Il punto del girone B: Lupa Frascati, vittoria importante. Per diversi motivi
articolo del 21/3/2011
Lupa, vittoria importante. Per diversi motivi La Lupa Frascati supera il difficile ostacolo Vis Artena dimostrando la giusta concentrazione, nella settimana in cui, a differenza delle polemiche precedenti, il suo allenatore è stato bravo a blindare lo spogliatoio e a tenere distanti le voci, i tentativi di rumor provenienti da qualche buontempone incappato nella umana tentazione di anticipare ciò che accadrà, e questo è lecito, ma anche di travestirsi da giudice sportivo o "pubblico ministero", indicando la strada delle sanzioni. Tutto può capitare, per carità di Dio, in questa regione, a maggior ragione dopo il caso Moscardelli (stagione 2001-2002: chi vi scrive passò tre nottate a occuparsene di persona, n.d.r.), la cui sentenza non fu né carne né pesce. Soltanto una situazione salomonica che garantì il primo posto all'allora Cisco Collatino badando a non buggerare la seconda piazza al Guidonia. Infatti ne furono fregate, alla conta dei fatti, il Villanova di Fausto Salfa, terzo, all'epoca del deferimento, e il Tanas Casalotti di Stefano Ippoliti, quarto. Detto ciò, questa vittoria aveva e ha ottenuto l'effetto di confermare le seguenti qualità, della capoclassifica: 1) segnare 76 reti significa mettere nelle porti avversarie quasi tre reti a partita, mediamente, e per essere pignoli fino in fondo 2,71!, dato di incredibile costanza di rendimento, alla voce produzione; 2) la squadra ha pensato a giocare a pallone, a non farsi distrarre, merito di Massimiliano Ricci, presidente, e di tutti i collaboratori scelti, in testa Giorgio Tomei, che è tra i più efficaci direttori sportivi (anzi, tra i pochi effettivi, privi di accompagno e grazie ricevute...) di questa regione. E merito anche di quel buon conoscitore del calcio e della testa dei giocatori che è il tecnico della Lupa; 3) segnare due gol alla Vis Artena, venire rimontati due volte, vedersi annullare (probabilmente giustamente) la rete di Guardabascio, e segnarne una terza, dopo un paio di errori di valutazioni, palesi, del portiere Pagano, significa aver fame e voglia di giocarsi le proprie opportunità fino in fondo. La Vis Artena ha pressato fino in fondo facendo il suo dovere perché è giusto giocarsele, le partite, al di là di ciò che possono pensare, da una parte o dall'altra. Il Sora vince 5-0 contro un Torbellamonaca positivo, nella prima parte, e subito superato da un gol di Bellucci, uno che non nasce di certo attaccante ma che si fa trovare, con una discreta frequenza, a spedire il pallone in porta. Succedeva al 14', poi Ferrari, tra i più attivi dei suoi, sciupa due situazioni nitide create dalla squadra di Elio Perri, prima di capitolare nel corso del secondo tempo per quattro volte. Nella prima perde il portiere D'Antoni, la compagine ospite, con il rigore ben tirato e trasformato nel gol del raddoppio da Volante. Quindi nel quarto d'ora finale arriveranno altre tre segnature, Simeoli, Scarpato e Di Ciantis rendendo il passivo ingeneroso, per la giovane avversaria incontrata dal Sora. Il San Cesareo passerà nel pomeriggio in casa del Roccasecca con una rete segnata al 24' da Balsamo, e nel finale da Antonini, il che serve a confermare il buon terzo posto di questa stagione; come il Lariano passa (3-1) a Terracina dimostrandosi un'ottima quarta della classe, domenica prossima opposto al Sora. Scacchetti in rete al 39', raddoppio larianese al 10' del secondo tempo con Maiorano poi Testa segna il 3-0 esterno e Borelli il punto della bandiera dei tigrotti. La società di Roberto Pinci, non a caso architetto stimato in ogniddove, e Loris Di Giacomoantonio, non casualmente costruttore, si sta togliendo delle signore soddisfazioni, avendo rimesso punti tra sé e la Vis Artena, 52 a 49, con il successo ottenuto nelle terre pontine; il gruppo guidato ottimamente da Stefano Ferretti sta giocando un buon calcio da novembre a oggi, e non è una risalita frutto di ipotesi fortunate ma dell'aver rimesso a posto quelle opinabili cifre, tra i gol fatti e quelli presi, spesso in parità o addirittura negative, nel corso del girone d'andata. Funzionano i meccanismi, e la condizione atletica. Termina 0-0 la partita giocata al "Montorli" di Boville Ernica tra il Monte San Giovanni Campano e l'Anitrella, con un punto più utile agli ospiti, adesso a quota 28, di quanto non torni al team di Mirko Carlini, che ha giocato sotto tono e senza continuità. I 41 punti ottenuti, forse, hanno indotto in tentazione i "padroni di casa" ad accontentarsi? Di certo c'é che si è trattato di una brutta partita. Ma di questi tempi conta più il raccolto che la parte estetica. Il Morolo resta in dieci contro undici per l'espulsione di Martino, al 26' del primo tempo ma evidentemente gioca con "il coltello tra i denti" perché nella seconda parte ne segna due al Marino e prova a venire fuori, quasi definitivamente, dalla zona equivoca della graduatoria, e di questo occorre darne adeguata bravura ad Antonio Gaeta e alla sua squadra. Adesso i bianco-rossi di Angelo Costantini, presidente di grande impegno, si sistemano a quota 36, sfruttando il confronto diretto di chi era, in precedenza, a 34 punti, con la Vigor che passa a Formia. Errore del portiere, al 3' del primo periodo, su tiro-cross di Garat, raddoppio di Venerelli al 62', e poi anche Fiorillo mette il sigillo, nella stagione dei rimpianti, cisternesi e formiani. Nella zona estrema della classifica il Ceccano passa sulla Roma VIII 3-0 in mattinata (in quanti hanno scritto 0-2, come inizialmente noi. Poi non è vero che ci copiano!, ma oramai ci sorridiamo sopra), mentre la Diana Nemi non va oltre l'1-1 interno con il Tor Sapienza; apre le marcature Marconi, al 2', al 18' va in rete Vannozzi, poi la partita è combattuta e piacevole, ma non sortisce ulteriori effetti. Domenica prossima parte la volata, a sei giornate dalla fine, con la Lupa che avrà, come di rado è accaduto, il vantaggio di giocare nel pomeriggio rispetto al Sora, impegnato alle ore 11. La capolista giocherà a Ceccano, con i ciociari che hanno raggiunto 26 punti, stessa dote del Roccasecca, e entrambe sono a +3 dalla Diana. Che resta a 7 lunghezze dall'Anitrella. Il Sora sarà al "Roberto Abbafati" opposto al Lariano, che ha sostituito il Tor Sapienza alla voce "rivelazione", nei fatti e nell'immaginario collettivo. Se pensate, se pensiamo a come era partita l'avventura del Lariano, e a come era finita la società uscente... Massimiliano Cannalire