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Il punto del girone B: la Nuova Superiride ringrazia l'umile cenerentola Centro Italia!


articolo del 14/3/2011

IMPRESA

CENTRO ITALIA.

FUGA SUPERIRIDE

E ora capolista a Villanova: brividi d'alta quota!

 

L'impresa del Centro Italia che non ti aspetti. E' questo il motivetto non cantato del dopo-Sanremo che ha mandato al tappetto un'inconsistente avversaria, il La Sabina, sorpresa da tanto ordine, voglia di risalire la china, precisione nelle chiusure e nell'impostazione della manovra. Nulla da dire, insomma, se una pericolante, per un turno, manda al tappeto una delle due assolute protagoniste di stagione, riaprendo la speranza al Monterotondo Scalo, che nel frattempo faticava le sette camicie, per aver ragione della discreta Lodigiani di quest'anno. In tutto ciò la battistrada e primadonna Nuova Superiride La Rustica, come da pronostico, metteva tre reti nella porta del Palombara e altrettanti punti in saccoccia, rinforzando il suo primato addirittura meglio del Ladispoli nel girone A, nella spicciola contabilità del settimo turno di ritorno. Perché almeno, dall'altra parte, il Montefiascone ha pareggiato, mentre la formazione di Carlo De Angelis ha dormito per oltre ottanta minuti e nemmeno il principe azzurro Venturini è riuscito a risvegliarla, segnando nel finale, dopo che Ciavattieri e l'ex Ciogli l'avevano anestetizzata. A via Galatea nessun dubbio, per le sorti del club appartenente allo scaramantico Salvatore Zanni, che, se interepellato per un'intervista, risponde: "Parlate con l'allenatore". Ma il problema é che l'impegnato, generoso, ruvido tecnico di San Lorenzo, Antonello "Nello" Ciancamerla, allievo prediletto di Riccardo Firotto ai tempi dell'Aureliana in Eccellenza, e già portierone della Spes Montesacro che fu costruita con rara maestria da Giovanni Gipo Guarracino, non è propriamente un usignolo, quando la sua voce raggiunge la moltitudine via radio. Ha lavorato bene, tuttavia, questo personaggio-non personaggio, e ha fatto correre e galoppare una squadra scansando l'insana tentazione di sopravvalutare troppo le primedonne che potevano cadere nel sentirsi indispensabili. Così, strada facendo, ha rinunciato a Montepaone, ieri mancava Colarossi, e allora ha lavorato bene con dei bravi gregari, intorno all'ispirato Di Lillo, uno che sa cosa significhi prendere la squadra per mano e, alla bisogna, strillare nelle orecchie dei più giovani. Ne ha tanti, e bravi, la Nuova Superiride, per il resto imperniata sull'umiltà e sui gol, diversi, segnati dal capitano Di Ruzza, elemento valorizzato due anni fa, per la prima volta in Eccellenza, da un altro di San Lorenzo, Mario Lenzini, al Ciampino, altro allievo di Gipo Guarracino. Sembra di tornare sulle tracce di un calcio che non c'è più ma che, in realtà, è sempre presente, e torna, con gli allievi di quelli che erano i maestri di ieri, e, nel caso, di Firotto, ancora di oggi, se pensate che in ventiquattro anni e mezzo, prima di andare nell'attuale modesto Tanas Casalotti, l'allenatore che era il pupillo di Giancarlone Cesarini, storico presidente dell'Aureliana, di club ne ha rappresentati tre: appunto l'Aureliana, poi il Montespaccato Aureliana, e il Gia.Da. Maccarese, prima di farsi tentare dall'improbabile e infruttuoso duo presidenziale odierno.

Dicevamo dei giocatori della Nuova Superiride: un bravo a Pasquini, a Composto, spesso in rete, alle retrovie, fatte di tutta gente poco reclamizzata ma che sta tirando la carretta, e ieri i gol sono stati segnati proprio da Di Ruzza, nel primo tempo, bravo ragazzo e tra non molto futuro ingegnere; da Di Lillo e da Composto a metà della ripresa. E la notizia che è giunta via radio da Poggio Mirteto ha incoraggiato ulteriormente la squadra di Zanni e Ciancamerla, di Scatena (responsabile delle giovanili) e Aliteni (storico segretario del Collatino che è stato e attuale anima delle carte federali a via Galatea), a provare la via di fuga. Cinque punti sulla più diretta vicina, il La Sabina, appena distanziata, forse distratta dalle vicende, ottime, di coppa, e mercoledì il ritorno con il Valmontone dovrà essere soltanto una piacevola conferma giallo-nera. E a sei lunghezze dallo Scalo, soprattutto perché domenica c'è una partita da far venire i brividi soltanto a nominarla: VILLANOVA (ULTIMA CHIAMATA!) VS. SUPERIRIDE LA RUSTICA (THE HIGHWAY FOR GLORY, come cantava un grande tanti anni fa, n.d.r.). E pensare che Colarossi, ieri, era fuori, coi suoi 13 gol all'attivo, con Di Ruzza e Composto giunti a 9: però!

Il Monterotondo Scalo ringrazia e passa all'incasso, con il gol di De Gasperis al 36', e il raddoppio di Fiorucci (65'), per superare una ostica Lodigiani, squadra che fin qui, nonostante qualche incertezza, dicono i beneinformati, di natura societaria, qualche soddisfazione se l'é pur tolta.

La zona Cesarini premia il Villanova di Altemizio Armeni detto Massimo (auguri di un rientro alla grande, dopo il periodo di convalescenza, caro buon Massimo!, n.d.r.), e la Pro Calcio Sabina del figliol al prodigo e antica "vecchia scarpa", mai trascorsa al secolo Maurizio De Mattia vien da Morlupo! Nel primo caso a giocare un brutto scherzo al Tor di Quinto di Etilio Tirillò detto Chicco, è stato un antico amico del club teverino e pluridecorato. Infatti all'80' segna Brancati, mediano spesso a rete, ma pochi minuti dopo l'amico-rivale Neroni chiude la gara sul 2-0 per il Villanova di fronte a un Tor di Quinto gagliardo e non modesto come si è visto per larga parte della stagione. Finale 2-0 per i tiburtini prossimi avversari della signora del campionato. Nell'incontro giocato a Roviano la squadra di Fernando Nesta, che ha da poco rilevato, anche in proiezione futura, i servigi del nepesino Yoghi dicasi Vittorio Giovanale o se preferite Horst Hrubesch (ricordate? Il centravanti di Amburgo e Nazionale tedesca campione d'Europa a Roma nel 1980), vince 2-0 con le reti di quel signor giocatore che è Damiano "Belli capelli" Mascarucci, in gol all'82', e Nardecchia, vincente, dieci minuti dopo, per una sconfitta che non fa una piega.

La Boreale non soffre problemi vincendo 4-1 sul campo del modesto Cre.Cas. di questi tempi, e prosegue il suo più che sufficiente cammino.

Nelle retrovie abbandona l'ultimo posto il Torri in Sabina, che batte 2-0 un Montecelio in vacanza e lontano dai giorni migliori, battuto 2-0 per effetto delle segnature di Ribeiro, pupillo del presidente Polidori, al 15', Londi, all'80'.

Un grande Settebagni passa a Rieti, autorevolmente, sistemandosi in ottava posizione, per il 3-2 imposto a domicilio all'Alba Villa Reatina, e, in un colpo solo, la squadra del presidente Giacomo Spaini e mister Alberto Drago sorpasso Roviano e Poggio Nativo. Ma quest'ultima formazione è stata penalizzata, dal rumoroso finale di San Polo, sul campo vinceva per 2-0, con i gol di Antonacci (26') e Di Casimirro (67'), con l'errore di credere che la partita fosse tuttavia finita. Terminerà 2-2, non senza polemiche. Un'occasione gettata, per una squadra niente male.

Massimiliano Cannalire

(ha collaborato Andrea Formiconi)

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