Il punto del girone B di Max Cannalire/LA LUPA SI TIENE A 4 DAL SORA
articolo del 10/1/2011
La Lupa si tiene a 4 dal Sora. Che replica, in rimonta. Male Lariano La Lupa Frascati vince il derby personale di Sandro Pochesci per 5-1 nel silenzio del “Carlo Panichelli”, laddove è cresciuto, in Eccellenza, l’attuale tecnico della capolista, dopo le sue avventure in Prima Categoria e Promozione a Borghesiana. Venerdì sera una accesa discussione per motivi diversi da quelli connessi al campo, alle vicende agonistiche, ha indotto la società di Federico Giumento a sollevare dall’incarico Lino Vergili, con Fabrizio Fiaschetti che è andato in panchina, da ex capitano e libero del Torbellamonaca, ma, soprattutto, da allenatore della juniores casilina. E per il futuro, a proposito, si pensa a tre nomi, da dirimere tra qui e martedì sera, se basta. Il primo è quello di Fabrizio Durante, già allenatore dell’Almas che giunse primo a pari merito, a quota 81 punti, con il Cassino di Sandro Grossi, che dovette ricorrere a un “miracolo in riva al mare”, al 94’, a Formia (!....), per arrivare allo spareggio di Anagni, per vincere quel torneo di Eccellenza. Durante è anche stato campione regionale juniores l’anno dopo che l’Almas aveva ottenuto il primo dei due allori laziali con Angelo Grande sulla panca appio-tuscolana. Il secondo nome è quello di Roberto Giovarruscio, già pupillo di Paolo Fiorentini nelle giovanili del Savio, e non uscito bene da una recente avventura in Promozione, a Lariano, pur deciso ad affrontare il salto di categoria. E il terzo nome è quello di Mario Lenzini, già tecnico di base a Tor di Quinto e San Lorenzo, del Ceccano in serie D, del Civitacastellana per due volte in Eccellenza, del Terracina e del Castel Madama. Intanto la Lupa passa a via Santa Rita da Cascia per 5-1 e mette pressione alle altre. Il bottino della quattordicesima vittoria giallo-rossa su diciotto partite (per il resto due le “X” e due le battute d’arresto) è così riassunto: al 22’ azione lavorata per Guardabascio, che finalizza. Due minuti dopo in rete va Polverino e, al 45’, su un generoso rigore, accorcia le distanze Marozzi. Sale in cattedra Ferri, il Ferri di questa gran parte della stagione disputata, che va in rete al 20’ della ripresa, e al 37’, e prima del fischio finale Jimoh Azeez timbra il cartellino. Nel pomeriggio la Diana Nemi fa anche una bella parte, al “Tomei”, andando in vantaggio al 14’ con il bravo Chialastri, situazione che conserva, al riposo: tra il 7’ su azione, rete di Scuoch, e il 15’ su rigore, Scarpato, la squadra di Luiso rimette a posto le cose, sorpassa i nemorensi di Aldo Salerno, e, nel finale, chiude il discorso con l’ennesimo gol di Simeoli. Il Terracina ferma sullo 0-0 un San Cesareo che non si è saputo esprimere sui reali livelli di spessore collettivo di cui si può vantare la formazione di Fabio Lucidi, e anzi, alla fine il pareggio può essere considerato un segnale sufficiente, in vista del rush finale, anche se oggi porta a guadagnare la Lupa e il Sora due lunghezze delle tre lprodotte nella prima giornata di ritorno, oltre all’avvicinamento a tre punti del Tor Sapienza, che è stata anche a lungo la seconda della classe. Infatti la squadra di Gino Santamaria e mister Marco Ippoliti passa di misura sul campo dell’Anitrella, laddove altre hanno avuto diversi problemi, tra campo dal fondo particolare, diverso, e “ambientino” da salotto di letterati ed esperti di filatelia…. Prima di arrivare al commento di ulteriori e sterili tre pareggi, vanno sottolineate le vittorie della Vis Artena a Marino e del Formia, in rimonta, nel deserto di Palazzo Condotto, a spese di un corrucciato Monte San Giovanni Campano, in questa situazione discretamente distratto e ingenuo. Andiamo con ordine: al “Domenico Fiore” spettacolo di colori, di famiglie e osanna, per gli eroi del primo, grande trofeo conquistato dalla società di Antonio Esposito e mister Manolo Patalano. Ma quello che abbiamo visto in TV sulla partita con l’Artena dimostra l’inesperienza, la modestia, l’incertezza di un arbitro come Chindemi, oppure questo è un fenomeno, un paraculo. Vi spieghiamo meglio. Sul 2-1 per gli ospiti ci sarebbe un gol segnato da Novembrino, che però è in fuorigioco, e allora l’arbitro, che ha interrotto il gioco prima della conclusione, non volendo penalizzare la squadra di casa, decreta un calcio di rigore. Quale sarà esatta, delle due scuole di pensiero? Diciamo che il primo gol Morici l’aveva segnato partendo con un fallo di mano, nel controllare la palla, poi ci sarebbe stato il pareggio di Turazza, prima della doppietta personale dell’ex campione d’Italia con il San Lorenzo! Diciamo che tra il primo episodio e quello del 97’ il Marino non rimane contento, anche se a questo stato umorale contribuisce il volo plastico che produce Trinchera, portiere classe ’90 ex Vigor Perconti, sul penalty tirato da Novembrino. E subito dopo arriva il fischio finale con i tre punti che rappresentano una restituzione dei crediti che aveva accumulato la compagine allenata da Paolo D’Este. Da rimarcare una cosa, importante: i due allenatori, che escono abbracciati, contribuiscono in modo determinante a evitare che qualche sprovveduto, tra i loro giocatori, finisca la partita come non si dovrebbe mai. Applausi a Paolo e Manolo: BRAVISSIMI! COSA RIMARCATA DA UNO DEI LETTERATI CHE ASCOLTIAMO SUI CAMPI OGNI DOMENICA, TAL FEDERICO GIANNANDREA (ALTRETTANTO BRAVO!). Al “Nicola Perrone”, con gli spalti praticamente vuoti, passa per primo il Monte San Giovanni Campano, con Silvestri, su calcio di rigore, al 25’; la replica arriva a inizio ripresa con Riccitiello, e il punto decisivo, il Formia lo segna al 41’, con Mariniello, uno dei diversi arrivi alla corte tirrenica, della seconda parte di stagione. Finisce 2-1, peccato che a goderselo fossero in pochi, e adesso la squadra ha 19 punti, e sfrutta lo 0-0 pomeridiano di Morolo-Roccasecca per passare una settiman tranquilla, visto che le due realtà della provincia di Frosinone sono ora a tre lunghezze (16). Bel punto colto dal Ceccano a Cisterna, finale 2-2, mentre una tirata d’orecchie va di certo fatta, e di brutto, alla mancaza di carattere, di concentrazione, di palle, se vogliamo, al Lariano, che non va oltre l’1-1 interno con la Roma VIII. Che occasione sprecata, per i giocatori di Ferretti, adesso a 30 ma che avrebbero avuto, in caso di vittoria, la stessa dote della Vis Artena, con tanto di replica del quinto posto ottenuto il 23 dicembre. Che sciuponi! Applausi, di contro, a Franco Pagliarini e ai suoi giocatori. Dicevamo di una modesta Vigor Cisterna, in vantaggio con Chiavaro ma ripresa da Colafranceschi, e, addirittura, nella seconda parte, sotto per merito del gol di Egidi. Nel finale pareggia Garat, ma che sofferenza. I pontini sono ora a quota 28 ma difficilmente la loro pattuglia parteciperà a qualcosa di consistente, quest’anno. Buon 2011 a tutti. Massimiliano Cannalire