Monterotondo, il pensiero di Ferazzoli: "Non avevo più le necessarie motivazioni".
articolo del 8/4/2011
Contattato poco prima delle ore 13, Fabrizio Ferazzoli ha detto: "Sono amareggiato, certo". Sono state dimissioni? E dovute a che cosa? "Sì, sono state dimissioni, e la società ha provato fino a ieri sera a cercare di convincermi. Avevo già deciso di dimettermi martedì. Ho preso una decisione, fatto una scelta, anche se la cosa può aver messo la società in imbarazzo mi spiace". Si è trattato di una decisione legata a uno spogliatoio anarchico o cosa? "Va detto che si tratta di una squadra logora da un percorso abbastanza pesante, che dura da un anno. I giocatori hanno dato tutto, non posso rimproverare loro niente. Ma la squadra non rispondeva più a determinate sollecitazioni. E siccome il mio obiettivo era quello di vincere il campionato, non c'erano questi presupposti, da qualche tempo, non da adesso". E' diretto, Ferazzoli, anche quando fa considerazioni legate all'ambiente sportivo nel suo insieme: "Vado via soprattutto per questo, come mi dicono altri addetti ai lavori, avrei potuto continuare fino alla fine e andare via a fine stagione. Invece penso di aver fatto una scelta importante, da persona onesta, cui piace stare tranquillo con la coscienza. Era giusto far questo. Qualcun altro mi aveva consigliato di andare avanti ma arrivando al campo non avevo più le motivazioni e non sarebbe stato logico andare avanti così, tanto per farlo. Ho fatto una scelta che va rispettata". Il fronte societario conferma le motivazioni apprezzando "una persona estremamente corretta. Che ha preferito mettersi da parte per dare la possibilità al Monterotondo di giocarsi le residue chances fino in fondo". M.C.