stampa | chiudi

Nuova Superiride La Rustica – La Sabina 1 - 1


articolo del 10/4/2011

N.S.LR.: Coscia, Anelli, Mattei, Moscetta, Di Ruzza, Composto, Batella (32’st D’Alessandro), Pisapia, Colarossi (32’st Brunetti) , Di Lillo. A disp.: Titone, Pasquini, Panzini, Chiavini. All.: Ciancamerla.

La Sabina: Pezzotti A., De Vincenzi (36’st Vignaroli), Baj.Rami, Milazzo, Avenali, Cremonini, Masciarelli, Scaricamazza (19’st Mancini), Venturini, Martini, Pezzotto M. (42’ st Tonanzi). A disp.: Pegza, Gattarelli, Pizzorni. All.: De Angelis.

Arbitro: Giancola di Latina. Assistenti: Iennilli e Nicoli di Frosinone.

Marcatori: 38’ st Mancini (LS), 46’ st Di Ruzza (NSLR).

Note: ammoniti: 37’st Brunetti, 39’st Masciarelli.

 

Finisce in parità lo scontro diretto tra la Nuova Superiride La Rustica e la Sabina, partita che lascia invariato il punteggio tra le due.

Inizia con un minuto di silenzio in onore del Nonno del capitano locale Colarossi, il big match del girone B di Promozione.  Una partita che non viene meno ai pronostici e che fin dai primi minuti si dimostra molto accesa, soprattutto nella zona di centrocampo, dove i rossi Di Ruzza e Ausilio danzano amorevole con gli ospiti. Dopo oltre dieci minuti di gioco si sviluppa la prima azione che porta la firma di Di Lillo, attaccante locale, che però viene fermato in area avversaria per un presunto fuorigioco. Solo due minuti dopo (12’) è il momento dei sabini che con Cremonini mettono in apprensione, ma non troppo, l’estremo difensore Coscia. La Rustica manca di fluidità, il suo gioco, un po’ troppo farraginoso, non riesce ad essere incisivo ed a ben poco i cross e le sgroppate sulle fasce di Colarossi.

Nessuna delle due squadre sembra riuscire a prevalere sull’altra e le nelle poche azioni da goal, che si vedono nel primo tempo, bisogna segnalare sicuramente il colpo di testa del giallo Venturini che in tuffo coglie il cross di Scaramazza, ma che finisce preda di Coscia e la staffilata del centrocampista de La Rustica Composto, che da fuori area fa la barba al palo destro della porta presidiata da Pezzotti. Buone anche le incursioni sulle fasce del rosso Pisapia, come gli scambi tra Di Ruzza e Di Lillo, ma malgrado le azioni inventate, per la formazione di casa non c’è luce che possa dare adito al guizzo vincente.

Il secondo tempo inizia bene per La Sabina che, dopo solo 4 minuti, trova il lampo con Pezzotti, ma la sua conclusione si spegne sul fondo. Buone le incursioni dell’attaccante giallo che per 14 minuti tiene sotto assedio la porta di Coscia, con splendidi tiri da fuori e pregevoli discese sulle fasce. Quando mancano solamente una trentina di giri di cronometro, anche la Nuova Superiride ritrova lucidità ed al 15’ Di Lillo, conquistata una splendida palla in attacco ai danni di Milazzo, entra in area e crossa sul secondo palo dove Colarossi colpisce a meno di un metro dalla porta. Lo stacco di reni e la volontà di Pezzotti sono però sufficienti a deviare la sfera in angolo. La Sabina trema sotto i pesanti attacchi della Nuova Superiride che però non riesce ad essere la squadra di sempre, sciupando innumerevoli occasioni. Quando mancano solo sette minuti (38’) al termine del match, arriva la prima rete che porta la firma di Mancini. L’attaccante giallo, entrato al 18’ per Scaricamazza, intercetta la rasoiata del Avenali e scardina la porta alle spalle di Coscia. 0 a 1.

La Rustica riprende il suo pressing ed al 1’ dei quattro minuti di rucupero concessi dall’arbitro Giancola, Di Ruzza trova il goal del pareggio, tirando una fucilata dalla ¾. 1 a 1. Solamente un minuto dopo (47’), i locali segnano la rete del raddoppio con D’Alessandro, la rete però viene annullata per presunto fuorigioco dell’attaccante. Tra fischi e urla contro la triade, l’arbitro, al 49’, mette fine ad una partita che ha visto scontrarsi due delle protagoniste del campionato. Campionato che ad oggi rimane ancora apertissimo.

Diversi minuti dopo il fischio conclusivo c’è solo un giocatore in campo, è capitan Colarossi, che seduto sul manto erboso piange sotto un cielo plumbeo, lacrime amare per un membro della sua famiglia che ormai non c’è più.

Stefano Stocchi.

stampa | chiudi