ha diretto serenamente, evitando di dialogare oltre il lecito con gli atleti. E’ stato un Bertoldi apprezzabile, ma poteva fare di meglio. Ottimo Bernabei, discreto l’assistente 2. Sugli off-side bravi davvero, quelli che un tempo si definivano guardalinee.

 

Massimiliano Cannalire

 

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