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Il punto del girone B: se prima i punti erano 4, ora sono 2. Il San Cesareo anche guadagna sulla capolista


articolo del 31/1/2011

La Lupa Frascati gioca la solita gara d’attacco ma ha il grande demerito di non chiudere la partita con il Morolo: la gara si sblocca soltanto al 20’ del secondo tempo, su calcio di rigore, segnato da Guardabascio e concesso per un fallo di mano di un giocatore ospite, e Fasani pareggia al 46’ gelando l’8 Settembre. Si conferma bestia nera, la formazione di Antonio Gaeta e del presidente Angelo Costantini.

Il Sora vince il confronto diretto in casa della Vis Artena, con un calcio di rigore di Volante, concesso dopo un dubbio episodio che ha visto protagonista l’attaccante bianco-nero e il difensore romano in dote alla squadra di D’Este, Ciaciò, sanzionato con l’espulsione. Il fallo, raccontato via radio, lo commetteva probabilmente l’attaccante. Ne seguiva un’infrazione di Ciaciò, sanzionato con il rigore decisivo, e con il cartellino rosso. Dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa il Sora perde per analoga sorte Simeoli, e si gioca alla pari. In attesa di pubblicare l’articolo sulla singola partita il dato di fatto, classifica alla mano, è che il Sora guadagni due punti su quattro tornando ad accorciare le distanze dalla vetta. Dal punto di vista della Vis Artena, il risentimento, sì composto ma seccato, di Tommaso Maurizi, presidente e dirigente sempre lontano dalle polemiche: “Noi non vogliamo cose a favore, ma le cose giuste. Non è possibile sempre contro. Il settimo rigore che prendete contro. E nessuno a favore. Oltre a questo siamo stufi di essere sempre quelli che devono pagare il conto. Ci siamo seccati, e siamo veramente stanchi, di non essere rispettati e considerati”. Detto da uno come lui, è un’analisi da seguire, nelle dovute stanze. Perché chi conosce Maurizi sa che non parla mai al di fuori delle righe.

Nei giudizi raccolti tra domenica e oggi in diversi ci hanno detto di una Vis Artena intenta a fare la partita, ma anche di un pareggio che poteva essere per più pareri l’esito più equo. Questa sera mi farò una migliore idea venendo ospitato a TeleObiettivo, durante “L’occhio del gufo” per cui ringrazio pubblicamente Raffaele Minichino che mi ha concesso questa possibilità e quella di rappresentare in altra sede Sportinoro. Chiudendo la questione della gara del “Comunale” credo che sia Luiso che il tattico Iannicola sappiano bene che il gioco espresso ad Artena debba essere migliorato, nelle prossime tredici giornate. Non tutte le gare si possono far proprie come, ammirevolmente combattendo, accadeva parecchie domeniche fa a Cisterna. E’ una squadra che va avanti per inerzia, non di certo con costanza, nella costruzione di una elevata tessitura delle questioni offensive. I due tecnici di Sora lo sanno bene, essendo stati grandi atleti, e profondi conoscitori del giocattolo-calcio.

Il San Cesareo lo scorso anno perdeva due partite su due con il Marino, e una quest’anno, e come ha detto in radio Cesare Cantadori, dirigente rosso-blu, la partita di ieri è servita per ottenere una sorta di rivincita, nel massimo campionato, coi coccardati e valorosi vincitori della Coppa Italia regionale. I gol arrivano uno per tempo, al 16’ una pregevole punizione mancina di Balsamo, nel finale Neri, per il 2-0 finale. Nella contabilità spicciola della quarta di ritorno i ragazzi di Fabio Lucidi, abbracciato collettivamente per tenere lontano voci differenti, guadagnano non sul Sora, che resta alla precedente distanza, ma sulla capolista, rosicchiandole due punti su tre.

La notiziona è certamente l’aggressione al direttore di gara Vasselli di Roma 1 che l’ha indotto a dichiarare finita la partita tra Ceccano e Lariano, che era al riposo sullo 0-0, dopo le espulsioni di Turchetti e Chiavaro, e poi quella di Latini al rientro negli spogliatoi. Dove un energumeno si portava nei pressi del fischietto romano, figlio e nipote d’arte, peraltro, che riceveva, parrebbe, un paio di schiaffi da un rappresentante della squadra di casa. Che perderà un punto e pagherà in sanzioni, oggetto del giudice sportivo, al contrario del Lariano, beneficiario di tre punti d’ufficio. Ma il commento di Roberto Pinci, ieri, nell’immediatezza dei fatti, è stato talmente chiaro da non essere assoggettabile a equivoco: “Me rode, prendere tre punti così. Io sono abituato che ciò che ottengo me lo dà il campo, non situazioni come questa”. Bravo Architetto!

Il Tor Sapienza approfitta intanto dello stop artenese per tornare la quarta forza del campionato, con il gol di Guidi al 13’, un gran primo tempo e due pali colpiti, il pareggio subito da Monaco al 60’, d’accordo, ma anche la zuccata di Michele Florio, stopper valido quando si sgancia, che segna all’83’, per tre punti capaci di far proseguire la favola della Cenerentola di Gino Santamaria e Marco “Cocciante” Ippoliti. Bravi, davvero, anche se il Torbellamonaca non disponeva di Giuliani, ottima seconda punta, a casa da diversi giorni con lo zuccotto in testa, per la febbre.

Dalle zone delicate si tirano via il Terracina che passa sul campo del Roccasecca, con una rete di Rosi al 13’ del secondo tempo, e, prim’ancora, in mattinata, il Formia, che vince 5-0 nella tana della Roma VIII: tripletta di Mariniello, reti individuali del noto Peppe Medoro, e di Riccitiello, su calcio di rigore.

La Diana Nemi recupera una rete e ottiene un punto nel match casalingo con il Monte San Giovanni Campano, mentre l’Anitrella sembra non mollare mai: rete nel primo tempo di Lasconi, su rigore, viene espulso poi Chiarucci ma la Vigor Cisterna ha la forza di pareggiare, con gol di Frasca, all’85’, pur in dieci. Non è finita perché Carmassi va in rete al 93’. Tre punti di platino, per il morale, e per la classifica.

Massimiliano Cannalire

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