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Il punto sulla VI giornata del girone A + Caninese-Bracciano


articolo del 10/10/2011

IL PUNTO SULLA VI GIORNATA - Questa volta sono appaiate, Vigor Acquapendente e Grifone Monteverde, con la squadra romana che passa al San Paolo di Vetralla, 1-0 (Montepaone in rete) sulla Foglianese, un punto nell'ultimo mese dopo le due vittorie d'esordio, e la squadra altoviterbese che porta via un punto dal "Felice Scoponi" di Tolfa dopo essere rimasta in dieci nell'ultima mezz'ora.

Uno 0-0 che saggiamente gli acquiesi si sono portati a casa volentieri, conservando, seppur in condominio, il primato. 13 punti per le due di testa contro i 10 di un quartetto misto, per utilizzare un termine del nuoto: il Fregene si affaccia per la prima volta nelle parti alte della graduatoria, ed è un dato da tenere d'occhio, con i gol di Neroni (2) e Cianfanelli, nel 3-2 esterno imposto all'Anguillara. Stessa dote in classifica per chi pareggia, pur a fatica, con rete di Borriello, la Caninese (1-1) di fronte a un Bracciano fermato da un grande portiere, Castra, che neutralizza un rigore al 75'. E a 10 restano il La Storta, battuto incredibilmente al "Palozzi" di Canepina 3-2, doppietta di Danieli per i giallo-blu di casa, e il Casalotti che soffre più del lecito il Futbol Club in una delle diverse sfide tra romane, questa decisa dal gol di Cascione, al secondo gol pesante in questa parte della stagione.

Che dire della compagnia a quota 9? Non pareggiano, non ottengono punti fuori casa, ma ne fanno tra le mura amiche, e sono diverse. Parliamo di Olimpia, Cerveteri, Futbol Club, Pianoscarano. Del Futbol abbiamo già parlato: ora trattiamo l'Olimpia, che, con una rete di Cornelli, batte il Pianoscarano, dimostrando che al "Vittorio Bachelet" di Roma non si passa. Lì, in precedenza, erano cadute il Grifone Monteverde ed il Bracciano. Niente male, presidente Scipioni! Il Cerveteri perde nella seconda parte a Focene una gara combattuta, gagliarda, con gli uomini di Franco Mirto che adesso si sistemano a 8, in posizione di discreto interesse (e attenti a quando crescerà, questa compagine, n.d.r.), e i viterbesi di Pianoscarano vengono raggiunti a 9 dall'Ischia di Castro, che torna a casa con un punto, dal "Comunale" santamarinellese. Questi gli spunti generali della sesta di andata.

Massimiliano Cannalire
(hanno collaborato Fulvio Ventura, Carlo Mari, Andrea Formiconi, Andrea Burla)

Caninese-Bracciano 1 - 1

Caninese: Castra, Lemme, Trombetta (29’st Pesci), Terzini (29’st Marcoaldi Alf.), Marcoaldi And., Boriello, Di Carlo, Macaluso, Paoloni G., Medori, Perugini (2’st Scatena). A disp.: Marini, Paoloni A., Galli, Cerica. All.: Sperduti.

Bracciano: Giliberti, Bui (47’st Palombi), Calabresi, Colombini, Luciani, Ziroli, Di Benedeto, Moroni, Vittorini Manuel, Venturi (47’st Deletto), Vittorini Miguel. A disp.: Caso, Pelliccioni, Tarquini, Morelli, Bernardini. All. Mazzoni (sostituito da Smacchia).

Arbitro: Badiali di Albano Laziale.

Marcatori: 8’ Marcoaldi And. (aut.), 30’ Borriello.

Note: ammoniti Scatena, Paoloni, Castra, Macaluso, Zirolo, Colombini, Di Benedetto. Al 27’st Castra para un calcio di rigore a Venturi.

Canino – Posta in palio divisa equamente tra Caninese e Bracciano, al termine di una gara bellissima ma con alcune situazioni di eccessivo nervosismo. Partita condizionata notevolmente dal forte vento che ha sferzato per tutta la gara il “ Piermattei”, rendendo spesso difficilissimo poter creare giocate di precisione. Caninese che la fa da padrone nella prima parte di gara, ospiti braccianesi che nella ripresa fanno la voce grossa e sfiorano la vittoria su di un penalty generoso, fin troppo, concesso dal mediocre Badiali di Albano Laziale. 2’: contropiede fulminante degli ospiti, solo un grandissimo intervento di Castra evita la gioia del gol al velocissimo Di Benedetto. 3’: risponde subito la Caninese. Trombetta vola via sulla sinistra, il suo tiro-cross impegna Giliberti a terra, sulla corta respinta nessun avanti locale è lesto nel ribadire in rete. 4’: ancora Caninese in avanti, il tiro di Medori chiama Giliberti alla provvidenziale deviazione in angolo. 8’: vantaggio ospite. Marcoaldi, nel tentativo di agevolare l’intervento di Castra, su cross di Vittorini deposita la palla nella propria rete, per il più sfortunato degli autogol. 16’: occasionissima per i maremmani. Cross di Trombetta e testa di Paoloni, Giliberti non trattiene con la palla che danza sulla linea di porta per alcuni istanti senza però entrare in rete. 30’: meritatissimo pareggio biancoceleste. Traversone di Perugini e incornata di Paoloni che si stampa sull’incrocio dei pali alla sinistra di Giliberti; sul tap-in si avventa Borriello che realizza l’uno pari. 32’: punizione dal limite per i lacustri, con la botta di Venturi che termina alta di poco. 33’: clamoroso gol fallito dalla Caninese. Lemme, smarcato tutto solo davanti a Giliberti, manca clamorosamente la facile realizzazione. 38’: la sagra delle occasioni mancate per i locali continua. Perugini dal fondo serve Paoloni che, da cinque metri, alza incredibilmente sopra la traversa la palla del vantaggio. 39’: Medori scappa via sulla sinistra e mette al centro una perfetta palombella, la corta smanacciata di Giliberti finisce sui piedi di Macaluso, che a un metro dalla linea di porta si fa anticipare di un soffio. 43’: il Bracciano esce dall’apnea degli ultimi venti minuti, Moroni centra e Vittorini Manuel spreca la buona occasione con un destro da dimenticare.

Nella ripresa il ritmo cala vistosamente con un Bracciano che cresce molto e spesso mette alle corde la retroguardia locale. Gli ospiti presidiano spesso la metà campo locale e chiamano Castra ad alcuni interventi non semplici da effettuare. Il clou accade al 27’ quando l’assistente di sinistra di Badiali non segnala una netta posizione di off-side di Manuel Vittorini, la punta si invola verso Castra che in disperata uscita lo stende nettamente. Dal dischetto lo stesso Castra ipnotizza Venturi compiendo una vera parata spettacolare. 33’: ancora Castra sugli scudi. L’estremo locale chiude magistralmente le porte ad una giocata personale di Manuel Vittorini.

Carlo Mari

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