Il punto del girone A: ALBALONGA e CECCHINA, PRIMI SORRISI
articolo del 5/9/2011
Albalonga e Cecchina, primi sorrisi Sono dello stesso Comune, e hanno iniziato bene. Rimanendo coi piedi per terra. La prima volta senza Sandro Bucri e Gianluca Valerio, già tecnici delle giovanili E' partito il campionato con tante squadre che, tra di loro, si conoscono solo per sommi capi, il che lo rende ulteriormente incerto. Perché alcuni protagonisti del passato si sono accomodati al piano di sotto o addirittura in Prima Categoria, e due grandi degli ultimi venti anni hanno deciso di appendere le scarpe al chiodo. Ieri per radio erano felici di questa scelta, Sandro Bucri, attaccante, e Gianluca Valerio, il mediano....per Eccellenza. Sarà la prima volta senza di loro, con la punta di Ostia che lamentava la scorsa stagione forti mal di schiena, in tre circostanze, e il secondo, già impiegato come attore in alcune fiction, che avrebbe potuto vivere un'altra stagione, ma ha preferito congedarsi con il Tor Sapienza, dopo uno stupendo anno sportivo, per dedicarsi all'Atletico 2000 squadra Allievi, e a tutto l'apparato tecnico del club di via di Centocelle. Il campo ha raccontato di un'Albalonga diesel, ma è normale, alla prima uscita, che poi, ingranata la sesta marcia, ha messo il turbo, e, in meno di sessanta secondi, è andata a segno prima con Juarez poi col gemello Bez, poi autore del terzo punto, su calcio di rigore. La consapevolezza di restare coi piedi per terra è figlia delle parole espresse su Radioincontro da Francesco Punzi, al microfono di Giorgio Maria Attolico: "Siamo andati in vantaggio in un momento di stasi, bravi a non farci prendere dalla fretta e dalla voglia di sbrigarsi a segnare, e abbiamo avuto la bravura e anche la fortuna di segnare subito il 2-0. E questo tipo di pensiero ci deve accompagnare anche quando incontreremo altre difficoltà, perché capiterà, e dovremo pensare a costruire senza farci prendere dal nervosismo". Il collega Pietro Mariani del La Sabina: "Una parte di gara l'abbiamo giocata a viso aperto poi abbiamo avuto 5' di follia. Due gol in 30"! Per il resto è un anno un po' particolare, per noi, in cui siamo partiti in ritardo, e nonostante ciò abbiamo un organico discreto, e lo abbiamo dimostrato col Valmontone in coppa, dove, anche lì, dovevamo vincere". Bene anzi benissimo il Cecchina, che prende gol ma non fa drammi, e si rimette a testa bassa, dopo la rete segnata da Mancini: il Rieti, quest'anno, non pare attrezzato come la passata stagione, dicevamo via radio alla vigilia della partenza, proprio sabato, nella trasmissione di Max Arrichiello, al di là del bruciante k.o. visto ieri che qualche rumore e mugugno lo ha causato. Pareggia Di Fiandra, che era intervenuto proprio ieri mattina per salutare la sua città natale, Fiumicino, con cui ha avuto un discreto percorso: "Ho auvto un rapporto bellissimo, essendo di Fiumicino, e amo la gente del posto e ci ho sempre tenuto a fare bene. Credo fosse il momento giusto per andare via". Quali pensieri hai avuto, all'arrivo a Cecchina? "Una sensazione di una società molto seria". Che campionato vedi? "Più o meno sono due forse tre le favorite, tra cui Ostiamare, Albalonga e forse una tra Pisoniano e Rieti". Come non detto... E il Cecchina? "Può fare un buonissimo campionato, con una squadra che ha sette, otto grandi e dei giovani molto bravi". E' lui a pareggiare, prima che Pascucci inventi un numero da trenta metri capace di entrare in porta tra gli applausi del pubblico presente: Dezi completerà l'opera e nel finale la giornataccia amaranto-celeste parlerà di un rigore sciupato dal Rieti. Passa il Cecchina e il viaggio di ritorno renderà la via Salaria, già bella di suo, molto dolce, per i colori bianco-rossi. Il Pisoniano fatica, e non poco, per avere ragione del Tor Sapienza, e alla fine avrà meritato, per una maggiore dose di convinzione, il successo pieno: primo tempo più effiace ma non preciso, in fase di conclusione per la squadra di Manrico Berti, nella partita dello stadio Ripoli, a due passi da casa sua. La prima occasione è degli ospiti ma non trova il bersaglio grosso, cosa che fa Valerio Campana al 21' con un diagonale capace di superare uno bravo come Di Giosia. Altre due, tre occasioni, per i giocatori empolitani, che però al riposo ci vanno solo avanti di una rete. E anzi, con un gran tiro da fuori di Riccardino Guidi patiscono il pareggio al 5' del secondo tempo. Il Pisoniano è squadra tenace e di personalità e si rimette sotto fino a ottenere un calcio di rigore che brucia, ai romani: lo trasforma l'esperto Reali, ed è il punto del 2-1. Sono due squadre chiamate a recitare il ruolo di guastatore, sulla strada delle ambizioni, quelle di Berti e Ippoliti. Al "Darra" di Maccarese, nel remake tra le società che permisero di spiccare il volo a Davide Moscardelli, verso San Giovanni Valdarno e il Chievo passando da Trieste e Rimini, passa il Guidonia, corsaro: a passare in vantaggio è la squadra di Claudio Carelli, con un difensore, Menna, appena prima di andare negli spogliatoi. E' tenace, l'operato di Giumento e dei suoi giocatori, che non smettono di inseguire il punto del pareggio, ottenuto al 27' del secondo tempo con Flavi, arrivato in corso d'opera. Al 43' in parecchi, dite chi è contrario a questa tesi, tra i presenti, stavano pensando a un punto ciascuno, e invece Regis si ricorda di avere numeri e tempi adatti a un golletto d'esordio, di quelli che hanno fatto sorridere il direttore sportivo, il Doctor Palmer, al secolo Marco Palmeri-Guidi, già esponente della tutela degli orsi e dei cinghiali a cavallo tra Pisoniano e la Madonna della Mentorella. E hanno visto anche sorridere il Jay Ar tiburtino, il Ministro delle Finanze tiburtino, Giuseppe "Peppe" Bernardini vien dal colle. Per un successo forse insperato, come entrata anzi ritorno in Eccellenza, ma che è utile al morale, per la giovane pattuglia di Agostino Giumento detto Stefano (è una moda, sulla Tiburtina, quella di cambiarsi i nomi: pensate ad Altemizio Armeni, che si fa chiamare Massimo, lontano pure nell'alfabeto dall'originale, n.d.r.). Prima di parlare dei pareggi è doveroso annoverare chi, come le precedenti vincenti menzionate, si sistema a tre punti, in attesa del Capitano Autunno anzi del Generale Inverno: la Fontenuovese, che batte il Fiumicino, 1-0, ricorrendo a un Atleta con l'iniziale doverosamente maiuscola, Alessandro Del Prete, ufficialmente un difensore, ma capace di segnare con frequenza o almeno di provarci con la dovuta decisione, e di fare golletti pesanti, come quello che ha rispedito senza dote in riva al mare il Fiumicino. E come di spessore è la presenza dell'Airone, Spaziani, che firma i tre punti iniziali per la causa del Real Pomezia, che solo nel quarto d'ora ultimo supera la Corneto Tarquinia, che si conferma un osso duro come nel recente passato abbiamo saputo apprezzare. Anche la prossima avversaria dei ragazzi di Gufi, il Ladispoli, inizia con il segno X: succede con l'insidiosa Diana Nemi, che va in rete con un rapido Mariano Fioravanti, lesto a segnare dall'interno dell'area di rigore, suo habitat naturale. La squadra tirrenica sbanda in due circostanze, rischiando la seconda capitolazione. Ma trova prima della pausa di metà gara un gioco di prestigio di Zanni che controlla al volo e batte di collo per una palombella che supera un Picozzi affatto posizionato bene. Nel secondo tempo cala il ritmo, per il caldo, e perché di benzina, di questi tempi, non se ne ha, in abbondanza, e finisce 1-1. Stesso esito alle Fontanelle dove in apertura, dinnanzi a un gran pubblico, Serafini si presenta già in rete al 2' del primo tempo, senza però che la squadra di casa sia costante nell'andarsi a cercare una seconda segnatura. Così nella ripresa un colpo di testa di Toscano fissa il punteggio sull'1-1: Serafini si fa cacciare ingenuamente e Alfonsi cercherà due volte di far saltare il banco, senza riuscire. Finisce così, in parità. Auguri di pronta guarigione, nel frattempo, a quell'attento personaggio che è Luigi Lardone, che in settimana ha avuto un piccolo guaio su due ruote. Non è stato il festival delle difese più pratiche, al "Ferraris" di Villanova tra la squadra di casa e il Real Monterosi, con i primi venti minuti che vedono Pirillo colpire un palo, e sfiorare in un'altra situazione il primo gol stagionale: al 30' segna Di Corpo per gli avversari, al 39' pareggia l'ex punta di Fregene e Bassano Romano. Nel secondo tempo Maestà porta i suoi avanti, su rigore, al 14', ma al 22' De Gasperis firma il punto del 2-2. E anzi Morelli con una gran parata eviterà una terza segnatura locale nel finale. Trarre oggi conclusioni affrettate sarebbe sbagliato ma mi pare che, tolti i portieri esperti, le difese pecchino per una naturale considerazione: è lì, in parecchi casi, che vengono utilizzati i giovani in età di lega. E siccome siamo ben lontani dalla costruzione e dalla conservazione di un vivaio, altro che "canteras" altrui, tutto ciò rientra nel ponderabile Massimiliano Cannalire