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L'INTERVISTA/PAOLO PUCCI, AGENTE F.I.F.A.: "LA CERTEZZA DI GANSO IL SANTOS. IL REAL MADRID IL SOGNO!"


articolo del 28/7/2011

L'intervista/Paolo Pucci, agente Fifa, ci parla di mercato. E del settore giovanile romano e laziale

"La certezza di Ganso

il Santos. Il Real Madrid

è il sogno!"

Dai club laziali ai parametri utili nelle valutazioni

dei giocatori. Dai rapporti con l'Ucraina a una

clamorosa rivelazione proveniente

dal Brasile. Che, ne siamo sicuri, frenerà i

facili bollori di qualche club europeo....

Il rapporto con PAPITO, fratello

del fortissimo brasiliano, e con il suo entourage

 

 

Il calcio a trecentosessanta gradi. Vissuto alla ricerca di talenti nei campionati giovanili laziali fino a San Paolo del Brasile, con lo stesso entusiasmo e la voglia di schiudere gli orizzonti, da una parte e dall'altra. Sapendo bene che non è facile, trovare giocatori in erba di livello come poteva avvenire solo qualche anno fa e accettando i rischi di qualche bel chilometro percorso a vuoto, inizialmente, col rischio di rimetterci. Un investimento, dunque, resta il calcio, dal lato di chi rappresenta i protagonisti in campo, i calciatori.

La chiacchierata di oggi riguarda il calcio romano, regionale, d'accordo, ma anche il mercato dei professionisti, e diversi parametri utili a lavorare con i giovani calciatori. Paolo Pucci è tornato da poco da Kiev, dove è andato perché convinto di una tesi riguardante la crescita del calcio di quel paese: "In Ucraina sono stanchi di spendere come spesso avviene per giocatori che vivono la seconda parte della loro carriera girando il mondo. E allora perché non spendere sui giovani calciatori, capaci di essere valutati quali promettenti, e magari di essere venduti alle squadre di altri paesi europei?"

In quante società romane e laziali, orientativamente, hai visto giovani di prospettiva?

"Il panorama laziale è ricco e quindi è un settore giovanile molto florido: ogni anno si presentano situazioni interessanti, e quindi dobbiamo essere sempre attenti nelle valutazioni, ed evitare di giudicare un giovane calciatore dalla prima partita in cui viene osservato ".

Che età deve avere un giovane calciatore per rientrare in quelli visionabili da un agente del tuo livello professionale?

"Nella stragrande maggioranza dei casi valuto e valutiamo calciatori che vanno dai sedici ai diciassette anni".

Qualcuno dice che quella potrebbe essere un'età avanzata, e magari che potreste già partire valutando i giovanissimi...

"Non sono d'accordo perché ci sono dei regolamenti sia di ordine nazionale sia a livello internazionale, che disciplinano la materia, da una parte; e dall'altra è complicato che l'atleta mantenga la stessa concentrazione, se viene a sapere che gli osservatori vanno frequentemente a studiarne le prestazioni. C'è la variabile crescita di cui occorre tenere conto, sul piano della maturità, caratteriale e mentale".

Fare e costruire una valutazione sui giovani calciatori non è cosa facile. Che idea ti sei fatto, del rapporto tra i ragazzi e le società prof.?

Pucci: "Il problema sui giovani, da parte di chi gestisce un club di A, B e Lega Pro, è che puoi curare al massimo un giocatore, lavorarci sopra sul fisico e nella tecnica, ma la testa di un giocatore non è sondabile, quando matura, intorno ai diciotto anni. Il giocatore più serio può avere una sbandata, perdersi, non resistere alle pressioni, e questo va messo in preventivo. Per quanto mi riguarda sono molto concentrato sul lavoro che viene fatto sul carattere di un atleta, su come possa reagire agli in-put che gli vengono dati".

Parliamo del Sudamerica, visti i tuoi rapporti con diversi esponenti di rilievo del mondo carioca e sudamericano in genere. Tra questi c'è PAPITO, fratello di quello che potrebbe diventare il metronomo della nazionale brasiliana, di certo in via di rifondazione: GANSO. Che ti ha detto, PAPITO, delle voci che vorrebbero il popolare fratello in Italia o in Europa, a breve?

Pucci: "Sento PAPITO, il suo staff e il giocatore costantemente e mi hanno detto che, innanzitutto, GANSO è felice di giocare nel SANTOS, un club pieno di storia e vittorie, che lo ha fatto conoscere al grande pubblico. E a cui deve tanto".

E allora tutte le voci di mercato che lo riguardano, dal Milan al Paris Saint Germain, dal Chelsea alla Spagna, quali pensieri scaturiscono, nella testa di GANSO?

"Avendolo sentito spesso, posso dire con assoluta certezza che essere cercato è una cosa che lo lusinga e gli fa piacere, in quanto si sente gratificato del campionato brasiliano passato. E queste attenzioni sono la diretta conseguenza della grande stagione che l'ha portato in Nazionale, dove non si arriva per caso, in una terra calcisticamente fatta di fenomeni. Fermo restando che GANSO si trova benissimo al SANTOS: ma semmai dovesse immaginarsi un futuro differente, mi ha detto che sarebbe felicissimo di indossare la maglia del REAL MADRID".

Adesso la palla passa al SANTOS, che con il centrocampista brasiliano vorrebbe vincere anzi riconquistare la Coppa Intercontinentale.

Massimiliano Cannalire

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