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Ritorno Play Out: Cecchina-Foglianese 0-0


articolo del 29/5/2011

CECCHINA-FOGLIANESE 0-0

 

Cecchina :  Pividori, Monaco, Puleio, Palmiggiani, Fabiani, Valerio, Caporaso (dall’86’. Bilancini), Ferrazza, Bernardi (dal 55’Massara), Pascucci, Maglitto. A disp: Patano, Lodi, Peri, Farruggia, Cicini.  All. Marco Pedini.

Foglianese:  Barlocci, Fanka, Angeletti, Malè (dal 77’ Mechilli), Vartolo, Giovannetti, Gianfelice, Quintiliani (dal 65’ Fiorelli), Fioravanti, Grimaldi, Aquilani. A disp.: Prastano, Giusti, Tessicini, Biviglia, Cerica. All. Carlo Pascucci.

 

Arbitro:  Sig. Vona (Frosinone).

 

Note:Ammoniti: Malè, Grimaldi, Bernardi, Giovannetti, Fanka, Monaco.

 

Con il minimo sforzo, il Cecchina trova tra le mura amiche quello che, sicuramente, è il pareggio più bello della stagione 2010/11. Lo 0 a 0 del Comunale, unito al medesimo risultato maturato nella gara di andata e, soprattutto, ad un miglior piazzamento di classifica, consente infatti alla squadra di Pedini di tagliare l’agognato traguardo salvezza, garantendosi la permanenza nel massimo campionato regionale anche per il prossimo anno. Concreta e ben messa in campo, la compagine bianco/rossa ha avuto il merito di non cedere a possibili cali di concentrazione e “smorzare” sul nascere ogni tentativo della Foglianese di far propria la posta in palio. Esultano, al 90’, i padroni di casa, masticano amaro e fanno “mea culpa” gli ospiti ai quali, oltre alla delusione per la retrocessione, resta il grande rammarico di aver fatto, in questa delicata sfida di ritorno dei play-out, davvero troppo poco per alimentare le già flebili speranze di salvezza. Alla squadra rosso/blu va, ovviamente, l’augurio per un pronto ritorno in Eccellenza. Nei primi minuti di gioco la gara si dimostra vivace, con le squadre che impostano il gioco su ritmi molto alti. La prima occasione, al 3’ minuto, è di marca locale con una bella combinazione Bernardi-Maglitto, con quest’ultimo che, a tu per tu con Barlocci, spreca incredibilmente la palla del possibile vantaggio bianco/rosso (provvidenziale, nella circostanza, l’intervento di piede dell’estremo difensore ospite). Il numero 11 del Cecchina torna protagonista 6 minuti più tardi, con una bella percussione in area avversaria sventata con qualche affanno dalla retroguardia rosso/blu. La partita è sostanzialmente gradevole ma, parimenti, eccessivamente nervosa: in soli 15 minuti, infatti, sono ben 4 i giocatori annotati sul taccuino del direttore di gara. Lo spregiudicato 4-3-3 scelto da Pascucci (Gianfelice, Fioravanti ed Aquilani è il tridente cui il tecnico ospite affida le proprie speranze salvezza) non sembra sortire gli esiti sperati: per tutto il primo tempo, infatti, la Foglianese appare incapace di creare eccessive difficoltà alla difesa locale. Non è un caso, dunque, che la prima ed unica azione rosso/blu degna di nota si registri solo al 27’ minuto e su un tiro dalla distanza di Vartolo che, per sfortuna del numero 5 ospite, termina di poco alta sopra la traversa della porta difesa da Pividori. La parte finale della prima frazione non regala spunti degni di cronaca: il gioco si concentra per lo più a centrocampo, a tutto vantaggio del Cecchina che si limita a controllare le timide sortite della Foglianese che, al di là della generosità di pochi elementi, fa poco o nulla per sbloccare a proprio favore il risultato. Nel secondo tempo la Foglianese prova a dare maggior incisività alle proprie azioni, nel tentativo di trovare quel goal che le spianerebbe il cammino verso la salvezza. Come nel primo tempo, tuttavia, i buoni propositi della squadra ospite si fermano di fronte alla buona disposizione tattica della squadra di Pedini che non ha alcuna difficoltà a gestire il match. Il secondo tempo, infatti, scorre placido e tranquillo fino al 94’, minuto in cui gli spalti del Comunale sussultano per il goal della Foglianese, annullato dal direttore di gara per dubbia posizione di fuorigioco degli attaccanti ospiti. Esplode, al triplice fischio, l’esultanza dei tifosi bianco/rossi; per quelli della Foglianese, invece, una gara da dimenticare ed un mesto ritorno a casa.

 

FEDERICO GIANNANDREA

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