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LA VOCE DEL DIRITTO a cura di Francesco Casarola - UN CASO ATTUALE: IL TRANSFER


articolo del 6/4/2011

Certificato internazionale trasferimento (c.d. Transfert)

 

In questa puntata della rubrica voglio rendere consapevoli i lettori di cosa sia e di come funziona il Certificato di Trasferimento. Alla luce anche di ciò che è stato scritto in alcune testate della nostra regione su un possibile caso Tacon/Fregene.

 

Il Certificato di Trasferimento Internazionale (da ora Transfert) è rintracciabile nel Regolamento Status e trasferimenti dei calciatori in ambito FIFA. Questo regolamento disciplina i trasferimenti ed il tesseramento dei calciatori in ambito internazionale. Il trasferimento di un calciatore da una Federazione ad un altra è di competenza delle norme FIFA e in seconda battuta da ciò che viene disciplinato dalle NOIF. Mentre nel caso in cui il calciatore sia extracomunitario allora si dovrà riferimento anche alle leggi sull'immigrazione (la c.d. Bossi-Fini che regola il flusso di immigrati in Italia)

 

Nell'allegato 3 del Regolamento status e trasferimenti dei calciatori FIFA si fa riferimento alla normativa da rispettare. All'art. 1 si pone il principio generale del Transfert: “Un calciatore tesserato per una società affiliata ad una Federazione non può giocare per una società affilata con altra Federazione, a meno che la precedente Federazione non abbia rilasciato il c.d. Transfert e la nuova Federazione l'abbia ricevuto, ai sensi delle disposizioni contenute in questo Allegato. A tal fin, devono essere utilizzati moduli speciali forniti dalla FIFA”

 

Il transfert non riguarda il trasferimento internazionale di calciatori con un età inferiore ai dodici anni.

 

Per ciò che riguarda il dilettante a regolamentare questo istituto giuridico è l'art. 3 dell'Allegato 3. Il transfert è un documento che deve essere richiesto dalla Federazione per la quale si decide di tesserare il calciatore. La Federazione dopo aver ricevuto la domanda di transfert deve immediatamente richiederlo alla Federazione precedente (entro sette giorni). Ed il transfert deve essere rilasciato, salvo nel caso in cui tra le due società, ovvero quella cedente e quella acquirente, vi sia una controversia in atto sul trasferimento del calciatore: in tale caso, la Federazione alla quale sia stato richiesto il “transfert” non può rilasciarlo e deve informare la Federazione richiedente nel caso in cui vi sia una controversia. Il transfert sarà poi rilasciato soltanto al momento della risoluzione della controversia.

 

Il tesseramento internazionale pone la problematica se il transfert non venga rilasciato. Se la nuova Federazione non  dà una risposta entro un periodo di 30 giorni allora si provvederà ad un “tesseramento provvisorio”.  Se la Federazione rifiuta la domanda di transfert ha un anno di tempo (l'anno in cui vige il tesseramento provvisorio passato il quale il tesseramento è valido a tutti gli effetti) per ricorrere alla Commissione Status e Trasferimenti della FIFA per far valere le proprie ragioni.

 

Vorrei sottolineare come il transfert sia del tutto gratuito e non può contenere né clausole e né termini. Questo strumento non ha altra funzione se non quello di certificare un tesseramento all'interno della FIFA nella quale è affiliata anche la FIGC.

 

Possiamo affermare che il transfert è uno strumento giuridico per la circolazione dei calciatori liberi da controversie tra le società e/o nella precedente Federazione. Strumento di dialogo tra due Federazioni e per questo motivo non ha connessioni con le società che, solo come terze interessate, vengono coinvolte nel procedimento di rilascio del Transfert.

 

                                                           Francesco Casarola

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