INTERVISTA ALL'ALLENATORE DEL SETTEBAGNI ALBERTO DRAGO
articolo del 17/2/2011
Abbiamo raccolto il pensiero del tecnico del Settebagni, Alberto Drago, dopo il successo, nella ventitreesima giornata, della sua squadra in trasferta sul difficile campo del Torri in Sabina. C'è molto ottimismo da parte dell’allenatore" della squadra romana in vista del finale di stagione... Domenica scorsa, vi siete ripresi molto bene nella gara esterna contro il Torri in Sabina dopo la sconfitta contro la Nuovasuperiride… "Abbiamo vinto una gara difficile contro un avversario molto rispettabile che sta cercando di evitare i "play-out". Abbiamo fatto una bella prestazione sul piano del gioco che ci ha ridato morale dopo l'amaro ko interno contro la Nuovasuperiride La Rustica. E' inutile nascondere il fatto che nel girone di ritorno, i valori delle squadre sono molto più definiti rispetto a quello d'andata... Domenica prossima, al "Xrijes Gentes", arriverà la Sanpolese... Sarà una partita difficile che dovremo affrontare con ardore e concentrazione e quindi, sarà uno scontro diretto importante in "chiave-salvezza". Da ora in poi, saranno tutte "finali"... Il Settebagni punta sulla valorizzazione dei giovani in età di Lega? Certamente. Ho sempre allenato squadre di Settore giovanile e credo molto nella crescita dei giovani e ne abbiamo ben dodici in organico. Inoltre, la squadra è composta da un “mix” tra giovani ed esperti tra cui Pagella, Di Legge, Passerotti e Rocconi che hanno tutti militato in categorie superiori. Il nostro progetto va avanti da tre anni e sottolineo il fatto anche dei costi limitati della nostra compagine che possiede dei giovani talenti che vogliono mettersi in mostra. Abbiamo tanti elementi molto interessanti tra cui Illustrazione, attaccante classe ’90 e De Bartolo, esterno sinistro di centrocampo classe ’89 che è appena rientrato da un infortunio e domenica scorsa, è andato a segno contro il Torri in Sabina. Qual'è il vostro obiettivo? Vogliamo ottenere una salvezza tranquilla ma sia in casa che fuori dovremo lottare, gara dopo gara, cercando di dare il massimo giocando a pallone con tanta concentrazione. Stiamo disputando un campionato sempre in trasferta dato che non abbiamo un “nostro” terreno di gioco. E’ un grosso "handicap" che però ci fa andare avanti ugualmente. Voglio sottolineare il fatto che ci esprimiamo bene anche in trasferta oltre alle gare casalinghe. Inoltre, ci alleniamo all' "Angelucci" che non è omologato per la Promozione… Chi vincerà il campionato? e prime quattro squadre in classifica: La Sabina, Nuovasuperiride La Rustica, Monterotondo Scalo e Villanova hanno senza dubbio i favori del pronostico senza sottovalutare la Boreale che è una bellissima realtà con un allenatore molto preparato come Carlo Massimi che conosce benissimo l’ambiente. Non so se riuscirà a salire in Eccellenza ma può lottare fino alla fine per i “play-off”. Nel gruppo di testa, devo dire che il Villanova si è molto rinforzato nel mercato di gennaio e sta avendo un ruolino di marcia molto buono per fare il salto di categoria. Penso che sei-sette squadre possano lottare per il titolo… Ci credete alla salvezza? Assolutamente sì, nel modo più assoluto. Infine, cosa si augura per questo finale di stagione? Spero molto di vivere serenamente tutte le domeniche cercando di riuscire a trasmettere serenità e tranquillità alla squadra non solo attraverso i risultati ma anche con il gioco. Inoltre, voglio ringraziare la società nella figura del Presidente Giacomo Spaini che ci ha permesso, al termine di un progetto triennale, di arrivare a buoni livelli sia per la Prima Squadra che nel Settore Giovanile. Siamo infatti approdati in Promozione da tre anni e stiamo disputando anche i campionati Juniores d’Elite e Juniores Primavera con il “decano” degli allenatori: Gigi Lenzi, uno dei massimi esponenti del calcio giovanile ed apprezzo molto il fatto che il Settebagni creda molto negli allenatori di Settore Giovanile. Voglio fare un elogio a tutto il gruppo, guidato dal Capitano Belli, Fia e Torcolacci, tre “veterani” del Settebagni per il loro grande spirito di sacrificio in allenamento e su tutti i campi...” Giorgio Attolico