UNA LUPA A FARI SPENTI. REALISTA, ALLA RICERCA DI POSIZIONI....
articolo del 28/7/2011
Una Lupa a fari spenti. Realista, alla ricerca di posizioni serene. La rincorsa è partita I primi pensieri del neo-presidente, Alberto Cerrai, già capace di vincere in giro per il mondo, nei motori. E di chi Frascati la portò, otto anni fa, in D a cura di MAX CANNALIRE Dunque l'anticipazione fatta oggi pomeriggio non solo aveva un fondo di verità ma si sposa bene, benissimo con le prime parole da massimo dirigente di Alberto Cerrai, che succede a Massimiliano Ricci, Massimo Lucci e soci: è il numero uno della Lupa Frascati, quella che farà l'Eccellenza, ripartendo dalla bontà di quanto fatto la scorsa stagione, tanto con la prima squadra, quanto con il settore giovanile. "Credo che Frascati città abbia una adeguata politica comunale votata allo sport e alle strutture delle varie discipline, strutture che non conoscevo ma che ho avuto modo di apprezzare, in questi giorni di trattative. E' una bella cittadina, con tanti ritrovi, parecchia gente che può essere interessata alle vicende e delle giovanili e della prima squadra". Esordisce così, in maniera diretta, il personaggio-non personaggio, Alberto Cerrai, che scansa volentieri la luce dei riflettori. Lui che l'ha vissuta, l'ha avuta dentro da atleta, di fama mondiale ed europea. Per chi non lo conoscesse proviamo a descrivere una parte di ciò che ha saputo, con rara caparbietà, costruire, negli anni, l'ex allenatore della Juniores Primavera dell'U.S. Tor di Quinto, non una società qualsiasi, e che poi sarebbe diventato il responsabile delle giovanili dell'A.S. Ostiamare Lido Calcio, anche questa un'altra grande società, tra numeri e seri principi. UN PRESIDENTE ATLETA PLURIDECORATO, NEL GRAN TURISMO L'atleta Cerrai, il pilota, ha vinto nel Gran Turismo con la Ferrari (nella foto in homepage) un titolo italiano, due campionati europei e un mondiale! E oggi a 51 ha deciso di dedicarsi a quelli che lo sport lo vogliono fare, senza mettersi ulteriormente in discussione sulle quattro ruote. Sul recente passato dice: "Spero che per l'Ostiamare sia giunto il momento di fare il grande salto perché conosco l'entusiasmo e le capacità del presidente Luigi Lardone, e non credo che la D basti, a una realtà del genere, quindi credo che quanto prima debba conquistare la vittoria nel campionato d'Eccellenza per misurarsi con ben altre realtà". Sul rapporto appena nato con la città di Frascati, con la nuova Lupa, con l'amministrazione comunale, dice con invidiabile serenità ciò che pensa: "Quelli come me danno allo sport, non ricevono né chiedono. Anche perché non c'è niente, da chiedere. Osservo, tuttavia, che gli impianti dati in gestione alla Lupa Frascati rappresentano una bella casa, adatta alla gente di Frascati, e alle sue famiglie". Il tempo non è parecchio, per costruire una squadra competitiva, parlando dell'avventura in Eccellenza: "In tre giorni dovremo recuperare parecchio: gli altri, facendo sempre un paragone coi motori, hanno già fatto i giri di prova, noi no, e abbiamo fino a lunedì, quando si parte in ritiro.
Tornando alla prima squadra, che si aspetta?
Cerrai non cerca traguardi impossibili: "L'obiettivo minimo è un campionato sereno, con tanto di salvezza anche se credo che non soffriremo affatto".
I PENSIERI DELLA GUIDA TECNICA
Abbiamo contattato prima di andare in rete con l'approfondimento Manolo Patalano, che questo campionato lo conosce, e bene, essendo stato, prima del rumoroso anno di Mario Apuzzo (2007), il capitano non giocatore di quella strepitosa Lupa coppitelliana che conquistò il girone B in una stupenda giornata di maggio vincendo per distacco sull'Isola Liri sull'allora terra battuta dell'8 Settembre. Questa volta si parte, nel tempo, ad handicap, ma non privi di sano realismo, e conoscenza del "giocattolo". Il parere dell'ultimo vincitore della Coppa Italia Regionale per squadre di Eccellenza, con il Marino: "Sono due notti che facciamo le cinque di mattina, siamo clamorosamente in ritardo. Un po' di proseliti li ho messi assieme, in diciassette anni. Ora quelli che ci hanno detto che avrebbero atteso realmente sono dei nostri, per partire con un numero adatto a partire per il ritiro, e continuare a costruire la squadra. E' inutile andarsi ad affogare e prendere i giocatori sbagliati: non dobbiamo fare niente di straordinario, dobbiamo fare bella figura".
(ha collaborato Antonio Manganiello)