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articolo del 9/7/2011

TOR SAPIENZA, CHE BELLO

AVER RESISTITO.

SEI A CASA. TUA!

I giallo-verdi hanno una loro sede,

finalmente, in zona Colli Aniene.

Da oggi il quartier generale del club

di Gino Santamaria è in via Alberini.

Ma quanti sacrifici, quanta pazienza,

quanta capacità organizzativa!

 

Roma - C'era una volta Tor Sapienza, intesa come borgata, la cui vita da "piccolo mondo antico" si concentrava nel vialone che porta dalla Prenestina alla via Collatina, non lontano dal Grande Raccordo Anulare. C'era anche il Tor Sapienza, che invece dalla zona omonima è dovuto andare via, per delle palesi differenze di vedute tra il presidente, all'epoca Mimmo Di Battista, e alcuni soci evidentemente non lungimiranti come il popolare dirigente e ristoratore di Tor Cervara. Il quale, a malincuore, ha lasciato il ricordo del suo amico fraterno e storico segretario, Gino Pippa, e, con un nugolo di compagni di avventura, ha piantato le tende in zona Giardinetti. Il resto è storia recente, con la discesa verso il Centro di Roma, esattamente al Superga di via dei Gordiani, quartiere tra la Prenestina e la Casilina, nell'impianto intitolato ad Aldo Tarascio, indimenticato presidente dell'Almas. Insomma una volta il Tor Sapienza ha vissuto la sua prima e longeva vita calcistica a cavallo tra Prenestina e Collatina, un'altra tra altre due strade consolari, e questa volta sarà ancora così. Sembra un destino, quello di pochi e valevoli dirigenti i quali, prima di essere tali, risultano uomini di buona volontà, gente lontana da chiacchiere, ospitale quando si tratta di farsi una chiacchierata o presentare un torneo, attenta ai particolari, all'immagine, al comportamento dei suoi atleti perché ci vorrebbe poco, a rovinarsi la reputazione. E talvolta basterebbe pure un referto sbagliato anzi in parte inventato come accadde a Manolo D'Ambrogi quasi tre anni fa, con il fenomeno che l'ha redatto che, ci risulta, ancora va in giro per l'A.I.A., e, in merito aspetteremmo volentieri una smentita, ma finora le nostre deduzioni non sono state mai contestate. Lasciando perdere una pagina amara, di certo c'è che il Tor Sapienza con l'ultima versione di Mimmo Di Battista presidente è risalito, grazie alla Coppa di Promozione, 2-0 al Montefiascone nella marina Santa Marinella, doppietta proprio di D'Ambrogi, dalla Promozione all'Eccellenza. Una delle ultime cose fatte con l'amico Gino Santamaria, che in età non avanzata si è trovato nella scomoda veste di numero uno societario, è stata dedicare un torneo a Gino, amico di tante avventure sportive, gastronomiche, e serate a parlare della vita, non solo quella di borgata. E' accaduto a Giardinetti, che già fa parte del passato, come, tra qualche mese o forse anno, si dirà di via dei Gordiani. Per fortuna e per determinazione impiegata, il percorso di quest'ultima destinazione è stato breve. Così qualche giorno fa è stato consegnato, sgombero, dopo l'occupazione di un annetto fa, il complesso di via Alberini. E, come per destino, come per storia, il Tor Sapienza, ancora una volta, sarà la terza, questa, sarà a cavallo di due strade principali: in questo caso la Collatina e la Tiburtina. Per fortuna la piazza della popolare zona di Tor Sapienza non è lontana, dalla casa della società cara a Angelo Pichierri e Marco Ippoliti. In tutto questo continuo spostarsi i risultati hanno dato ragione a entrambi, a quei dirigenti così motivati, così umani, semplici, caparbi, e dotati di grande dignità, senza che nessuno potesse dare per scontato nulla, di ciò che è stato costruito. L'élite con gli Allievi e la relativa partecipazione al banchetto delle valide protagoniste della stagione come sarebbe poi accaduto nel campionato degli Juniores d'élite, con, in mezzo, una bella collaborazione con il Bologna Calcio, non una società qualsiasi.

Ricomincia dalle proprie piccole e medie certezze, il Tor Sapienza, che, con questo nuovo impianto sportivo, può proseguire e la semina e il raccolto, perché la prima squadra, tornata in Eccellenza, ha dimostrato di valere tante grande e aspiranti grandi del girone B, vivendo un girone d'andata strepitoso, e venendo in parte sostituita da un grande Lariano nella seconda parte. Ma chiunque abbia affrontato la formazione collatina ha visto i sorci verdi, per prendere un punto o addirittura la dote intera.

Come dire? Il campo e la capacità organizzativa hanno viaggiato, in tutti questi anni, di pari passo, apprezzando anche quei risultati, numerici, giusto sufficienti, perché non puoi pretendere di sentirti a casa tua, se non davvero non è così. In tutto questo i dirigenti sono maturati, hanno lavorato sodo, hanno fatto maturare gli allenatori della scuola calcio, e, ne siamo sicuri, di qui a poco il Tor Sapienza saprà continuare a ottenere l'ammirazione delle sue genti, siano atleti, genitori, semplici uomini della strada appassionati del calcio di base, o sponsor. In alto i calici. Bravi, tenaci, plausibili: davvero!

Massimiliano Cannalire

(ha collaborato Stefano Stocchi)

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