BORGO PODGORA-OLIMPIA 5-3
articolo del 13/2/2011
BORGO PODGORA-OLIMPIA 5-3 Podgora
Olimpia: Dolci, Latini, Martellotta, Stornelli, Sacchi, Iannarilli, Caviglia, Cecati (73’ Macchiaiolo), Mazzeo (77’ Rossi), Pascoli, Martellotta (83’ Tiberi). A disp. Stancati, Stazzi, Maroder.
Arbitro: Dante di Roma. Assistenti: Sigg. Bragaglia e Orsini di Frosinone.
Reti: 10’ Pascoli (O., rig), 22’ Lubirati, 25’ Forzan; 47’ Cecati, 56’ Mazzeo, 67’ Armeni, 79’ Casaburi, 93’ Ciasca.
Note: espulso all’85’ Iannarilli. Ammoniti: Ristic, Latini, Sacchi, Cannariato, Martellotto, Averaimo. Recupero: 2-4. Calci d’angolo: 3-1.
L’ennesima rimonta e l’ennesimo rigore fallito, il quinto in stagione e il secondo di Armeni, fanno da cornice ad una gara vibrante, che ha visto affrontarsi al "Bongiorno" il Podgora e un’Olimpia che, per quanto visto, di certo non merita il penultimo posto in classifica. Per dirla tutta i biancoazzurri di mister Paloni hanno fatto il bello e cattivo tempo, hanno spinto per i primi dieci minuti mettendo in forte difficoltà la retroguardia romana, poi al 10’ quando Ristic in uscita travolgeva Cecati, per un rigore nato da un presunto fuori gioco di Mazzeo e realizzato da Pascoli, hanno lasciato l’inventiva del gioco agli ospiti, autori di un buon calcio mettendo in forte difficoltà Aquilini e soci.
Non è stato facile per il Borgo Podgora rimettere diritta la partita: l’imprecisione e il perdurare del possesso palla ha permesso all’Olimpia di gestirla la partita fino al 19’ quando Latini strattonava Forzan per il secondo rigore di giornata fallito da Armeni che spedisce la palla tra le braccia di Dolci, andando ad incrementare la triste statistica del Podgora, che continua a fallire i tiri dagli undici metri. La squadra pontina, scossa per l’occasione mancata, carica a testa bassa e, nel giro di cinque minuti, pareggia prima con Lubirati, che di testa gira in rete una punizione di Casaburi, e con Forzan poi, che dal limite insacca di nuovo l’estremo ospite.
Sembra tutto in discesa per i padroni di casa, invece con la doppia marcatura la squadra di Paloni accusa di nuovo un calo di concentrazione, e il finale è tutto ospite, compresi i primi i quindici minuti della ripresa, periodo in cui Cecati prima e Mazzeo dopo infilano l’incolpevole Ristic da pochi passi.
L’uno-due non stordisce il Borgo Podgora, che, a partita quasi compromessa, decide di riprendere a giocare: il piglio è quello del primo tempo, ancora in svantaggio; Armeni sale sugli scudi, si incarica di tirare una punizione piazzando la palla sotto il "sette", per un pareggio troppo stretto sì, ma ad entrambe le formazioni.
Raggiunta la parità il Podgora non si accontenta, ritrova gioco, fiducia e gol con Casaburi, migliore in campo insieme ad Armeni, che, dalla sinistra, infila Dolci, senza pensarci due volte: 4-3. Il vantaggio locale spinge gli ospiti al pareggio, con i giocatori ospiti bravi, con frenetica determinazione, ad attaccare gli spazi arrivando dalle parti di Ristic, senza tuttavia impensierirlo; la ricerca del gol dei romani lascia spazio alle ripartenze locali, i quali, su due capovolgimenti di fronte, con Averaimo e Ciasca, mancano il gol che chiude la partita ma che allo scadere arriva ancora per mano anzi piede di Ciasca che infila di nuovo Dolci in uscita. Finale 5-3.
Quella vista oggi al "P.Bongiorno" è una partita dal doppio volto, con gli ospiti relegati in penultima posizione ma che di certo non meritano una sconfitta così pesante; la squadra romana è sembrata ben disposta in campo e solo l’imprecisione e forse il vantaggio acquisito ad inizio ripresa hanno allentato la forza dell’Olimpia. Il Podgora visto oggi fa paura, colpevole l’influenza stagionale, che ha debilitato gran parte degli atleti scesi in campo; l’undici di mister Paloni è salito sulle montagne russe, ha preso il pallino del gioco e poi lo ha lasciato agli avversari entrando in forte difficoltà, per poi riprenderlo nel momento più delicato della partita. La vittoria è meritata, soprattutto se maturata al cospetto di un avversario mai domo; dalla sua la forte personalità di alcuni uomini, che hanno saputo attendere e poi colpire gli avversari al momento opportuno. Non male per una squadra che oggi, 2° in classifica, e che ad inizio stagione nessuno o in pochi davano per protagonista.