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Promozione A: il commento

articolo del 22/11/2010

La dodicesima giornata ha consegnato una gran dote al Montefiascone e al Tanas Casalotti, brave ad approfittare dello 0-0 uscito dal big-match del “Martini Marescotti” tra Ladispoli e Anguillara. Bella, la partita di via del campo sportivo, interessante quella che il Montefiascone si è aggiudicato con una punizione di Calistri, per avere ragione di un Pianoscarano meritevole e determinato oltre il lecito pensare. Tutto questo in un turno che ha registrato due rinvii, quello di Canino, come ha detto il nostro direttore via radio, squadra cara a Raffaele Minichino che di secondo nome fa Canio, e quindi la derivazione è conseguente; e quello di Acquapendente, trasferta di buone cose sul piano turistico e gastronomico, che la Virtus Cimini dovrà effettuare di nuovo in versione infrasettimanale.
Il dettaglio suggerisce i gol del Tanas, 2-1 all’Atletico Vescovio, segnati da Pacchiarotti e Cossar, ma anche che, oltre all’aggancio in vetta a 26 punti del “Monte” sull’Anguillara, con il Tanas e il Ladispoli oggi a 23 c’è un certo Santa Marinella, che si è ripreso in modo caparbio, orgoglioso, umile, lontano dai riflettori, determinato, come è il suo presidente, Ivano Fronti. La compagnia di vertice è oggi corredata da queste cinque realtà, come del resto lo scorso anno, fino a due terzi del cammino, c’erano ben sette squadre. Non vanno sottovalutate né la Caninese di Franco Mirto, perché se vince il recupero con il Tolfa, si piazza a 24 e allora sono dolori, per le altre, pur in assenza di responsabilità da vetta, per la squadra della città famosa per un ottimo olio. Né il Focene, che pure è uscito con uno 0-0 dal campo del Corchiano Gallese, con Giuseppe Porcelli che ottiene il terzo risultato consecutivo, e cinque punti in tre partite. Non male. E bravo anche a Giancarlo Carloni, che con la sua Fortitudo Nepi ha regolato un Real Monteverde in evidente calo: è la settima sconfitta. Che succede?
Degli incontri Ladispoli-Anguillara e La Storta-Cerveteri parliamo a parte, attraverso le sapienti penne di Maurizio Urso e Giorgio Attolico,
A.F.

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