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Eccellenza A: Pisoniano-Pescatori Ostia 4-1


articolo del 9/12/2010

PISONIANO-PESCATORI OSTIA 4-1 (2-1)

Pisoniano: Celi 5, Pepe 7,5 (88’ Censi s.v.), Ansini 8, Anselmi 6,5, Moreschi 6, Londi 7 (82’ Michele Deodati), Quaresima 7,5, Di Donato 6,5, Fazi 6,5 (66’ Alessandro Deodati 6) N’Diaye Saliou 7,5, Toscano 6,5. A disp. Patelli, Ilari, Valdastri, Spoletini. All. Giuseppe Di Franco 7,5.

Pescatori: Bellini 5,5, Cozzolino 5,5 (67’ Alesi 5,5), Riva 5,5, Taveri 5, Vulpiani 6 (59’ Zezza 5,5), Morrone 6,5, Rito 6,5, Casaldi 6,5, La Liscia 6 (64’ Capozzi 6), Ascione 5.A disp. Stampone, Del Giudice. All Antonio D’Auria 7.

Arbitro: Sig. Ruggiero di Roma 1 (8). Assistenti: Guglielmi (7,5) e Colizzi (8) di Albano Laziale.

Reti: 5’ Quaresima, 8’ Casaldi, 45’ Toscano; 85’ Pepe, 87’ N’Diaye Saliou.

Note: ammoniti Fazi (simulazione), Taveri e Morrone (gioco falloso), Celi (perdita di tempo), tutti per condotta scorretta. Giornata di nebbia, 60 spettatori circa. In tribuna presenti il presidente degli arbitri laziali, Neno Ceccarelli e l’osservatore Sergio Coppetelli, già arbitro di serie A.

 

Dal nostro inviato al “Comunale” di Bellegra (Roma)

Il Pisoniano batte 4-1 la Pescatori Ostia nel recupero della tredicesima giornata ma non è stata un’impresa facile, per la formazione di Giuseppe Di Franco, perché la volenterosa squadra di Antonio D’Auria ha giocato, come suole fare quasi sempre, a viso aperto. Il problema della Pescatori è che risulta leggera, davanti, e, per eludere le spese dei grandi nomi, troppo giovane, rispetto a un avversario attrezzato, pesante, in mezzo come in attacco, pur nel giorno dell’assenza, per un turno, di Cioffi al centro della difesa, e di Figlioli. Il punteggio ha preso il largo negli ultimi minuti e se l’esperto allenatore deve ingrandire i peli sull’uovo ne dovrebbe evidenziare due. Primo: l’errore dei difensori in occasione della rete giallo-verde, su cui il portiere Celi ha più di mezzo gol, sul groppone. Secondo: l’aver rischiato di lasciare troppo spazio, dopo il quarto d’ora del primo tempo, a parziale pareggio già avvenuto, e a metà della ripresa, quando alla Pescatori è stata concessa l’idea di poterci provare, più per allentamento dei mediani che per reale consistenza del pacchetto centrale litoraneo. Quando la formazione di Nazario D’Antoni e mister Di Franco si è rimessa a correre, con Pepe e Ansini, i migliori in campo, con un ispirato e volenteroso Quaresima, con la consueta grinta di Ndiaye Saliou e la cabina di regia di Di Donato, con la buona volontà di Toscano e di tutti i suoi compagni, si è vista la vera e ritrovata capolista. Che ha lasciato lo scettro solo dall’8 al 45’ del primo tempo. Detto tutto ciò il Pisoniano ha legittimato quanto di buono fatto nelle precedenti otto vittorie, questa è la nona in quattordici partite del girone di andata, oltre ai cinque pareggi: resta, la realtà empolitana, l’unica compagine imbattuta di ben 36 dicasi 36 squadre della categoria regina. Sono numeri, e contano per quanto pesano.

La cronaca – Prima che scocchi il 5’ il Pisoniano ritrova la bussola, con un convinto guizzo di Giuseppe Ansini, sulla sinistra, con un deciso dribbling su due avversari; il terzino fluidificante sinistro va sul fondo, mette un gran pallone sul primo palo, su cui arriva come un consumato attaccante, dalla destra a tagliare, Quaresima, che di testa manda la palla nell’angolo (alto) opposto. 1-0 Pisoniano. Ma dura tre minuti perché Moreschi e un Anselmi che necessita ancora qualche gara per tornare al top della condizione lasciano spazio al coraggioso Casaldi, su cui sarebbe anzi è in largo vantaggio il portiere Celi, che si attarda come una moviola. Risultato: zampata a lob del numero 9 della Pescatori e palla che entra non lontana dal palo sinistro, vanificando il tentativo di evitarne l’ingresso in rete. Il primo tempo vede ancora il Pisoniano giostrare di più sia per pressione che come possesso di palla. Al 14’ Morrone mette un invitante pallone al centro dell’area, dalla corsia destra, con La Liscia che tenta di arpionarlo con la punta del piede destro, ma l’impatto fa intervenire senza alcun problema Celi. Al 16’ un’insistita azione di Saliou porta Quaresima nell’area, sulla sinistra; dribbling secco e collo mancino che vede la palla finire sull’esterno della rete. Al 20’ Cozzolino crossa, Casaldi va allo stacco di testa, con la sfera che si alza di poco rispetto all’incrocio dei pali alla destra di Celi. La prima ammonizione succede dopo un fallo subito da Fazi che accentuerebbe un secondo contatto e, poco dopo, la stessa sorte, ma per una rudezza che meritava, forse, il “rosso”, tocca a Taveri. Sottile, la linea di confine, ma è stata un’entrata a martello. Primo errore di poche sbavature, per una gara diretta molto bene, per il resto, dal romano Ruggiero.

Al 25’ Quaresima si prende l’iniziativa di incoraggiare il salto di Londi che, pure lui di testa, manda alto di un metro buono. Toscano è stato inguardabile, impreciso, ha perso palloni per tutto il primo tempo: irritante, persino, per il suo pubblico. Al 45’ quando Ansini gli serve una signora palla va alla zuccata in controtempo; l’impatto non è forte, ma è preciso, e si sposa con la stabilità di Bellini, che può solo guardare: 2-1 e primato riacciuffato.

Il secondo tempo propone poca roba, per il tabellino. Al 29’ Pepe si sgancia sulla destra con grande efficacia, e il suo traversone basso attraversa tutto lo specchio della porta senza che Toscano lo corregga; sul palo più lontano ci arriva con un minimo ma decisivo ritardo Londi. Sfera sul fondo. Il che lascia la partita aperta e, come nel quarto d’ora iniziale della ripresa la Pescatori tenta di portarsi con frequenza, avanti. Al 32’ Morrone da buona posizione ha stretto il destro, con la palla abbondantemente fuori, poi si rende protagonista, dopo aver subito un fallo, di un intervento brutto, assai, perché prodotto ai danni di Pepe, a palla già partita sulla tre-quarti avversaria. Il giovane numero 2 del Pisoniano non le manda a dire e deve intervenire con le brutte l’arbitro, che ammonisce l’ingenuo 7 di D’Auria. Intelligente l’arbitro Ruggiero, nel richiamare Pepe, che era partito come un “picchio” a spiegare come ci si comporta all’avversario di turno. Sbaglierà, il direttore di gara, a non richiamare il portiere Celi, che ammonisce in modo esagerato.

La sensazione che la partita vada chiusa e che non si debba giocare con le coronarie dei tifosi pisonianesi si materializza una volta di più, al 34’, quando un signor giocatore di nome Saliou spedisce un diagonale rasoterra dalla tre-quarti all’ingresso in area per il subentrato Alessandro Deodati; primo controllo buono, secondo lungo, arriva nei pressi del portiere, e in spaccata prova ad accarezzare la palla, che si inarca e si adagia sulla retina della traversa andando, per inerzia, oltre. Si sprecano, i dissensi, in tribuna. Un uguale assist, al 40’, con la benedizione di Quaresima e due volte di Toscano che aveva avviato l’azione, manda sul fondo, in area, Pepe, che batte il portiere con un preciso interno destro, per il meritato 3-1, che blinda gioco, partita e…primato. Un’ulteriore, accademica azione geometrica sviluppata da Pepe e lavorata da un grande Quaresima manda al tiro dal centro dell’area Saliou, che di collo manda la palla nell’angolino alla destra di Bellini, per il 4-1. Così finisce. Domenica alla prima della classe tocca il Fregene, con il pensiero, malizioso, di sperare in una “X” che giunga – via internet – dal “Manlio Scopigno”, tra Rieti e Albalonga.

Massimiliano Cannalire

Per inciso: alla partita c’erano solo due elementi, impegnati nello scrivere, nella ristretta e corta tribuna del “Comunale”, uno di uno storico quotidiano romano, l’altro eccovelo. Voglio vedere cosa scrivono da altre parti. A fenomeni da tabellini telefonici, copia e incolla. Piccoli (aspiranti) giornalisti crescono…

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